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    Regionali: Dichiarazioni candidati e commenti

     

     

    Regionali: Dichiarazioni candidati e commenti

    07 nov 14 "Il centrosinistra è ostaggio di minoranze arcaiche che non accettano la svolta di Renzi, mentre la destra calabrese ha stabilito un record nell'Europa bipolare: ha scelto di perdere prima di iniziare la partita. Finirà con Zeru titoli". Lo afferma il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale di Ncd. "Il centrosinistra ha una sorta di problema atavico - prosegue Gentile - che è quello di non riuscire a superare lo scontro tra massimalisti e riformisti. Forza Italia, invece - prosegue il senatore - ha sacrificato ogni possibile idea di competizione: la Ferro sa che straperderà ma pensa ad assicurarsi la garanzia di un posto in Consiglio regionale". Per il coordinatore regionale di Ncd, D'Ascola "è un gigante della politica, un uomo che sa unire sapienza a realtà; la sintesi di un percorso politico valido per i moderati. Forza Italia ha lasciato aperto il terreno dei moderati, si fa dettare l'agenda politica da Luxuria, non sa lanciare una proposta valida sulla famiglia e sull'identità nazionale. La grande tradizione della destra sociale di Valensise e prima ancora di Luigi Filosa: ci sono intellettuali di grande spessore nati in quel filone e massacrati da chi ha voluto seppellire la propria storia solo in ragione del potere".

    "La lettera inviata alla presidente facente funzioni della giunta regionale Antonella Stasi dal direttore generale del dipartimento Ambiente della Regione rappresenta l'ennesima conferma che questa giunta ha fallito e soprattutto si è dimostrata irresponsabile. Attribuire priorità nei pagamenti alle materie più disparate, trascurando la questione rifiuti fino allo sforamento del patto di stabilità sta generando una paralisi del sistema". Lo afferma, in una nota, Mario Oliverio, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. "È l'ultimo 'regalo' - prosegue Oliverio - riservato ai calabresi dalla Destra. Il blocco del versamento delle spettanze ai gestori rischia di gettare la Calabria nel caos e di produrre un'emergenza ambientale senza precedenti e dai contorni allarmanti. Dall'immediatezza del nostro insediamento alla Regione ci concentreremo sulle cose importanti, sui problemi grandi di questa terra e dei suoi cittadini, che chiedono serietà e linearità di comportamento". "I pagamenti della Ragioneria - sostiene ancora Oliverio - dovranno seguire rigorosamente un ordine logico e cronologico, con criteri trasparenti e fondati sull'importanza delle questioni. Che senso ha pagare consulenze e operazioni inutili se prima non si garantiscono i servizi essenziali ai cittadini?".

    "Non sarà l'inattendibile sondaggio di un istituto che alle politiche del 2013 aveva clamorosamente toppato sbagliando le previsioni rispetto ai risultati reali, che in Calabria videro il centrodestra vittorioso sul Pd di Bersani, a condizionare la campagna elettorale di Wanda Ferro". Lo afferma, in una dichiarazione, Altero Metteoli, presidente del Comitato di Forza Italia per le elezioni regionali, commentando il sondaggio pubblicato oggi sul Quotidiano del Sud circa le intenzioni di voto dei calabresi per la consultazione del 23 novembre. Secondo il sondaggio, realizzato dalla società "Chi quadro", il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio, dovrebbe ottenere il 47%, mentre a Wanda Ferro, sostenuta da Forza Italia e Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, dovrebbe andare il 25,8%. "La presenza di Wanda Ferro sul territorio, nelle Tv e su Internet - aggiunge Matteoli - registra crescenti entusiasmi e consensi da parte dei calabresi che non vogliono essere governati da una sinistra vecchia, senza idee e proposte. Peraltro, nostre informazioni sulle intenzioni dei calabresi suffragano le nostre aspettative positive sulla Ferro, candidata credibile e autorevole che potrà battere quello del Pd".

    "L'ormai prossimo appuntamento elettorale rappresenta un evento importantissimo per la Calabria". Ad affermarlo è Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl della Calabria. "Mai come in questo momento - aggiunge - la nostra Regione è giunta ad uno snodo fondamentale. Una Regione che pur in un quadro di persistente criticità oggi vive sicuramente la sua crisi più profonda. I dati che ciclicamente vengono forniti dagli istituti di statistica relativi agli indici di disoccupazione, inoccupazione, Pil, reddito pro-capite, povertà non costituiscono più una sorpresa tanto evidente è lo stato di regressione in cui vive la Calabria in tutti i settori. Una Regione che, se non si interverrà con urgenza, rischia concretamente di sprofondare in un abisso di povertà e disagio sociale di proporzioni ancora maggiori di quelli attuali, con la componente giovanile ormai letteralmente 'in fuga'. Per questi motivi si impone uno sforzo comune e straordinario da parte di tutte le componenti istituzionali, politiche, sociali e imprenditoriali per individuare e mettere in campo programmi e progetti in grado di invertire l'attuale tendenza e rilanciare sul piano economico, produttivo ed occupazionale". "In questo contesto - prosegue Tramonti - l'obiettivo del nuovo Governo Regionale deve essere quello di garantire stabilità istituzionale, assumere immediati provvedimenti, ridare fiducia e speranza ai lavoratori e ai cittadini calabresi in un quadro di massima unitarietà e coesione sociale. La Calabria non ha bisogno di divisioni. La Cisl calabrese invita pertanto i candidati Presidenti della Regione ad un confronto sui due temi centrali, Lavoro e Sviluppo, dai quali passa ogni possibilità di ripresa della nostra terra. Su queste basi il compito prioritario per chiunque vincerà le prossime elezioni dovrà essere quello di definire e concertare, sin dai primi giorni della nuova consiliatura, un Piano innovativo e strategico che metta al centro le politiche per la crescita economica, l'occupazione, la formazione, il sociale, il rilancio del tessuto industriale e produttivo, l'utilizzo dei fondi comunitari, in una ottica di valorizzazione dei punti di forza comunque presenti, a partire da Gioia Tauro".

    "Se sarò eletto rinuncerò all'indennità da Presidente". Lo afferma il candidato presidente della Regione per Alternativa Popolare, senatore Nico D'Ascola. "Non è demagogia - aggiunge - e non è una cosa che chiedo di fare agli altri candidati, ma solo una scelta consapevole di liberare risorse del bilancio della mia Regione. Non credo che le indennità ai politici siano uno scandalo se rapportate al loro impegno e se proporzionate, ma nel mio caso sarebbe una scelta di libertà per dare un esempio, soprattutto in riferimento a quella nicchia di potere burocratico che va rimossa immediatamente". Per il candidato di Ncd e Udc è "impensabile che un burocrate arrivi a guadagnare 700 mila euro annue o che un comunicatore ne guadagni 250 mila. E' una cosa oscena che non possiamo sopportare e di cui si parla poco, mentre si parla solo della politica. La burocrazia patogena è un cancro da estirpare. Chiedo di separare il governo della Giunta dal valore delle istituzioni: il Consiglio deve avere una terzietà assoluta".

    ''Il prossimo presidente e la prossima giunta regionale dovranno battere i pugni con il governo nazionale e l'Unione Europea per introdurre in Calabria una forma di reddito di sopravvivenza per le famiglie calabresi che sono più in difficoltà. E' un segno concreto di giustizia sociale affinché la politica ritrovi credibilità agli occhi dei calabresi e il consiglio regionale non rappresenti più quel centro di sprechi e privilegi che è stato in questi anni''. Lo ha detto Gianni Speranza, candidato al consiglio regionale nella circoscrizione centro per la lista ''La Sinistra con speranza'', intervenendo a Decollatura a un incontro elettorale con i cittadini delle aree montane del Reventino. Prioritario per Gianni Speranza dare risposte ai lavoratori e ai precari calabresi. ''Siamo a fianco - ha affermato Speranza - dei precari e dei lavoratori Lsu/Lpu che protestano perché non vengono pagati da diversi mesi e il governo finora si è impegnato a erogare soltanto una mensilità. Tutto questo in una regione che ha toccato livelli record di disoccupazione e ha l'indice più basso di occupazione giovanile. Il centrosinistra che si candida a governare la regione dovrà chiedere al governo di dare una risposta a questa emergenza''.

    ''Se non si hanno risposte, meglio non parlare, non farsi vedere, come dignitosamente ha scelto di fare il premier Matteo Renzi, che oggi avrebbe dovuto presenziare a Gioia Tauro e spiegare il piano di rilancio per la Calabria e la Piana'': è quanto afferma il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, calabrese di Taurianova. ''Già - prosegue - parlare di rilancio è risibile, perché la Calabria non è mai stata lanciata da niente e da nessuno e al primo ministro conviene scendere solo quando il Governo avrà la volontà di collegare la Calabria all'Italia con la linea ferroviaria superveloce, con treni dignitosi e non da carro bestiame, di rimpolpare i voli da e per Lamezia Terme e Reggio Calabria, attivare l'aeroporto di Crotone e magari pensarne uno nella Sibaritide. Se il problema è sempre la mafia, che impedisce lo sviluppo di una seria attività di riscatto della Calabria allora sconfiggetela perché tocca allo Stato operare in tal senso''.

    ''Siamo ormai a due settimane dal voto per il rinnovo del Consiglio regionale in Calabria e fino a questo momento i temi sviscerati in questa campagna elettorale sono tutti improntati come sempre ai buoni propositi per il popolo calabrese con tanto di promesse a sostegno di imprese e famiglie''. Lo afferma il portavoce regionale di Forza Nuova, Igor Colombo. ''Nessuno dei vari candidati a palazzo Campanella - aggiunge - ha fin qui parlato di una delicata situazione che interessa l'ente regionale e che è fondamentale per la gestione dello stesso da parte di chi andrà a governare. Mi riferisco alle società partecipate con capitali regionali che attualmente sono una ventina e che la loro gestione ed esistenza è costata alla collettività oltre 70 milioni di euro nell'ultimo anno. Come mai nessun candidato sia alla carica di governatore sia a quello di consigliere ne parla e soprattutto non ne annuncia quantomeno uno snellimento? Ben dieci di queste sono in stato di liquidazione e si trascinano da anni come un effettivo carrozzone e vanno a pesare sul Bilancio regionale e i costi relativi al loro mantenimento sono troppo elevati e che per questo la Regione rischia e rischierà il dissesto finanziario in un futuro prossimo. Purtroppo noi di Forza Nuova, a causa di una legge elettorale che impone a partiti e movimenti come il nostro una enorme raccolta di firme di sottoscrittori utili alla presentazione della nostra lista e dei nostri candidati,siamo rimasti fuori dalla competizione,altrimenti i nostri temi di campagna elettorale sarebbero stati concentrati anche su queste nefandezze che il sistema partitocratico trasversale di centrodestra e centrosinistra porta avanti. In ogni caso, pur non essendoci, affermiamo che le società partecipate rappresentano lo spreco per eccellenza di denaro pubblico in Calabria. Noi di Forza Nuova chiederemo da subito, al nuovo governo regionale che andrà ad insediarsi,un riordino di queste società partecipate''.

    ''La situazione dei lavoratori Lsu-Lpu in Calabria si deve risolvere definitivamente e con esito positivo''. E' quanto dichiara Annunziato Nastasi, candidato al Consiglio Regionale con il partito ''Democratici Progressisti''. ''Non bisogna sottovalutare - aggiunge - soprattutto il ruolo svolto dai lavoratori Lsu-Lpu che rappresentano una risorsa importante per i vari comuni della Calabria. Non si dimenticare, infatti, che le varie strutture deputate alle attività amministrative, per esempio, devono fare i conti con una pianta organica sotto numero e con sempre meno finanziamenti da parte del Governo per il mantenimento del territorio non permettendo, al contempo, di utilizzare delle risorse per cercare di creare nuove possibilità di lavoro per i tanti giovani ormai costretti ad emigrare al Nord o all'estero in cerca di maggiore fortuna. La situazione non è delle migliori ed urge una soluzione positiva alla vicenda per evitare un ulteriore colpo vitale alla già fragile stabilità lavorativa delle persone che riescono a mantenere una famiglia con pochi soldi e decidono di rimanere nella propria terra per evitare un ulteriore depauperamento del già bistrattato Sud''.

    "Non possiamo che accogliere con favore l'invito del presidente di Confindustria Andrea Cuzzocrea a partecipare ad un dibattito sulla spinosa questione del porto di Gioia Tauro, tuttavia non possiamo non segnalare come cotanto interesse, non sia stato preceduto da un costante impegno per il rilancio per lo strategico scalo calabrese". Lo affermano, in una nota, il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione, Cono Cantelmi, e il candidato consigliere Daniele Morabito. "Qualsiasi soluzione per il porto - aggiungono - non può che passare da un necessario ripensamento sulla concessione a Mct, che di fatto ha generato un monopolio lungo cinquant'anni che ancora oggi mortifica l'efficienza e l'efficacia dello scalo e regala ai privati un bene della comunità. Fino a quando Medcenter non sarà obbligata a utilizzare pienamente le banchine o liberarle per far entrare altri operatori, un bene costruito con i fondi della comunità tutta rimarrà unicamente ad appannaggio di un privato. Si unisce alla manifesta incapacità della classe dirigente, che negli anni ha "governato" la Regione, dimostrando solo la totale incapacità di elaborare piani di investimento mirati a mettere in relazione le attività portuali con il traffico dei teu su strada (attualmente fermo a solo l'1,7%), su ferrovia (solo al 3%), e via aerea (0%)". "Il risultato - proseguono Cantelmi e Morabito - della palese incompetenza di chi ha governato questa regione è sotto gli occhi di tutti non solo il porto non viene sfruttato al 100% delle sue potenzialità, non solo lavoratori ed operai sono costretti da tempo ad un'umiliante cassaintegrazione a rotazione, ma 24 magazzini refrigeranti al Porto di Gioia Tauro rimangono inutilizzati frenando quella cosiddetta "catena del freddo" che garantirebbe un ritorno economico immediato per tutto il reggino, se non per tutta la regione. Qualora la catena del freddo fosse implementata in maniera efficace ed efficiente, i risultati sarebbero immediatamente visibili in termini di assunzioni di lavoro nei magazzini, incremento di fornitori e trasporti, esponenziale aumento dell'indotto con immediate ricadute sull'agricoltura calabrese, oggi aggredita dall'illogico accordo UE - Marocco sull' importazione di arance. Queste non sono che misure minime e immediatamente attuabili, ma accanto a queste sono necessarie riforme di sistema, che permettano allo scalo di divenire fonte di sviluppo e non di problemi, come quelli causati dall'ormai onnipresenza delle ndrine".
    "I parlamentari del M5S Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano e Luigi Gaetti saranno in piazza Poli nel quartiere Lido di Catanzaro domenica 9 novembre a partire dalle ore 10 per sostenere la mia campagna elettorale". Ad annunciarlo è il candidato Governatore Cono Cantelmi. "I candidati al Consiglio regionale, insieme a deputati e senatori pentastellati, terranno un agorà pubblico - aggiunge - per rispondere alle domande di cittadini, giornalisti e curiosi sul programma regionale e sulle battaglie condotte dal Movimento Cinque Stelle in Parlamento. Il silenzio assordante dei media che continuano a tirare la volata a Wanda Ferro e Mario Oliverio, ignorano i contenuti del Movimento Cinque Stelle. L'unica occasione che abbiamo, dunque, è quella di incontrare i cittadini in piazza cercandoli di avvicinare ai nostri contenuti". "La Calabria - conclude - è malata di 'ndrangheta e cattiva politica. Noi vogliamo una Regione sana e vogliamo che la gente ascolti le nostre cure. Tutti sono invitati ad ascoltarci, anche chi ha già ricevuto l'invito da qualche amico a votare per i soliti noti".

    "Forza Italia corre solo per prendere qualche consigliere regionale". Lo afferma il candidato presidente della Regione per Alternativa Popolare, senatore Nico D'Ascola. "Non dice nulla - aggiunge - sul 'modello Luxuria', non ha un'idea di comunità e si fa rappresentare da vecchi tromboni che, per citare Foucault, 'parlano di interesse generale ma tendono solo a difendere il posto dei figli'". D'Ascola ha evidenziato anche che il "confronto politico sulla governabilità è tra noi e il centrosinistra: gli elettori devono scegliere se votare me o il candidato progressista e io chiedo il voto per unire i moderati calabresi e dare continuità ai loro valori"
    "Sono estremamente fiducioso. I primi sondaggi che abbiamo avuto modo di ricevere, ci attestano già all'8%. Siamo convinti, dunque, che raggiungeremo la soglia di sbarramento". Lo ha detto il candidato presidente della Regione Calabria per Alternativa Popolare (Udc - Ncd), Nico D'Ascola, nel corso della visita del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria. Sui rapporti con il Pd, il candidato presidente di NCD ha aggiunto: "E' una realtà che al Governo nazionale dura dalle elezioni del 2013, quando Berlusconi volle concretizzare tale accordo. Abbiamo ereditato le conseguenze, portando l'accordo ad un livello di lealtà e massima collaborazione, pur nelle diversità che noi abbiamo rimarcato. Tutte le volte che c'è un disaccordo il Nuovo centrodestra agisce con la propria testa".
    Il candidato presidente della Regione di Alternativa Popolare (Udc - Ncd), Nico D'Ascola, ha accompagnato il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, in visita presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. D'Ascola è intervenuto sulle questioni inerenti le problematicità della sanità calabrese: "La necessità maggiore è rilevare i problemi più urgenti che richiedono un immediato intervento. Ci sono diversi punti critici. Soprattutto - ha detto D'Ascola - quelli relativi all'emigrazione sanitaria. E' importante effettuare una radiografia per capire quali sono le branche specialistiche e in particolare quali sono le linee politiche da adottare nei confronti di soggetti che malgrado l'esistenza di settori specialistici qualificati, si rivolgono ad altri contesti territoriali. Questo comporta la necessità di valutare se l'assunzione di obblighi finanziari da parte della Regione a questo punto è giustificata. E' fondamentale mettere i cittadini nella condizione di avere sul territorio le stesse prestazioni e assistenza che potrebbero ricevere altrove, quindi evitare di incrementare l'emigrazione sanitaria".

    "E' fin troppo squallido il tentativo del governo regionale uscente di centrodestra di rastrellare qualche voto con tecniche propaga che in Calabria non sono mai superate". Questo è quanto sostiene Fabio Guerriero, candidato Socialista nella lista Pd nel collegio Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia. "Le dichiarazioni della Stasi e Salerno, relative alla scuola di Turismo, appaiono - aggiunge - tardive ed inadeguate in un territorio, quello crotonese, che vive uno stato di degrado ambientale, infrastrutturale e occupazionale che non aveva mai conosciuto prima. Solo oggi i bravi amministratori regionali si svegliano da un torpore durato ben 5 anni e, casualmente, lo fanno a ridosso delle elezioni regionali che li vedranno certamente perdenti. Ritengo sarebbe stato molto più serio e coerente con le linee di sviluppo già esistenti, implementare l'offerta formativa, potenziare i trasporti pubblici locali per favorire lo spostamento degli studenti degli Istituti Alberghieri di Cirò Marina e de Le Castella per collegare gli istituti alberghieri all'industria del turismo che, in Calabria, è una straordinaria possibilità di crescita e di benessere per tutti. Carissimi esponenti della giunta regionale sui problemi della provincia di Crotone arrivate tardi ed in malo modo complice anche la circostanza che in Calabria, circostanza senza precedenti in Italia, non avete avuto il tempo di nominare un assessore al turismo. Turismo, che a mio avviso, dovrebbe essere il vero volano di sviluppo della nostra regione e che voi avete, colpevolmente, ignorato. Bocciati".

    "In questi anni abbiamo lavorato con estrema serietà insieme al dipartimento dei lavori pubblici e al dipartimento , ai commissari liquidatori, ai revisori dei conti, per salvare Sorical dal fallimento e garantire le unità lavorative". Lo afferma il capolista del Nuovo Centrodestra a Cosenza ed assessore regionale ai lavori pubblici uscente, Pino Gentile. "A decorrere dall'ottobre 2013 - aggiunge - Sorical ha consolidato il proprio equilibrio economico, uscendo dal mercato elettrico di salvaguardia dal quale si approvvigionava a prezzi non equi. Con l'aggiudicazione sul mercato libero delle forniture, la società ha risparmiato ben dodici milioni di euro annue. Sono stati ridotti i costi della produzione per oltre 15 milioni annui, abbattuti i costi esterni per oltre sei milioni di euro con una riduzione del 70% delle consulenze esterne. L'indebitamento complessivo si è ridotto di oltre 40 milioni mentre l'indebitamento a breve è stato ridotto, rispetto al 2012, addirittura di 80 milioni. Tutto questo ci ha consentito di passare da una perdita di 17 milioni di euro nel 2012 a un utile di esercizio di duemila euro per l'anno trascorso. Abbiamo trovato una società che versava in uno stato comatoso e siamo riusciti a rimetterla in piedi, mantenendo le unità occupazionali e rilanciandone il ruolo centrale nella politica di erogazione idrica. Se Sorical continuerà a lavorare in questo modo si potranno diminuire le tariffe ai Comuni e di conseguenza ai cittadini".

    Il presidente dell'U.S Catanzaro, Giuseppe Cosentino, da pochi giorni di rientro dalla Cina, ha appreso con entusiasmo e fervore la candidatura dell'avvocato Sabrina Rondinelli al Consiglio Regionale della Calabria nella lista di Forza Italia per Wanda Ferro Presidente. "L'avvocato Rondinelli - ha affermato il presidente - è una delle poche persone a Catanzaro che ha messo cuore e anima per aiutare la società. Un impegno portato avanti non per un ritorno economico ma per la volontà di difendere le sorti dell'U.s Catanzaro. Nella difficile vicenda di Contrattopoli solo lei poteva raggiungere determinati risultati. Ha usato la testa e la passione evitando così a noi, come dirigenza, di cadere in quella che può essere definita una vera e propria trappola, scaturita dai "doppi contratti" presentati dai nostri ex giocatori. E' riuscita a portare alla luce truffe e imbrogli che avrebbero avuto, senza la sua sensibilità, una ricaduta pesantissima sulle casse societarie e sul proseguo stesso del mio investimento nel capoluogo. Noi, come Catanzaro Calcio, abbiamo visto nell'avvocato Rondinelli una persona perbene, capace di risolvere qualsiasi tipo di problema e difficoltà".

    "Davanti al fallimento della politica regionale e al teatrino dei candidati consiglieri regionali che si azzuffano sui media, spero ci sia ancora spazio per chi ha qualcosa da proporre in luogo della solita propaganda". Lo afferma la candidata al consiglio regionale per il Movimento 5 Stelle, Silvia Scerbo. "La Calabria - ha aggiunto - non ha più tempo da perdere e necessita di proposte concrete che possano dare un contributo alla Regione. Ritengo giusto, dunque, portare a conoscenza dei miei corregionali alcune proposte di legge che intendo depositare qualora dovessi essere eletta partendo dal problema cardine di noi calabresi: la disoccupazione. Per arginare questo dramma credo possa essere utile effettuare al più presto un censimento delle terre regionali abbandonate o incolte per affidarle, attraverso canoni agevolati, a giovani volenterosi che vedono nell'agricoltura una risorsa da valorizzare. Al fine di procedere ad una equa concessione, che sappia affidare i beni regionali attraverso criteri meritocratici, occorre, tuttavia, che la macchina burocratica sia il più possibile trasparente. Pertanto, insieme alla legge sull'affidamento dei terreni incolti proporrò l'adesione della Regione Calabria al Foia ossia la campagna internazionale per il diritto di accesso alle informazioni della Pubblica Amministrazione. Nel campo dei diritti credo siano maturi i tempi per l'introduzione di un registro regionale per le unioni civili, mentre nel settore della sanità, accanto alle proposte del nostro candidato governatore, Cono Cantelmi, avanzerò la sperimentazione dell'uso della marijuana a fini terapeutici".

    "Dovremmo gioire alla presenza di un ministro del Governo Renzi a Crotone, ma purtroppo il fatto che la visita avvenga, casualmente, in campagna elettorale ci porta a storcere il naso". Con queste parole il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Gianfranco Turino, saluta l'arrivo a Crotone de ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "Da quanto questo nostro territorio - continua Turino - sta chiedendo aiuto e supporto a Roma e ai signori ministri, e quante risposte questo territorio ha ricevuto fino ad oggi? Dove sono le risposte che il ministro Kyenge doveva portare a Crotone dopo la sua passerella? Dov'è il ministro dell'Ambiente più volte annunciato a Crotone sia dal sindaco Vallone che dall'onorevole Bianchi e mai giunto per parlare della bonifica?. Questo territorio - continua Turino - fa gola solo in campagna elettorale, quando bisogna chiedere i voti e curare il proprio orticello. Questa politica sa di vecchio e di stantio, e chi la pratica non comprende che la gente, la nostra gente è stanca di parole, ma vuole solo fatti e risposte, e purtroppo fatti e risposte, dalle nostre parti, sono diventati merce molto rara". Turino chiede infine al ministro un segnale concreto verso questo territorio". "Chiedo alla Lorenzin - conclude - invece di fare inutili passerelle, di andare a portare la propria solidarietà al Marrelli Hospital, una struttura sanitaria privata, realizzata senza spendere un soldo pubblico, ma ad oggi ancora chiusa e che non ha trovato al Comune di Crotone, tra gli alleati di Governo della Lorenzin, quel giusto sostegno che si deve dare ad un imprenditore che vuole investire e creare occupazione in questo nostro territorio. Noi lunedì mattina, saremo in piazza municipio accanto al comitato Marrelli Hospital per dimostrare che la politica si deve schierare sempre dalla parte del lavoro, sempre dalla parte di chi investe, sempre dalla parte di chi ama questa nostra terra e sceglie di restare e vivere qui".

    "Ho scelto di sostenere Wanda Ferro, la prima donna candidata alla Presidenza della Regione nella storia della Calabria (un dato significativo, su cui vale la pena di riflettere) perché ritengo che Wanda Ferro rappresenti la persona giusta con cui costruire - dal basso, con le nostre sole forze, e senza il sostegno dei cosiddetti "poteri forti"- un percorso di autentico riscatto della Calabria, in questa fase complessa e difficile". Lo afferma l'imprenditore Pippo Callipo. "Viviamo - aggiunge - una fase post ideologica che ci impone di riflettere criticamente su quanto accade e, nel caso di noi meridionali e di noi calabresi, di capire come e cosa fare per rimettere in piedi una Regione che, dal 23 novembre in avanti, o diventa la Regione dei cittadini oppure può chiudere battenti. Perché ormai è chiaro a tutti, che una Regione al servizio dei politici che l'hanno demolita e non al servizio delle imprese e dei lavoratori, dei cittadini e della società civile nel suo insieme, non ha più motivo di continuare ad esistere. La domanda che mi sono posto, dopo aver interloquito con vari politici in competizione per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria e con esponenti politici nazionali la cui conoscenza (come purtroppo ho verificato) dei nostri problemi è pari allo zero, è stata la seguente: con chi provare a rompere l'ingranaggio infernale del nullismo progettuale della Regione e tentare di riscattare la Calabria dal degrado in cui è stata cacciata? La risposta che mi sono dato è stata la seguente: con la signora Wanda Ferro". "Wanda Ferro - prosegue Callipo - mi ha direttamente coinvolto sui temi dello sviluppo nella legalità; della crescita economica prioritariamente alla base del suo programma; del sostegno all'imprenditoria sana contro la sventagliata di "prenditori" per creare ricchezza generale ed ampliare la base occupazionale; della bonifica ambientale, decisiva per il rilancio del turismo calabrese; della valorizzazione del merito a scapito delle appartenenze e dell'utilizzazione, da parte della Regione, della spesa pubblica con scopi esclusivamente produttivi; della immediata sburocratizzazione e dell'altrettanto immediata efficienza dei servizi pubblici ad incominciare dalle prestazioni sanitarie. La mia speranza è che Wanda Ferro, di cui conosco la sua capacità amministrativa, la sua passione per la politica e la trasparenza dei suoi comportamenti, possa innescare delle autentiche novità in una regione tuttora prigioniera di una politica che, nonostante i guasti arrecati e che tutti conosciamo, resiste ad ogni rottamazione".

    "Questa lista è una lista che equivale al Pd con all'interno persone capaci che hanno operato nei territori e le strutture del Pd sono impegnate allo stesso modo per tutte e due le liste". Così Ernesto Magorno, segretario regionale del Pd, nel corso della conferenza stampa di presentazione della lista "Democratici progressisti" che correrà nelle prossime regionali in Calabria in appoggio a Mario Oliverio. "Chi si è candidato in questa lista - ha aggiunto Magorno, presentando singolarmente i candidati delle tre circoscrizioni calabresi - ha anche avuto un pochino di coraggio in più perché non è una lista con il simbolo del Pd, pur essendo del Pd". Quindi, ha rimarcato le attenzioni del governo nazionale nei confronti della Calabria ricordando l'appuntamento del prossimo 15 novembre a Catanzaro con il ministro Boschi e del 21 novembre con la manifestazione di chiusura della campagna elettorale insieme a Matteo Renzi "che verrà a prendere impegni e dire cosa è stato fatto e cosa si farà per questa regione che ha delle questioni e dei ritardi che sono frutto della Giunta Scopelliti. Ritardi - ha proseguito Magorno- che sono difficili da recuperare ed è evidente che in sei mesi di governo non si possano mettere in campo azioni tali da recuperare. Ci rendiamo conto del disagio notevole che c'è che è anche un disagio sociale grave". Attenzione del governo nazionale e di quello del Pd nazionale nei confronti di questa regione che, secondo Magorno, sarebbe provato anche dalla scelta di tenere "l'assemblea nazionale in Calabria. Ciò - ha aggiunto - significa che c'è molta attenzione verso la Calabria e non a parole".

    "Una delle più grandi emergenze della Calabria è il suo ammodernamento infrastrutturale". E' quanto ha detto, tra l'altro, il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, Mario Oliverio, parlando "ad una affollatissima platea nel teatro "Apollo" di Crotone - è scritto in una nota - nel corso di una manifestazione elettorale promossa dall'intera coalizione". "Bisogna immediatamente aggredire questo nodo - ha aggiunto Oliverio - a partire dalle aree più isolate della nostra regione. Crotone è sicuramente una di queste e la statale 106 è una infrastruttura alla quale bisogna porre subito mano, perché finalmente si possano chiudere decenni di attesa e di speranza. La questione della statale 106 in Calabria è ormai improcrastinabile come ci dimostrano gli ultimissimi dati dell'Aci-Istat che hanno catalogato questa come la strada più pericolosa d'Italia: dal 1996 fino ad oggi essa ha provocato 9.000 sinistri, 24.000 feriti ed almeno 600 vittime. Nel tratto tra Crotone e Sibari insiste il punto di maggiore strozzatura della SS.106, in cui vi sono tratti con banchine larghi solo cinque metri, che presentano una situazione di evidente insicurezza ed in cui si verifica la maggiore incidentalità e mortalità. Questo tratto, chiaramente, tra gli interventi che programmeremo dovrà avere massima priorità". "Per quanto ci riguarda - ha concluso - apriremo subito un confronto concreto, entrando nel merito delle questioni, con il governo nazionale perchè si possano affrontare e risolvere tutti i nodi, anche attraverso la utilizzazione dei fondi europei"

    "Dall'Università e dalla cultura deve partire il percorso di rinnovamento e di crescita di cui la Calabria ha bisogno". Lo ha affermato Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, incontrando questa mattina all'interno dell'Unical gli studenti di Rinnovamento Democratico Universitario, insieme al candidato al Consiglio Fausto Orsomarso. Wanda Ferro ha prima preso parte ad un incontro all'interno del campus, per poi pranzare insieme ai ragazzi nella mensa universitaria. "Un'occasione importante - ha detto Wanda Ferro - quella di incontrare un movimento di studenti che svolge una intensa attività all'interno dell'Ateneo, promuovendo la partecipazione attiva e il dialogo". Wanda Ferro si è soffermata anche sulla necessità di stringere il rapporto tra Università e mondo del lavoro "anche attraverso la creazione di un centro regionale per l'orientamento, la formazione e la ricerca, realizzato insieme agli atenei calabresi affinché, seguendo le direttive dell'Unione europea, si possano costruire percorsi formativi in grado di creare quei profili professionali di cui le nostre imprese hanno reale bisogno". Per Fausto Orsomarso la visita di Wanda Ferro all'Università della Calabria "è stata un'occasione per fare conoscere la nostra associazione storica, Rdu, che da sempre sostiene la crescita culturale all'insegna di quella libertà che solo all'interno di un Ateneo può essere coltivata e alimentata. In un momento di grande difficoltà per la nostra regione, servono esempi positivi come quelli rappresentati da giovani che studiano e da amministratori capaci di dare un contributo alla crescita delle comunità e di dimostrare che non tutta la politica è marcia. Questo vogliamo rivendicarlo, anche rispetto a chi negli anni '70 già sedeva in consiglio regionale, e non sembra che in questi quaranta anni abbia prodotto risultati".

    "Siamo in campagna elettorale con un presidente di grande autorevolezza. D'Ascola penso sia il miglior candidato che potessimo esprimere in questo momento in Calabria". Lo ha detto il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa a Lamezia Terme per una iniziativa elettorale. "Siamo alternativi sicuramente alla sinistra - ha aggiunto - ed anche a questa destra e a Berlusconi che, evidentemente, non ha nessun interesse sulla Calabria e che vuole consegnare il centrodestra in mano alla Lega. Questo è quello che sta succedendo nel nostro Paese e noi non vogliamo rassegnarci a questa situazione e vogliamo ripartire dalla Calabria per ricostruire un centro popolare nel nostro Paese che rimetta al centro della politica gli interessi della gente, la concretezza, la persona. Quando dico persona mi riferisco ai giovani disoccupati, ai pensionati, a chi non riesce ad arrivare a fine mese: cosa che non è stata fatta finora".

    "Altro che 25%: scenderanno sotto il 20% e sarà una tragedia nazionale". Lo affermano il coordinatore e il vice coordinatore regionale vicario Ncd, Antonio Gentile e Giovanni Bilardi, circa la coalizione che sostiene la candidatura di Wanda Ferro alla presidenza della Regione. "Visto che c'è Callipo - aggiungono - potremmo dire che sarà una mattanza elettorale e non siamo contenti perché depauperare il bacino di consenso dei moderati è un grande peccato. Da due mesi questa armata Brancaleone ha come obiettivo quello di distruggere Ncd: si sono arresi al centrosinistra per viltà e inseguono semplicemente qualche seggio di minoranza. Ncd difende la famiglia e loro tacciono così come non dicono una parola sulle bancarotte finanziarie cui stanno portando importanti comuni della Calabria". "Sono così asfittici che hanno bisogno di un Energy plus - concludono Gentile e Bilardi - un carico di energie con le nuove metodologie".

    "Il sondaggio pubblicato dal Quotidiano del Sud, a due settimane dal voto, conferma che il centrosinistra è saldamente in testa nella competizione elettorale che porterà i calabresi a rinnovare il Consiglio regionale". Lo dichiara in una nota il capolista di Centro Democratico alle elezioni regionali, Andrea Cuzzocrea. "Centro Democratico - aggiunge - ha scelto convintamente di sostenere la candidatura di Mario Oliverio e utilizzeremo i giorni che ci separano dal 23 novembre per far comprendere a tutti i cittadini che il nostro impegno non si esaurisce, anzi comincia a partire da adesso. Per una Calabria diversa, attenta ai bisogni reali della gente. Non facciamo proclami altisonanti ma vogliamo dimostrare concretamente di essere vicini al territorio e solo i cittadini possono darci questa opportunità". "La prova che il partito ha già dato alle elezioni comunali di Reggio Calabria, con la conquista del 7,5 per cento dei consensi e tre seggi, ci rende orgogliosi della nostra scelta di rafforzare il Centro in Calabria e siamo sicuri che gli elettori sosterranno la nostra proposta. Vogliamo una regione efficiente, che si preoccupi del bene di tutti senza favoritismi o pacche sulla spalla a cui non fanno seguito azioni positive. L'impegno in politica che presentiamo riparte dal coinvolgimento dei calabresi, dall'esperienza e da una visione di una terra migliore".

    "Quella dei Democratici Progressisti è una lista del Partito Democratico e il suo simbolo è il simbolo del Pd sui territori, espressione di una lista formata da un gruppo di candidati che vogliono lavorare per dare ai calabresi le risposte che attendono, di fronte alle gravi emergenze che vive la nostra regione". Lo ha detto il candidato al Consiglio regionale Giovanni Manoccio a margine della conferenza stampa di presentazione del simbolo della lista Democratici Progressisti. "Girando per la Calabria - ha aggiunto - avverto come palpabile la disperazione della gente, di tante famiglie, di fronte alla drammaticità dei problemi che vive, a cominciare da quello del lavoro. E' una cosa che fa male e che ci impone di impegnarci per dare soluzioni concrete e cambiare verso veramente alla nostra terra. Per questo affronterò questa sfida con lo stesso spirito con il quale ho fatto per anni il sindaco del mio Comune: guardando in faccia e con concretezza i problemi, affrontandoli partendo dai diritti e dalla voglia di dare a ciascuno eguali possibilità. Con questo stesso spirito farò di tutto per il bene del popolo calabrese ".

    "La proroga di sessanta giorni sui termini di preavviso di licenziamento dei 172 dipendenti della Fondazione Campanella è, certamente, una buona notizia. Ma è solo il primo passo di un percorso che il nuovo governo della Regione dovrà affrontare per portare a soluzione una questione che si è trasformata in una vera beffa per i malati oncologici calabresi e per il personale della Fondazione". Lo afferma in una nota il candidato al Consiglio regionale con la lista del Pd Giovanni Puccio. "Si tratta - aggiunge - di un'altra pesante eredità che ci lascia l'irresponsabile governo di Scopelliti e del centrodestra. La riorganizzazione della sanità calabrese in termini di efficienza e meritocrazia è uno dei principi più netti del programma del centrosinistra che dovrà essere capace di trovare modalità e tempi per cancellare in maniera definitiva la precarizzazione anche in questo delicato e fondamentale ambito".

    A seguito della visita effettuata l'altro ieri nell'ospedale di Lamezia Terme, Mario Oliverio, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha rivolto oggi al Commissario per la gestione del Piano di rientro, Luciano Pezzi, attraverso una lettera aperta, l'invito a disporre una verifica per il Servizio trasfusionale dello stesso nosocomio. "Nel corso di una visita nell'ospedale di Lamezia - afferma Oliverio - mi è stata sottoposta la situazione relativa al Servizio trasfusionale che è stato oggetto di una verifica, prevista dalle norme, da parte dello specifico organismo di controllo regionale. Le risultanze della verifica le saranno certamente note anche se, a parere dei responsabili dell'ospedale, la situazione oggi è modificata in positivo in virtù di lavori in corso all'epoca della verifica ed oggi portati a termine. Tale evenienza potrebbe comportare un nuovo giudizio in merito alla funzionalità complessiva del Servizio". "Al fine di assumere decisioni oggettive e funzionali, stante la nuova realtà del Servizio trasfusionale - conclude Oliverio nella lettera aperta a Pezzi - le chiedo di disporre una nuova visita da parte dell'organismo di verifica".

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