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    Regionali: Dichiarazioni candidati e commenti

     

     

    Regionali: Dichiarazioni candidati e commenti

    08 nov 14 "La signora Ferro, che si sente una farfalla, oggi ci insulta ma ieri si faceva accompagnare a Roma per cercare il nostro appoggio e il nostro consenso". Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale del Nuovo centrodestra. "La campagna elettorale - aggiunge - è fatta di toni aspri, ma noi non abbiamo mai oltrepassato i limiti, evitando accuratamente di infierire su una signora, per rispetto ed educazione. Cercare di apparire nuove e scevre da ogni rapporto con Ncd, dopo averci inseguito tutta l'estate, non è un esercizio di onestà intellettuale. Così come è poco etico guidare una coalizione predestinata alla sconfitta solo per cercare di prendersi il salario (non minimo) garantito". "Se la signora Ferro vuole continuare a insultarci - conclude Gentile - lo faccia pure: non indossi panni di moralista che mal si addicono alla concretezza delle sue azioni".

    Sulla spesa sociale, il bilancio regionale allo stato attuale consente ben poche manovre essendo quasi per l'80% assorbito dalla spesa sanitaria". Lo ha detto Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione, rispondendo alle domande poste da don Giacomo Panizza, nel corso di un incontro a Lamezia Terme con i candidati alla presidenza della Regione organizzato dal Forum del Terzo Settore della Calabria a Lamezia Terme. "Nonostante questo - ha aggiunto - le condizioni attuali in cui si registrano vaste aree di disagio vero devono essere affrontate in maniera adeguata e quindi occorre mettere in campo azioni di sostegno non sporadiche ma continuative, con un'attenzione particolare però ai potenziali beneficiari, controlli severi affinché i destinatari degli interventi siano effettivamente nuclei familiari con reddito zero o sotto una certa soglia, ed evitare l'intromissione nelle graduatorie di furbi che nella storia recente di interventi di questo tipo non sono mancati. E' ovvio che laddove non fosse possibile destinare somme cospicue dal bilancio regionale si potrà ottemperare prevedendo interventi specifichi a valere sul Fondo Sociale Europeo che oltre a finanziare gli interventi sul lavoro e la formazione, è destinato anche ad iniziative nel sociale". Rispetto alla proposta avanzata dal Forum riguardo la costituzione di una Conferenza Terzo Settore - Regione, dove poter costruire una programmazione condivisa degli interventi da realizzare relativi alle politiche sociali regionali, anche attraverso l'impiego dei fondi europei, Wanda Ferro ha rimarcato che "contestualmente all'avvio delle politiche di sostegno alla creazione di lavoro, sarà indispensabile mettere in campo azioni di sostegno alle famiglie, alle mamme, agli immigrati, ai nuclei con persone con disabilità ed alle altre aree di disagio presenti nella nostra regione: voucher di conciliazione dei tempi vita-lavoro, credito sociale e sostegno ai nuclei familiari a basso reddito, bonus povertà e prima infanzia. Per la tutela del diritto ad una stabile dimora si prevede, infine, di adottare il mutuo sociale che trova la sua ragion d'essere in forme di garanzia prestate direttamente dalla Regione Calabria. Naturalmente, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, appare utile garantire, in relazione alle azioni messe in campo, processi di partecipazione effettiva delle organizzazioni del terzo settore sia nella fase consultiva che in quella operativa in un luogo istituzionale e stabile di incontro e confronto. La leva della concertazione e della trasparenza rappresenta il modo adeguato per rispondere coerentemente ai bisogni della collettività". Alla domanda su un'eventuale revisione delle funzioni della Fondazione Calabria Etica, Wanda Ferro ha evidenziato che "a differenza di quegli scatoloni che hanno rappresentato più che altro sprechi di risorse e bacini di clientele, oltre che delle postazioni di collocamento per i trombati della politica, la fondazione Calabria Etica ha assolto il proprio ruolo con risultati positivi, anche se è evidente la necessità di evitare duplicazioni o sovrapposizioni con l'azione di programmazione dell'assessorato regionale alle Politiche Sociali. Mi piacerebbe - ha detto la candidata alla Presidenza - che all'interno della Fondazione fossero presenti anche personalità come don Giacomo Panizza o Nunzia Coppedè, che per la loro sensibilità, la loro competenza e la profonda conoscenza delle problematiche, potrebbero contribuire ad un ulteriore salto di qualità nella realizzazione di iniziative stabili ed efficaci a favore delle fasce più deboli".

    "Non trovo sia normale, istituzionalmente corretto e politicamente opportuno che un ministro della Repubblica interrompa la propria funzione di governo per impegnarsi in un tour di quattro giorni in una Regione come la Calabria, nel pieno della campagna elettorale, in doppia veste di membro dell'esecutivo e di esponente di un partito". Lo sostiene, in una dichiarazione, la deputata di Forza Italia Jole Santelli, coordinatore regionale del partito in Calabria. "E giudico ancora piu' inaccettabile - aggiunge Santelli - che tutto cio' sia condito da palesi toni propagandistici di promesse di assunzioni dietro lo sblocco del turn over. Sarei curiosa di sapere cosa ne pensano il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica. Ricordo che la Sanità costituisce il 70% del Bilancio della Regione Calabria e che in questi giorni si sta procedendo ai nuovi accreditamenti dei centri privati e che gli interessi che gravitano intorno a questo mondo sono enormi. Tenendo conto che la Calabria è commissariata dal Governo in questa materia, la presenza del ministro appare ancora più inquietante". "Conoscendo Beatrice Lorenzin - dice ancora la deputata di Forza Italia - non credo abbia avuto la reale contezza dell'esposizione reale e della strumentalizzazione cui sarebbe stata sottoposta, ma le consiglierei vivamente di non prestarsi a questi giochi. Ove il ministro non fosse libero di scegliere, perché comunque soggetta ad una disciplina di partito, si assuma il Presidente del Consiglio la responsabilità di mettere fine a questo indegno spettacolo".

    "L'onorevole Santelli non vuole lo sblocco del turnover per i medici, gli anestesisti e gli infermieri delle postazioni di emergenza, se la prende con la Lorenzin e chiama in causa addirittura Renzi e Napolitano: ha ragione...Al posto suo chiameremmo anche Barack Obama presidente, come è noto, dell'Isis...". Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore Giovanni Bilardi, vicecoordinatore vicario di Ncd in Calabria. "Al di là dell'ironia, ricordiamo alla collega parlamentare - prosegue Bilardi - che i concorsi per il personale si terranno nel gennaio 2015, ben lontano dalla competizione elettorale. Se l'on. Santelli ritiene che sia sbagliato venire in soccorso alle esigenze dei medici e degli utenti calabresi, restituendo alla Calabria il diritto di assumere il personale necessario dopo 4 anni di lacrime e sangue, faccia pure. Lorenzin è venuta in Calabria ad assumere impegni concreti, atteso che le disposizioni del tavolo tecnico per lo sblocco del turnover sono all'esame del Ministero della Economia e delle Finanze". "Noi operiamo concretamente - conclude Bilardi - in favore dei precari sanitari calabresi, mentre Forza Italia, anche su questo punto, sa solo esprimere dinieghi".

    "La politica regionale deve favorire aggregazioni giovanili e promuovere azioni formative finalizzate all'educazione ai valori sportivi''. Lo afferma Andrea Cuzzocrea, capolista di Centro Democratico che sostiene il candidato presidente Mario Oliverio alle elezioni regionali. "E' importante - aggiunge Cuzzocrea - riuscire a intercettare i fondi europei anche per la realizzazione di strutture che agevolino l'espressione della cultura sportiva soprattutto tra i giovani. Con queste azioni riusciremo a far crescere ed educare i nostri figli in modo sano, secondo i principi della correttezza e preoccupandoci della loro salute".

    "Ambiente e cultura, trasporti e logistica, beni comuni e diritto al lavoro sono gli elementi sui quali L'Altra Calabria vuole puntare per risollevare la nostra regione e proiettarla verso un futuro migliore". E' quanto si afferma in un comunicato della lista. "Elementi che sono centrali - prosegue la nota - in un ampio e dettagliato programma consultabile su www.perunaltracalabria.it e www.laltracalabria.org, sul blog del candidato governatore Domenico Gattuso www.domenicogattuso.wordpress.com e sulla sua pagina Facebook e della stessa formazione che si rifà a L'Altra Europa con Tsipras. Certo, le difficoltà non mancano ma, soprattutto, l'esperienze e le capacità tecniche, civiche ed amministrative da mettere in campo e la voglia di risalire dal baratro ci sono".

    "A breve l'ufficio dell'Unodc per la cosiddetta Antenna sulle Economie Criminali sarà operativo a Reggio presso l'immobile che ospita l'Agenzia nazionale per i beni confiscati''. Lo annuncia Daniele Romeo, candidato al Consiglio regionale nella lista "Casa delle Libertà" a sostegno di Wanda Ferro. "E' quasi tutto pronto - prosegue Romeo - perché si concretizzi la convenzione firmata dall'ex Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e dal presidente del massimo organismo ONU per la lotta internazionale al traffico di droga ed al crimine Iury Fedotof, che darà alla nostra città non solo un altro importante strumento per combattere le economie criminali, ma anche un'occasione per ribadire la centralità di Reggio nella lotta ad ogni forma di crimine a livello mondiale. Non è un caso che questo ufficio nasca proprio nello stesso immobile dell'Agenzia per i beni confiscati, così come bisogna tenere alta l'attenzione su chi sta cercando di privare Reggio di questa fondamentale risorsa per il territorio".

    Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio, nel corso di un incontro con i rappresentanti delle associazioni Anaao-Assomed, ha parlato delle "gravi criticità del Sistema sanitario calabrese e delle proposte del centrosinistra per risolverle". Lo riferisce un comunicato della segreteria di Oliverio. "Bisogna lavorare - ha detto Oliverio - ad un progetto di riorganizzazione e riqualificazione di tutto il sistema, tenendo conto delle risorse finanziarie disponibili e della incidenza delle patologie nella realtà calabrese. Occorre, innanzitutto, rovesciare l'impostazione culturale seguita fin qui. Un Piano Sanitario efficace ed efficiente deve partire dal territorio. L'obiettivo finale deve essere quello della de-ospedalizzazione. In ospedale devono arrivare solo le situazioni più acute, ma per fare questo, naturalmente, bisogna investire molto su una fitta rete di servizi di diagnostica qualificata sul territorio, attivando misuratori oggettivi che rompano con la logica dei 'pennacchi' e mostrino le reali esigenze delle popolazioni. In secondo luogo occorre incentivare e motivare la figura dei medici di base, attraverso cui deve passare, crescere ed affermarsi una cultura della prevenzione. Nel corso della nostra esperienza di governo alla Provincia di Cosenza, pur non avendo competenze, abbiamo investito su alcuni progetti, tra cui quello riguardante la prevenzione del tumore alla mammella che ha sottoposto a screening nell'arco di quattro anni dodicimila donne e quello riguardante la morte improvvisa che ha sottoposto a screening diecimila giovani delle scuole medie superiori dell'intera provincia". "La cultura della prevenzione - ha sostenuto ancora Oliverio - può crescere ed affermarsi anche in Calabria. In questo senso anche la medicina scolastica deve essere recuperata in modo attivo e non solo attraverso il tradizionale ambulatorio. La scuola deve essere il primo luogo in cui far crescere una cultura della prevenzione da cui deve poi diffondersi nell'intera realtà calabrese. Io credo che dobbiamo partire da qui se vogliamo recuperare i cosiddetti 'standard europei'. A fianco a questo c'è poi il segmento della rete ospedaliera, di cui abbiamo già parlato in diverse occasioni, che deve essere riorganizzata a livello unitario, tenendo conto dei territori e puntando ad una riqualificazione delle prestazioni sanitarie. In questo senso, la questione del turn-over che riguarda le figure sanitarie, è una questione che si pone con estrema urgenza".

    "La fissazione nella capitale per il prossimo 12 novembre del tavolo tecnico per la risoluzione dei problemi dei precari Lsu ed Lpu, nonché sulla copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali è da leggere positivamente e mostra una apertura del governo a tali problematiche con il coinvolgimento diretto nelle trattative delle organizzazioni sindacali". Lo sostiene, in una nota, Giuseppe Giordano del Pd. "Possiamo parlare di una polveriera sociale - prosegue Giordano - in una Calabria martoriata e che dovrà spingere il governo, alle prese con le difficoltà di bilancio, a trovare le giuste risorse a favore di intere categorie sociali, alle quali sono stato vicino in questi anni durante la mia attività istituzionale, che per far sentire la loro voce sono state costrette ad adottare metodi di lotta molto forti e decisi con il blocco della circolazione sulle strade calabresi. In tal senso, sottolinea Giordano, faccio mie le preoccupazioni manifestate dalla delegazione parlamentare calabrese del Pd e auspico un confronto che finalmente riconosca quei diritti che giustamente ,e per buona parte, sono rivendicati dai lavoratori alla luce di normative approvate e che non hanno trovato la loro attuazione per la mancata emanazione dei relativi decreti attuativi".

    "La Scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Vibo non chiuderà. La struttura rappresenta per il territorio Vibonese un presidio di legalità di cui non si può fare a meno". E' quanto afferma il commissario provinciale di Vibo di Ncd, Alfonso Grillo. "Il ministro dell'Interno Angelino Alfano - afferma Grillo - non intende in alcun modo mettere in pericolo la struttura di formazione. Ad oggi non esistono documenti che attestino un orientamento diverso da questo. L'idea, al contrario, è quella di farne un polo formativo d'eccellenza, simbolo per tutto il territorio di legalità e di contrasto della criminalità organizzata. I tanti che in questi ultimi giorni hanno paventato la chiusura della Scuola sono mossi dalla sola strumentalizzazione politica. Io dal canto mio posso dire di aver affrontato la questione con Alfano, il quale mi ha assicurato piena disponibilità ad individuare una soluzione diversa dalla chiusura definitiva. Non si tratta di sole parole: nelle prossime settimane, infatti, il ministro Alfano raggiungerà il vibonese con l'obiettivo di visitare la struttura formativa, per la quale si è già impegnato in una 'manovra' volta a scongiurarne la chiusura".

    "Con la campagna elettorale - afferma Mimmo Bevacqua, candidato alle elezioni regionali per il Pd - entrata nel vivo, l'esercito calabrese di candidati, affila le armi. E come in ogni duello che si rispetti, c'è chi partecipa con lealtà, e chi ignora il rispetto dell'avversario e, in questo caso, di tutto l'elettorato calabro. Pare proprio che la pratica ormai consolidata delle false promesse, sia ancora in auge, con aspiranti consiglieri addirittura 'investiti' di assessorati fasulli, pronti a 'dispensare' posti di lavoro". "Non c'è ancora nessun assessore alla Sanità - spiega Bevacqua - e ascoltare che i miei colleghi candidati si presentano già con tale carica cucita sul petto, non solo non fa onore a chi lo fa, ma credo che davvero offenda l'intelligenza di tutti gli operatori sanitari e di tutti i calabresi".

    "Si è svolto ieri sera a Cosenza - è scritto in un comunicato del candidato Fausto Orsomarso - un momento di confronto con i cittadini della provincia di Cosenza alla presenza di Wanda Ferro, candidata alla carica di Governatore della Calabria. Tanti i cittadini ed i rappresentanti delle istituzioni locali presenti nella sala gremita che hanno voluto dimostrare, con la loro presenza, il sostegno al candidato Fausto Orsomarso e a Wanda Ferro, l'unica vera, reale proposta di cambiamento per la Calabria. Sono saliti sul palco del Cinema Italia Rosa Pignataro, Giovanni Dima, Roberto Occhiuto e Jole Santelli, a cui si è aggiunto con un breve commento fuori programma, l'on. Nisticò. Gli interventi, coordinati da Sergio Strazzulli, si sono susseguiti affermando da parte di tutti la forte e compatta unione sotto la sigla di Forza Italia, in cui si ritrova coeso il solo centro destra rappresentato oggi". "Prima di dare la parola a Wanda Ferro - prosegue il comunicato - è intervenuto Fausto Orsomarso. 'Io sono voi - ha detto - sono quella parte di voi che rappresenta la destra del centro destra'. Wanda Ferro ha ringraziato quanti stanno lavorando bene per la destra a Cosenza, citando tra gli altri Luciano Vigna e Angelo Brutto. Ha accennato poi al sostegno di Pippo Callipo, che ha deciso di condividere un percorso di cambiamento della politica regionale nel segno dell'efficienza, della trasparenza e della meritocrazia. 'Il solo modo di cambiare davvero la nostra terra - ha detto Ferro - è dire no agli accordi con chi ha gestito per decenni le sorti della regione facendo leva sul bisogno e sulla paura. Nei tanti incontri che ho tenuto a Cosenza e in provincia, ho conosciuto tanti giovani e tante intelligenze che non vogliono inchinarsi ai poteri forti. La mia è una battaglia di libertà, che riconosce come unico valore il consenso del popolo sovrano. Condivido e voglio interpretare il forte dissenso espresso dalla gente rispetto ad una politica che ha fatto i propri interessi anziché quelli delle comunità. Noi ci giocheremo questa partita, anche insieme a giovani come Fausto Orsomarso che non soltanto rappresentano una importante storia politica, ma hanno pulizia morale".

    Secondo Mimmo Talarico, candidato al Consiglio regionale con la lista "Oliverio presidente", "la visita della ministra della Salute Lorenzin in Calabria rappresenta un'occasione per ribadire la drammaticità in cui versa la rete assistenziale e sanitaria nella nostra regione. Il piano di rientro, e complessivamente, la gestione di questo settore degli ultimi anni da parte della giunta Scopelliti ne hanno aggravato la situazione. L'azione di governo del centro sinistra dovrà, già nei prossimi mesi, invertire la rotta volgendo la sua attenzione verso quei territori che sono stati d'un colpo privati di qualsiasi presidio sanitario e rafforzando l'Hub di Cosenza, le cui criticità sono oramai evidenti a tutti. La politica sanitaria regionale ha bisogno di una totale riprogrammazione e non servono promesse elettorali ne 'passerelle' a sostegno di qualche candidato compromesso con vecchie gestioni e vecchi metodi. I cittadini calabresi hanno assunto piena consapevolezza; c'é bisogno di interpretare la loro voglia di cambiamento con una nuova politica e nuovi interpreti".

    "Il Cdu, in tempi non sospetti, ha espresso le proprie riserve su come il centrodestra stesse amministrando questa regione; siamo stati tra i primi, non essendo pregiudizialmente ostili, a richiamare l'attenzione su come e quanto l'ultima esperienza amministrativa regionale avesse sbagliato strada, avesse inutilmente vanificato il grande e cospicuo consenso di cui godeva lasciando irrisolti problemi e criticità" Lo sostiene Dionisio Gallo segretario regionale del Cdu. "Da lì in poi, fermamente convinti del ruolo del centro nel sistema politico nazionale e regionale - aggiunge Gallo - abbiamo avviato un serrato confronto con chi - formazioni sociali, sindacati, organizzazioni di rappresentanza - conosce bene entità dei problemi, necessità oggettive, emergenze che devono immediatamente essere affrontate. Questo confronto ci ha consentito di definire una precisa scala di priorità, una vera e propria agenda di governo regionale; ed è sulla base di questo presupposto che il dialogo con Mario Oliverio ha sortito gli effetti sperati. Il Cdu non ha fatto una scelta a sinistra ma ha - più concretamente - valutato come credibile ed affidabile la proposta di governo di Mario Oliverio".

    "Avviare un ampio piano di riqualificazione urbana, partendo dalle periferie più degradate delle nostre città". E' quanto propone Luigi Tuccio, candidato al Consiglio regionale nella lista Fratelli d'Italia, con Wanda Ferro presidente. "Se realizzata, questa proposta - prosegue Tuccio - avrebbe il grande pregio di conseguire due risultati. Per un verso, infatti, si inizierebbe una sorta di bonifica urbanistica di un territorio orrendamente sfregiato dall'uomo che, nel corso di decenni, ha fatto sedimentare strati su strati di cemento, deturpando il bello in senso assoluto che la natura ha concesso a questa terra. Per altro verso - aggiunge Tuccio - si riattiverebbe l'edilizia che, storicamente, rappresenta uno dei comparti più 'pesanti' per l'economia del Mezzogiorno e della Calabria in particolare. Visto che non si acquistano più case, perché non impegnare la competenza e il know-how delle maestranze reggine in un difficile quanto necessario maquillage del nostro territorio?".

    "In questa campagna elettorale calabrese c'è una novità nazionale, Alleanza popolare, composta da Udc e Ncd, una formazione politica popolare e non populista". Lo ha detto Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, intervenendo ad una manifestazione elettorale a Pizzo in vista delle Regionali del 23 novembre a sostegno del candidato presidente Nico D'Ascola. "Rappresentiamo - ha aggiunto Cesa - un'alternativa seria fatta da persone di buon senso. Un'area di centro moderato che mette insieme liberali, cattolici e riformatori che guardano ad una politica incentrata sul bene comune, sulla concretezza, sul lavoro, sullo sviluppo e non sulle individualità".
    "Ci auguriamo che anche qui in Calabria, dopo le elezioni regionali, possa nascere una collaborazione tra il Pd e l'area di centro popolare-responsabile rappresentata dall'alleanza Udc-Ncd". Lo ha detto a Pizzo, nel corso di una manifestazione elettorale in vista delle Regionali del 23 novembre, il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa. "Stiamo tentando - ha aggiunto Cesa - di dare una mano a Renzi. Pur apparendo poco, abbiamo avuto voce in capitolo in questi mesi e promosso iniziative che il Governo ha condiviso".

    Il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, Mario Oliverio, è intervenuto al Forum del Terzo settore stamane a Lamezia. Lo riferisce un comunicato dello stesso Oliverio. "Occorre una programmazione sociale - ha sostenuto Oliverio - di ampio respiro, basata sul contrasto alla povertà, su una forte integrazione tra le diverse fonti di finanziamento, che assicurino opportunità di accesso ai servizi per tutti i cittadini e risposte efficienti ai bisogni. Il terzo settore, anche in Calabria, ha assunto ruolo crescente, spesso di supplenza alle istituzioni. È un patrimonio importante, da valorizzare, soprattutto in un momento di crisi nel quale rappresenta un'opportunità che la società deve cogliere. Il coinvolgimento attivo degli attori di questo settore nella definizione di politiche sociali dovrà essere permanente". "Il difficile quadro attuale - ha proseguito Oliverio - impone alla Regione e al suo partenariato istituzionale e sociale l'assunzione di scelte coraggiose che concentrino le risorse e selezionino gli obiettivi in base alle loro priorità. La crisi impone di investire per la riorganizzazione del nostro sistema di welfare, non più operando in condizioni di emergenza. Investimento sociale significa investimento sulle persone. Per questo sono interessate più aree: istruzione, assistenza all'infanzia, sanità, formazione, assistenza nella ricerca di lavoro, riabilitazione. La programmazione sociale regionale dovrà assumere la finalità strategica di rimuovere le cause che determinano condizioni e rischi di marginalità, esclusione, povertà. Il contrasto alla povertà è sicuramente la priorità in una regione nella quale essa è cresciuta negli ultimi anni, come affermano i drammatici dati Svimez, del 40%. Il riferimento finanziario su cui fare leva ed agire sono i Fondi europei destinati a promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà. Quote parte rilevanti dovranno essere utilizzate per questa emergenza. In linea con le politiche attuate nella totalità dei Paesi Europei, la Regione dovrà assumere il ruolo ed il compito di coordinamento, programmazione, controllo e valutazione della qualità dei servizi erogati. Per innovare il welfare calabrese c'è bisogno di ascolto. Vogliamo dare voce, raccogliere e rappresentare le istanze di crescita civile e culturale presenti nella nostra regione chiedendo il coinvolgimento attivo di tutti gli attori sociali attraverso uno strumento come la Conferenza, o Consulta, luogo istituzionale stabile di incontro e confronto tra la Regione ed il terzo settore". "Per gli anziani, soprattutto non autosufficienti - ha concluso - la famiglia è spesso l'unica risposta ai percorsi di cura. E' necessario potenziare la rete dei servizi residenziali e semi-residenziali. Parallelamente occorrerà anche favorire la qualificazione professionale degli assistenti familiari, delle badanti, procedendo all'istituzione degli albi professionali ed incentivando la regolarizzazione dei rapporti contrattuali".

    "Sui lavoratori precari calabresi e sui sussidi che spettano loro molto si è detto ed assolutamente poco si è fatto; nonostante la Regione abbia coraggiosamente impegnato risorse proprie andando ben al di là delle compiti, delle funzioni e delle responsabilità che la legge gli assegna, il vero assente in tutta questa delicata e complessa vicenda è il Governo nazionale". Lo afferma, in una nota, Gianpaolo Chiappetta candidato al Consiglio regionale. "Gli annunci roboanti, le dichiarazioni ultimative, gli impegni assunti, quasi sempre in campagna elettorale - aggiunge Chiappetta - non hanno portato a risultati concreti; si va avanti a strattoni e costantemente assistiamo a manifestazioni, sit in, proteste ed inevitabili disagi per tutti i cittadini. Questa regione non può e non deve essere figlia di un Dio minore; è necessario che a Roma gli sfavillanti interpreti del verbo renziano lo comprendano bene, magari ci sarà stata anche la luna di miele con i cittadini ma ora il re è nudo e dunque bisogna passare dalle parole ai fatti. Mi auguro di cuore - nell'interesse della Calabria e per il rispetto che si deve a decine di migliaia di famiglie calabresi in estrema difficoltà - che l'incontro previsto con il sottosegretario Delrio non sia l'ennesima puntata di una sceneggiata che va avanti da troppo tempo. Mi auguro che non sia un semplice espediente elettorale - cosi come quelli che già c'è stato qualche mese fa - utile solo a strumentalizzare una vicenda dolorosa e magari - con disprezzo delle Istituzioni e oltraggio alla verità - cercare di scaricare le responsabilità del Governo sulla Regione, come pure qualcuno ha cercato di fare".

    "L'Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti ha senza esitazione scelto di sostenere Wanda Ferro alle prossime elezioni regionali". Così il presidente dell'associazione, Carlo Mellea. "Limpido è anche il nostro sostegno - prosegue Mellea - a Mario Magno quale candidato alla carica di consigliere regionale. Abbiamo optato per questi candidati per tre ragioni molto semplici. In primo luogo crediamo che la Ferro sia la persona ideale per condurre battaglie per la legalità nel nostro territorio. Del resto pensiamo che proprio il centrodestra da lei guidato possa rappresentare il vero cambiamento per la Calabria. Infine, dobbiamo riconoscere che sia Wanda Ferro sia Mario Magno sono sempre stati senza ipocrisie vicini all'Osservatorio ed a tutte le nostre battaglie. L'associazione ha sempre deciso di schierarsi, in tutte le tornate elettorali. Questo per noi è un modus operandi dettato dalla trasparenza e dalla schiettezza, valori fondamentali per promuovere la legalità e la lotta alle mafie".

    "Attenderemo la riunione di mercoledì per avere conferma o meno dello sblocco del turn over in Calabria, e in che misura. Certo, non possiamo non prendere atto del ritardo con cui si procede a questo adempimento che sarebbe dovuto arrivare molto tempo fa". Lo sostiene, in una dichiarazione, Mario Oliverio, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. "Siamo consapevoli - aggiunge - che il presidente Renzi ha a cuore la nostra regione, come dimostra la costante attenzione certificata dalla sua agenda che lo ha già visto numerose volte in Calabria, da quando si è insediato a Palazzo Chigi. Ma Renzi non si limita alle costanti e ripetute missioni istituzionali in questa regione perchè il premier, che ringraziamo, segue i problemi della nostra terra anche attraverso la cabina di regia che, molto opportunamente, ha fatto partire nei mesi scorsi. Tuttavia, la burocrazia, il Tavolo Massicci e il Ministero della Salute, arrivano con tempi piuttosto lunghi allo sblocco del turn over". "Voglio solo sperare - conclude Oliverio - per il bene della sanita' calabrese, che il provvedimento annunciato arrivi davvero. Noi manterremo altissima l'attenzione su un tema cruciale come il diritto costituzionalmente garantito alla salute dei calabresi e vigileremo perchè tutti gli impegni assunti vengano mantenuti".

    "L'appello di Francesco Berna, presidente regionale dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili, tocca corde a me molto sensibili e che pesano quanto luccicano nel panorama delle speranze dei calabresi". Lo afferma, in una dichiarazione, Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla Presidenza della Regione. "Come è noto, l'edilizia - aggiunge - è il cuore pulsante della nostra economia. Se arranca, se affanna, il risentimento è diffuso e deprimente. Bene ha fatto Berna a lanciare il suo motivato appello in riferimento ai grandi investimenti per opere pubbliche della Bei che come Calabria rischiamo di intercettare poco se non per niente. Se venisse confermata questa linea di tendenza da parte del Governo tratteggiata da Berna nel suo appello alla classe dirigente politica calabrese intesa nel suo insieme, sarebbe cosa disdicevole. Vorrebbe dire che ancora una volta Matteo Renzi predilige la linea dei faraonici investimenti, magari poco funzionali se non raramente realizzabili, che però diventano buoni soprattutto per operazioni speculative di altissima finanza. Come è noto le cifre a più zeri negli investimenti pubblici attirano come il miele l'intraprendenza dei general contractor che poi a loro volta affidano lavori in subappalto, con tutto quello che questo significa in termini di sprechi di risorse e ritardi nella realizzazione dei lavori e nei pagamenti. Senza contare poi che spesso si mettono di mezzo anche le banche a guadagnarci sopra, talvolta socie in affari degli stessi general contractor. Il circuito insomma diventa vizioso e finisce per diventare appetibile un territorio diverso dal nostro perché magari più capace di offrire garanzie nelle operazioni finanziarie di grande portata. L'esatto contrario di quello di cui ha drammaticamente bisogno la Calabria". "A noi non servono grandissime opere - dice ancora Wanda Ferro - buone solo per le speculazioni. Servono interventi pubblici mirati, alcuni di questi strategici, anche costosi, ma non faraonici. Non abbiamo bisogno di un'opera da un miliardo di euro, ma di un miliardo di opere da un euro ciascuna. Devono lavorare tutte le imprese, se è possibile, ed in questo senso ha perfettamente ragione Berna sulla necessità di rispolverare uno spirito keynesiano nella distribuzione degli interventi pubblici. Ma soprattutto le opere finanziate devono essere davvero utili alla società civile, devono essere realizzabili e realizzate in tempi certi. Nell'elenco che Padoan presenterà alla task force della Bei deve esserci grande spazio per la Calabria. Raccolgo la disponibilità di Berna a fornire ogni supporto: possono essere fondamentali le loro indicazioni. Si parla spesso e forse scontatamente di dissesto idrogeologico senza entrare nei particolari, ma questo è un capitolo che richiederebbe approfondimenti più seri. Io aggiungo che abbiamo da confrontarci anche con il rischio sismico, siamo la regione più esposta del Paese purtroppo. Un grande intervento stratificato di riqualificazione dell'edilizia pubblica e privata sarebbe per la Calabria e i calabresi una boccata d'ossigeno in termini di salubrità della vita civile e del settore dell'edilizia . Non a caso nel nostro programma di governo abbiamo inserito il mutuo sociale". "Per queste ragioni e altre ancora, in buona sostanza - afferma Ferro - faccio assolutamente mio l'appello di Berna. Dobbiamo tutti tenere gli occhi bene aperti battendo i pugni sul tavolo e rivendicando la massima quota parte degli investimenti per la Calabria. E' qui, su questi temi, che come si suol dire si 'parrà la nobilitate' della classe politica calabrese. Che se non difende queste partite non si capisce bene a cosa altro possa servire. La prima cosa che farò in materia di edilizia, da presidente di tutti i calabresi, sarà certamente quella di non permettere che le imprese finanzino più le opere pubbliche. Non si possono anticipare lavori per conto degli enti che magari hanno nel frattempo dislocato altrove le risorse destinate in bilancio di previsione a quell'opera appaltata. Questo non sarà più possibile. Faremo in modo, quando saremo al governo della Regione, che un responsabile per il procedimento, da noi appositamente individuato, segua in modo rigoroso i lavori e i pagamenti. Ogni appalto dovrà avere un suo flusso di cassa evidente, disponibile e destinato solo a quell'opera, non a mettere toppe nei bilanci degli enti locali. Lo ripeto ancora una volta: non permetteremo più che gli imprenditori finanzino gli enti con il loro sudore e il loro rischio d'impresa".

    "Sono tante le emergenze - sostiene Giovanni Puccio, candidato alle elezioni regionali - che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Tra queste centrale sarà la difesa e valorizzazione delle nostre immense risorse ambientali. Concordo pienamente, quindi, con quanto il circolo di Unione Mediterranea ha scritto in un appello pubblico, sottoscritto assieme a diverse altre associazioni ambientalista calabresi, affinché la Regione avvii subito un confronto serrato e concreto sulle nuove politiche ambientali. Il documento che hanno redatto con tanto di criticità da affrontare e proposte operative è un elemento significativo di partecipazione diretta alle future scelte che il centrosinistra alla guida della Calabria dovrà accogliere e mettere in pratica. Posso, comunque, dare ulteriore conferma che molte delle proposte che le associazioni ambientaliste hanno posto sono già contenute nel nostro programma di governo regionale a partire dalla indifferibile urgenza della bonifica delle aree inquinate, dell'emergenza rifiuti, della lotta alle eco-mafie, dalle politiche energetiche alternative, dalla programmazione del contrasto al diffuso dissesto idrogeologico. La difesa dell'ambiente e la tutela del territorio calabrese non sono solo questioni fondamentali e che incidono direttamente sulla qualità della vita dei calabresi ma possono e devono rappresentare, nell'ottica di cambiamento che ci siamo dati, ambiti sui cui convogliare significative risorse economiche e competenze che produrranno anche nuova occupazione e nuovo sviluppo"

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