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    Elezioni regionali: dichiarazioni candidati

     

     

    Elezioni regionali: dichiarazioni candidati

    29 ott 14 "Avrei voluto sentire anche semplicemente un cenno al fatto che parte del merito della clamorosa sconfitta di Scopelliti e c. a Reggio fosse anche merito di Demetrio Naccari Carlizzi e delle sue coraggiosissime e documentate battaglie contro il devastante 'modello Reggio'". Lo afferma, in una nota, l'ex deputato del Pd, Franco Laratta. "Anche solo un cenno a lui che insieme a Seby Romeo, Giuseppe Giuseppe Falcomatà e pochi altri - prosegue Laratta - ha anche presentato denunce penali, interrogazioni, esposti e dettagliatissima documentazione, come provadel sacco di Reggio e delle pesanti infiltrazioni criminali nel comune. Invece niente. Anzi il Pd che fa? Mette, nel corso di una notte confusa e a tratti oscura, una regola nuova: non più tre legislature, come limite massimo per essere ricandidati. Bensì una, una sola. Non condivisibile ma ci sta. Ma sapete quante legislature ha fatto Naccari in Regione (dove è stato tra i pochi a distinguersi)? Una, e 15 mesi. I 15 mesi glieli hanno conteggiati come fosse una seconda legislatura. Io di questa cosa mi vergogno. In quanto esponente, dirigente e semplice attivista di questo partito calabrese, provo un senso di disgusto. Completo il tutto dicendo che trovo altrettante inspiegabile la non ricandidatura di Nino De Gaetano: rottamato a 37 anni, dopo aver lasciato il partito di appartenenza per transitare nel Pd. Così come sono stati trattati malissimo, dal punto di vista umano e poi anche politico, Ciccio Sulla e il capogruppo uscente del Pd in Regione, Sandro Principe. Nessuno di loro era nelle condizioni previste dallo Statuto, cioè massimo tre legislature. Queste decisioni vanno inquadrate in un controsenso che ha dell'assurdo: il Pd si priva di alcuni dei suoi uomini migliori, ma poi consente che entrino nelle liste collegate, esponenti del centrodestra calabrese, alcuni consiglieri regionali in carica, che hanno le stesse, e anche di più, legislature alle spalle".

    "La drammatica situazione economica e sociale in cui si dibatte la Calabria, ultima in tutto, emersa nell'ultimo Rapporto Svimez e il grido d'allarme lanciato oggi a Bruxelles nel corso del briefing di presentazione dell'adozione dell'accordo di partenariato con l'Italia secondo cui la nostra regione perderà i fondi della programmazione 2007-2013 perché non sarà in grado di spenderli entro il periodo di programmazione fissato alla fine dell'anno 2015, danno un'immagine della Calabria in ginocchio, distrutta, ridotta a cumuli di macerie". E' quanto afferma in una nota, il candidato del centrosinistra a Governatore della Regione, Mario Oliverio. "Tutto ciò - prosegue - affonda radici e responsabilità nell'azione di governo di Scopelliti e del centrodestra che, in questi anni, attraverso politiche fallimentari, totalmente sorde ed insensibili alle richieste provenienti dalle popolazioni e dai territori, hanno spinto la nostra regione nella palude dell'isolamento, dell'immobilismo e dell'arretratezza. Di fronte a questa situazione gravissima agiremo con grande fermezza e determinazione, voltando immediatamente pagina ed innescando processi di rinnovamento radicale nei metodi e negli strumenti dell'azione di governo, sciogliendo le catene che da troppi anni soffocano questa regione e azzerando definitivamente gli interessi trasversali che hanno retto finora la società calabrese e che le hanno impedito di crescere. Non un euro dovrà essere sprecato o perduto e a tutti i cittadini dovranno essere garantiti i diritti fondamentali ad una migliore qualità della vita, del lavoro e dell'ambiente. La Calabria dovrà diventare una regione 'normale', attraverso una vera e propria rivoluzione culturale di cui dovranno essere protagonisti i territori, le forze sociali ed ogni singolo cittadino calabrese". "Nell'opera di ricostruzione che avvieremo appena eletti e che richiederà esperienza, competenza e, soprattutto, forte coesione ed unità - conclude Oliverio - chiederemo al governo nazionale strumenti e occasioni per costruire condizioni di crescita e di sviluppo. Sono sicuro che ce la faremo. Anche qui, nell'ultima regione d'Italia, si può dar vita ad un percorso virtuoso e positivo, necessario per dare un futuro di speranza e di crescita ai giovani, alle imprese, alle professioni e ai territori. Nessuno ci regalerà nulla. E' venuto il momento di dimostrare al Paese che costruire un'altra Calabria è possibile e che la nostra è una terra capace di costruire, con le proprie mani, il proprio futuro e quello dei suoi figli".

    "Il saluto amaro, espressione di un imprevisto esito elettorale, formulato da Aurelio Chizzoniti, trova sentite condivisioni da parte di chi da decenni ne ha osservato l'impegno disinteressato ed appassionato nella vita politica". Lo sostiene Luigi Tuccio, candidato alle elezioni regionali di Fratelli d'Italia. "In effetti nessuno - prosegue Tuccio - avrebbe previsto fino al giorno delle consultazioni una debacle dalle dimensioni inspiegabili; ma a misfatto compiuto possono tentarsi interpretazioni maggiormente aderenti all'evolversi della campagna elettorale. Uno scontro rissoso a destra ha indotto larga parte dell'elettorato all'astensione, mentre a sinistra, l'osanna per il giovane Falcomatà è stato totalizzante, eliminando ogni possibilità di più approfondite riflessioni sulla adeguatezza delle personalità che rappresenteranno la comunità reggina nei prossimi drammatici impegni consiliari. Aurelio Chizzoniti si è sempre caratterizzato per la sua indipendenza dalle cordate ed il suo pensiero politico non ha mai assunto i toni della estremizzazione, preferendo consolidare una 'presa diretta' con le più pressanti distanze sociali".

    "L'associazione Democrazia Cristiana, del presidente Gianni Fontana, impegnata da anni a custodire e valorizzare il patrimonio culturale, politico e morale del movimento dei cattolici democratico popolari sarà presente alle prossime elezioni regionali calabresi a sostegno del Governatore Mario Oliverio esprimendo delle proprie candidature indipendenti all'interno della lista 'Centro Democratico'". E' quanto annuncia Vincenzo Bova, coordinatore regionale dell'associazione . "Le candidature, sostenute anche dal gruppo 'Democrazia Solidale' dell'on. Lorenzo Dellai - prosegue Bova - sono quella di Fabio Martino, per la circoscrizione di Reggio Calabria e quella di Francesco Beraldi per la circoscrizione di Cosenza".

    "Il candidato alle elezioni regionali nel Pd, Fabio Guerriero, condanna le politiche di taglio delle risorse e dei servizi portata avanti in questi anni dai governi nazionali e regionali di centrodestra". E' quanto si afferma in un comunicato dello stesso Guerriero. "Dobbiamo registrare, dopo anni di tagli di risorse all'Università di Catanzaro - aggiunge - che a fronte delle eccellenze e delle competenze umane e professionali che ci invidiano in tutta Italia non corrispondono servizi e progetti adeguati a garantire uno sviluppo integrato dell'ateneo catanzarese nel contesto economico, culturale e produttivo del paese. Nell'agenda politica che si sta venendo a formare abbiamo ferma intenzione di promuovere l'ateneo 'Magna Grecia", al di là del semplice campanilismo che in questi anni è servito solo a livello personale a qualche politico di turno".

    "L'analisi sullo stato dell'economia calabrese, definita dall'ultimo rapporto Svimez - afferma il leader di Italia del Meridione, Orlandino Greco, candidato alle elezioni regionali nella lista Oliverio Presidente - evidenzia quanto sia necessaria un'inversione di tendenza rispetto alle politiche nazionali e regionali adottate sino ad oggi. La Calabria è stata abbandonata da una classe politica nazionale e regionale che non è mai stata in grado di difendere le ragioni dei territori, delle comunità. Chi ancora oggi millanta i successi della giunta Scopelliti dovrebbe ben guardare ai dati del rapporto Svimez, per capire quanto si sia rivelata disastrosa quell' esperienza politica. E' stucchevole che Wanda Ferro annunci discontinuità rispetto al passato quando larga parte dei candidati consiglieri che compongono le sue liste sono stati parte integrante della compagine politica che ha portato al collasso la Calabria. Stesso dicasi per Nino D'Ascola, che parla di 'assoluto rinnovamento', dimenticando di essere il'papa nero' dei fratelli Gentile".

    "Siamo felici per la notizia annunciata dal ministro Lorenzin di accogliere la nostra proposta con lo sblocco del turn-over sanitario". Lo affermano, in una nota, il candidato a presidente della Regione di Alternativa Popolare, sen. Nico D'Ascola, e il capolista Ncd di Cosenza Giuseppe Gentile. "Grazie alle nostre legittime pressioni - proseguono - e alla trasmissione ufficiale della richiesta, il ministro Lorenzin ha sbloccato le prime 300 postazioni per medici e infermieri dell'emergenza e del comparto. Si tratta di medici e anestesisti oltre che infermieri che saranno reclutati nei pronto soccorso, a dare sollievo a reparti di prossimità e a potenziare i servizi per i cittadini". "Ringraziamo il ministro Lorenzin - concludono D'Ascola e Giuseppe Gentile - che ha mantenuto la parola, il commissario straordinario Luciano Pezzi e ribadiamo che il nostro modo di fare politica è orientato alla soluzione concreta dei problemi dei calabresi".

    "Wanda Ferro ha tutte le carte in regola per essere un ottimo Presidente della Regione. Ho puntato su di lei non per questioni ideologiche o di schieramento che, come tutti sanno, per me non sono questioni fondamentali". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Io penso, e come me la maggioranza dei calabresi - aggiunge - che la nostra regione ha bisogno di una svolta profonda, di un cambiamento epocale, di una trasformazione radicale che i vecchi apparati non possono assicurare. Premetto che ho molta stima dell'amico Mario Oliverio, ma non posso non segnalare la grande novità che può essere rappresentata dalla prima donna a guidare la Calabria. Wanda porta con sé una ventata di freschezza, coniugata a comprovate capacità amministrative, che può realmente risultare decisiva per un'azione di governo che faccia rialzare la testa alla nostra terra. Ho potuto verificare direttamente queste doti nella fase in cui ho avuto la fortuna di averla accanto come assessore alla cultura: ha lasciato un ricordo incancellabile del suo lavoro, basti pensare alla collaborazione che mi ha fornito per l'apertura del Politeama, dell'auditorium, di via Fontana Vecchia e altre strutture culturali. Sono sicuro che Wanda Ferro sarà un presidente capace di parlare a tutti i territori, senza campanilismi, riconoscendo ad ognuno il proprio ruolo e la propria vocazione, in una visione unitaria dello sviluppo della Calabria. Dovrà affrontare problemi vitali ed urgenti, dall'emergenza rifiuti alla politica delle acque, dalla sanità, al sistema scolastico, ma non ho dubbi che imprimerà all'azione di governo una forte accelerazione, senza compromessi e senza tentennamenti, aprendo una fase nuova nella vita della nostra amata terra di Calabria."

    "Le dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio certificano l'ennesimo fallimento della nostra regione che rischia di rimandare indietro anche i fondi europei per i giovani". A sostenerlo è Gianni Speranza, candidato alle elezioni regionali con la lista "La Sinistra con speranza". "In Calabria - prosegue - su 14 mila ragazzi registrati, zero colloqui fatti: è uno scandalo, è arrivato il momento di cambiare davvero. Non è possibile che vogliano commissariare la Regione anche sui fondi per l'occupazione e i giovani. E' inammissibile che nella regione più povera d'Italia, come ribadito ieri dal Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno, si sprechino le risorse messe a disposizione dall'Unione Europea per rilanciare l'occupazione dei nostri giovani e dare una prospettiva di futuro alle nuove generazioni della nostra terra. Basterebbe guardare a quanto fatto nella vicina Regione Puglia, dove i 7.000 giovani registrati sono stati tutti convocati per i colloqui. E sono ancora più preoccupanti le dichiarazioni di Nicola De Michelis dalla DG politiche regionali della Commissione Europea che ha affermato che ancora oggi il Por della Calabria non è stato presentato a Bruxelles. Anche in questo caso i nostri amministratori sono stati capaci di arrivare ultimi in assoluto".

    "Riparte dal profondo Sud, dalla Calabria, una delle regioni più povere d'Italia con un reddito procapite, secondo i dati Svimez, al di sotto della media, l'impegno delle donne e delle rappresentanti di Federcasalinghe. Che scendono in campo in vista delle prossime elezioni Regionali". È quanto si afferma in un comunicato di Federcasalinghe. "Il voto per il rinnovo del Consiglio regionale sarà un momento di forza e di ribellione" dichiara la Presidente regionale, Anna Parrello, mentre per Gilda Merenda, Presidente Provinciale di Cosenza, "è il momento di suonare la sveglia e di parlare di economia e sviluppo, come cittadine di serie A". "Su questa base - si aggiunge - la delegazione di Federcasalinghe ha incontrato Mario Oliviero, candidato alla presidenza del centrosinistra, e ha chiesto ed ottenuto un impegno formale volto a utilizzare risorse della Regione e della UE per finanziare in modo razionale e trasparente l'orientamento e la formazione di donne e giovani, guardando all'inserimento occupazionale permanente".

    "E' inaccettabile la leggerezza con la quale il governo regionale di centrodestra e in particolare l'assessorato al lavoro hanno trattato il programma Garanzia Giovani". Lo afferma, in una dichiarazione, Giuseppe Giordano, candidato al Consiglio regionale nella lista del Pd. "In un territorio così complesso - ha spiegato Giordano - con punte di disoccupazione che superano il 40% nelle fasce più giovani, rinunciare a progetti di questo tipo per le inefficienze e le lungaggini della macchina amministrativa regionale è una follia che deve assolutamente essere evitata". "Dobbiamo scongiurare il rischio - conclude Giordano - che questi fondi vengano riprogrammati e tolti al territorio calabrese, facendo partire immediatamente i colloqui e le procedure burocratiche per l'attuazione del progetto e rinviando inutili e sterili balletti sulle responsabilità di questi inaccettabili ritardi".

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