NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    E' scontro su nomine sanità tra Regione e Commissario Pezzi

     

     

    E' scontro su nomine sanità tra Regione e Commissario Pezzi

    06 ott 14 "E' veramente sconcertante la piega che ha preso la vicenda delle nomine dei commissari nelle aziende sanitarie calabresi". Lo afferma - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - l'assessore alle attività produttive Demetrio Arena. "Le soluzioni immediate al problema dei vertici delle aziende - aggiunge - da più parti e a più riprese pubblicizzate sono state impaludate in un procedimento che sicuramente non vedrà la conclusione se non dopo lo svolgimento delle elezioni regionali. Nel frattempo, le aziende saranno rette in base ad una semplice lettera circolare dai contenuti incerti, e fondata su presupposti normativi di assoluta discutibilità. Insomma una grave situazione di incertezza che non può che frenare l'attività delle aziende, compromettere la certezza dei rapporti giuridici, e generare un imponente contenzioso riguardante tutti gli atti assunti dai cd. reggenti, e che andrà a gravare sul fondo sanitario regionale, e quindi sulla qualità dei servizi da erogare ai calabresi. Ancora più incredibili appaiono tali determinazioni se riferite ai casi in cui i contratti dei direttori sanitari e amministrativi sono scaduti per decorrenza del termine contrattuale, e che la disposizione diramata dal Commissario ad acta ha fatto rivivere: altro che sanità malata, qui c'è chi fa resuscitare anche i (contratti) morti". "Naturalmente le mie considerazioni - continua Arena - prescindono da ogni apprezzamento nei confronti degli stimati professionisti che, insediandosi negli incarichi in questione, si sono assunti pesanti responsabilità, ma attengono al corretto comportamento della Giunta. La stessa ha agito come era suo dovere per garantire la funzionalità e quindi l'erogazione dei servizi con la nomina dei Commissari e, pur potendo nominare i Direttori Generali, ha inteso adottare un provvedimento in discontinuità col passato, quando, a pochi giorni dalle elezioni, si nominavano direttori generali con contratti pluriennali. Non sarebbe stato più prudente, anche al fine di fugare ogni incertezza giuridica, e politicamente opportuno lasciare che le nomine effettuate dalla Giunta seguissero il loro corso, anche considerato che alla fin fine si trattava di nomine temporanee e ristrette ad un lasso di tempo limitato? Certamente sì! E allora, se quanto affermato appare così ovvio e scontato, perché mai sulla questione si è scatenato un autentico putiferio? Tutti coloro i quali, in buona fede, hanno contestato le scelte della Giunta sono certi che, in realtà, la polemica violenta contro quelle nomine non sia stata solamente una sterile occasione per consumare inconfessabili vendette da parte di chi ha trovato purtroppo ascolto in qualche stanza ministeriale? E come mai, ancora ad oggi, atti dovuti che attendevano solo la firma del Commissario non sono stati emanati? Quante legalità esistono in Calabria?". "La verità vera - conclude - è che le aziende sono state precipitate, al di là della propaganda, in un sostanziale caos, e che gli sforzi fin qui compiuti di riassettare il servizio sanitario regionale con gli importanti risultati conseguiti con i sacrifici dei calabresi corrono il rischio di essere per molto tempo vanificati. Un oggettivo arretramento nel percorso in stato avanzato di superamento dalla procedura commissariale, del quale dovrà darsi conto sia alla Calabria che ai Calabresi. La verità vera è che da alcuni mesi, venuto meno un leader credibile e autorevole la Calabria è divenuta succube di logiche politiche istituzionali romane, ritornando ad assumere il ruolo di colonia, e i calabresi neanche di sudditi, ma di schiavi, in quanto ai primi si impartivano ordini attraverso editti, per i secondi, invece, basta soltanto qualche anonimo comunicato stampa"

    La dura replica di Pezzi. Il generale Luciano Pezzi, commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro, interviene, con un comunicato, "in riferimento ai due comunicati stampa diramati dalla Regione a conclusione della riunione della Giunta". "In ordine alla dichiarazione dell'assessore regionale Demetrio Arena - prosegue Pezzi - desidero soltanto esprimere, al di fuori di ogni intento polemico, il mio convincimento che nella vita ci sia un tempo per parlare ed un tempo per tacere e che la capacità di discernere quale sia il tempo per parlare ed il tempo per tacere sia segnaletica della saggezza delle persone". "In ordine poi - dice ancora Pezzi - alle indicazioni della Giunta (transazione attraverso i fondi della fiscalità, utilizzazione del personale della Fondazione per il tramite di Calabria Etica, realizzazione di un 'progetto' per l'utilizzazione di personale presso l'Azienda ospedaliera Mater Domini) per sostenere la Fondazione Campanella comunico che il percorso delineato non è stato concordato con lo scrivente che conferma, comunque, il proprio intendimento di onorare i propri impegni nei confronti dell'Ente".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore