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    Quagliariello a Lamezia con Cesa licenzia Scopelliti

     

     

    Quagliariello a Lamezia con Cesa licenzia Scopelliti

    28 ott 14 "Scopelliti appoggia un'altra coalizione. Ha fatto questa scelta e in politica quando si fanno delle scelte ci sono delle conseguenze". A dirlo è stato il coordinatore di Ncd Gaetano Quagliariello rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano della posizione dell'ex Governatore della Calabria, formalmente ancora in Ncd ma da mesi in contrasto con il coordinatore regionale Tonino Gentile e con lo stesso Angelino Alfano. "Alle comunali di Reggio Calabria - ha aggiunto - Scopelliti ha appoggiato altre liste e adesso appoggia un'altra coalizione alle elezioni regionali. Anche per questo la nostra proposta è di assoluto rinnovamento". In merito alla posizione di Scopelliti è intervenuto anche il senatore Nico D'Ascola, candidato alla presidenza della Regione Calabria per Ncd e Udc. "Scopelliti - ha detto - appartiene al passato. Non ha nessun rapporto politico con Ncd. Per quanto mi riguarda, ho assunto una posizione critica su una serie di iniziative di Scopelliti". Quagliariello e D'Ascola sono tornati anche sull'esito delle elezioni comunali a Reggio Calabria, vinte nettamente dal centrosinistra ed alle quali il centrodestra si è presentato unito, con Scopelliti che è stato l'ispiratore di una lista civica. "Alcuni elementi messi nella nostra lista da chi non è più con noi - ha detto Quagliariello - hanno preso da 0 a 2 voti". "Questo - ha sostenuto da parte sua D'Ascola - è sabotaggio politico. Il partito è stato integralmente svuotato da chi ne aveva le chiavi. Ci siamo trovati a doverlo ricostruire in 20 giorni".

    La "chiusura di qualsiasi rapporto con il vecchio centrodestra" è stata annunciata da Gaetano Quagliariello, oggi in Calabria per presentare a Lamezia Terme, insieme a Lorenzo Cesa, dell'Udc, la candidatura a presidente della Regione di Nico D'Ascola. "Noi - ha aggiunto - andiamo in altre direzioni per cose molto precise. Le elezioni comunali di Reggio Calabria sono state l'atto finale di qualsiasi nostra generosità nei confronti del vecchio centrodestra". "Da ora in poi - ha aggiunto Quagliariello - quella porta per noi è chiusa, è sbarrata. Da quella parte c'è stata l'estremizzazione della loro proposta che ha portato a sguarnire completamente il centro e alla svendita dei principi di fondo".
    Cav ha scelto interessi di parte. "E' stato Berlusconi, dopo le elezioni, a portare il vecchio centrodestra nel Governo. Poi ha cambiato idea ed ha preferito alcuni interessi di parte all'interesse dell'Italia. Per noi veniva e viene prima l'Italia". Così il coordinatore di Ncd, Gaetano Quagliariello, replica a Silvio Berlusconi che ha accusato l'Ncd di avere tradito gli elettori stando al Governo.
    "Premesso che andare nella sede del Pd non è reato, soprattutto tra alleati di Governo, personalmente sono stato anche spinto dalla curiosità di vedere dove Berlusconi prende il caffè normalmente". Così Gaetano Quagliariello ha replicato alle critiche per essere andato, insieme a Lorenzo Cesa, nella sede del Pd. "Siamo andati - ha aggiunto - per discutere di alcune cose, come abbiamo fatto anche in altri luoghi".

    Governo "Il Governo andrà avanti fino a quando manterrà il proprio programma di rifare l'Italia". A dirlo è stato Gaetano Quagliarello in merito alla tenuta del Governo alla luce delle diatribe interne al Pd. "Stiamo costruendo - ha aggiunto - il pavimento del terzo tempo della Repubblica per poi aprire uno scontro che non sia rusticano ma tra due parti che si riconoscono come avversari. Non siamo preoccupati. Le divisioni rendono ancora più importante il nostro ruolo".

    Schifani esemplare. "Schifani ha avuto un comportamento esemplare. Essere inquisito per 4 anni per cose che oggettivamente avevano una debolezza di impianto e farlo sopportando in silenzio credo che sia un esempio che dobbiamo seguire per capire che la nostra battaglia deve essere in favore della legalità. Questo è anche un esempio che si può fare politica in maniera diversa, come servizio". Così il coordinatore del Nuovo centrodestra Gaetano Quagliariello ha commentato l'archiviazione dell'inchiesta a carico del presidente del partito, Renato Schifani.

    Candidatura D'Ascola. Il senatore Nico D'Ascola, candidato alla presidenza della Regione Calabria per l'Alleanza popolare di Ncd e Udc, "è la vera novità". Ad usare la stessa definizione sono stati il coordinatore di Ncd Gaetano Quagliariello ed il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, oggi a Lamezia Terme proprio per presentare la candidatura di D'Ascola. "Nessuno - ha detto Quagliariello alla presenza di tutti i candidati al Consiglio - ci chiami terzo polo perché qualcuno mi deve dimostrare che esiste il secondo. Il centrodestra, alle comunali di Reggio Calabria, è franato; Fi ha preso nemmeno la metà dei voti del Pdl e le liste civiche che hanno riferimento a Scopelliti hanno preso la metà dei voti. Ieri è morto un mondo e contemporaneamente c'è stato uno zoccolo duro dal quale ripartire. Ncd è entrato in Consiglio. Per noi è il germoglio di una nuova proposta e non la coda di un vecchio film che sta finendo, a Reggio Calabria come nel resto d'Italia". Quagliariello, così come Cesa, non ha escluso in futuro una possibile alleanza con il centrosinistra calabrese. "Abbiamo l'ambizione - ha detto - di essere i protagonisti di un cambiamento senza perdere i nostri principi. Se questo sarà possibile, così come a livello nazionale, non faremo mancare il nostro appoggio". "In prospettiva - ha argomentato Cesa - dobbiamo fare un discorso serio con il centrosinistra, ricreare un polo popolare che si allei con un Pd che mi sembra stia facendo una politica anche vicino a noi e un polo moderato che abbia a cuore la difesa dei valori che non vedo difendere più da Berlusconi". "La candidatura di D'Ascola - ha poi detto Cesa - è di grande prestigio ed autorevolezza. La nostra è una coalizione di gente perbene che ha dimostrato anche di sapere fare bene. E' alternativa alla destra che ormai ha deciso di perdere. Reggio è emblematica di come stia finendo un'epoca. Noi non andiamo a svendere i nostri valori. Siamo alternativa alla destra ma anche alla sinistra con cui oggi c'è un dialogo che mi auguro possa continuare in futuro". Cesa si è detto orgoglioso che alcuni componenti la classe dirigente del suo partito non abbia lasciato per accasarsi altrove, ipotesi paventata più volte nelle ultime settimane. "Non ho temuto neanche per un minuto. Conosco le persone - ha aggiunto - e so l'attaccamento che hanno al partito". Il coordinatore regionale di Ncd, Tonino Gentile, infine, si è detto convinto che Ncd e Udc supereranno "abbondantemente" il quorum di coalizione dell'8% ed ha lanciato una sfida a Forza Italia sui risultati di lista.

    "Abbiamo ritenuto di correre da soli perché crediamo che ci sia bisogno di una forza moderata anche per l'uscita di scena di Forza Italia come strumento di tutela del ceto medio e di certi valori". Così il sen. Nico D'Ascola, candidato per Ncd e Udc alla presidenza della Regione Calabria, ha spiegato il senso della sua candidatura alla presenza di Gaetano Quagliariello e Lorenzo Cesa. "C'è stato, da parte loro - ha aggiunto - una sorta di voltafaccia sulla famiglia, sul diritto di cittadinanza e questo ci ha indotto a pensare che servisse una forza nuova. Senza nulla togliere ai diritti degli omosessuali, un conto è toccare istituti come il matrimonio e le adozioni". A chi gli ha chiesto come vive la circostanza di essere stato definito "l'unica novità" delle prossime regionali ma che nelle liste ci sono sette consiglieri uscenti, D'Ascola ha risposto: "la vivo positivamente perché noi abbiamo un tema culturale che ci distingue. Non siamo per la rottamazione di coloro i quali possono contribuire con la loro esperienza e con la loro conoscenza di fatti politici e delle soluzioni da adottare per lo sviluppo della Calabria. C'e' da dire che coloro i quali si trovano in lista con il Nuovo centrodestra hanno una caratteristica che costituisce un denominatore comune che è quello della rottura con un passato politico di partecipazione alle Giunte di Scopelliti. Coloro i quali sono venuti qui sono passati attraverso un rifiuto delle vecchie logiche politiche e soprattutto di un'appartenenza. Non si trovano con noi coloro che si riconoscono in un passato con il quale, e lo abbiamo detto in maniera chiara, riteniamo avere rotto definitivamente ogni rapporto ed ogni collegamento"

    Cesa:
    Diatribe interne PD non incideranno
    . "Non vedo problemi. Il Paese ha bisogno di un Governo stabile, di andare avanti e non penso che le diatribe interne al Pd possano incidere". A dirlo è stato Lorenzo Cesa, intervenendo a Lamezia Terme, insieme a Gaetano Quagliariello, di Ncd, alla presentazione del candidato presidente della Regione, Nico D'Ascola. "E questo perché - ha aggiunto - c'è responsabilità da parte di tutti e c'è da dare risposte concrete ai problemi della gente. Cosa che si sta facendo anche con questa Legge di stabilità. Non possiamo fermarci e non penso che il Pd, anche all'interno, possa permettersi di dividersi soprattutto sulle attività che il Governo sta portando avanti".
    Da Berlusconi niente di concreto. "Solo annunci, niente di concreto". Così Lorenzo Cesa, dell'Udc, ha definito l'intenzione di Silvio Berlusconi di voler rimettere ordine all'interno del centrodestra. "Berlusconi - ha aggiunto - sta svendendo quei valori in cui ha creduto o, comunque, ha fatto illudere gli italiani che ci credesse. Noi, con questo nuovo centro popolare vogliamo rimettere al centro dell'attenzione della politica la difesa della famiglia, della vita e anche dell'identità cristiana del nostro Paese".

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