NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Portuali Gioia: Scalo rischia di spegnersi

     

     

    Portuali Gioia: Scalo rischia di spegnersi

    06 nov 14 "Mentre i sistemi politici nazionali e regionali 'si riprogettano' per l'ennesima volta, lo scalo di Gioia Tauro, nel frattempo, rischia di spegnersi dopo una lunga agonia che ormai dura dal 2010". E' quanto è scritto in una nota del Coordinamento dei portuali di Gioia Tauro. "La crisi che ha investito lo scalo - prosegue - perdura e costringe a lunghi mesi di cassa integrazione i lavoratori. Nonostante ciò, nulla si è fatto per il rilancio del porto che, giova sempre ricordare, vale il 50% del PIL privato calabrese e movimenta quasi un terzo del traffico merci che sbarca nei porti italiani. Nulla di nulla. Sole promesse propagandistiche. Per esempio il Governo non ha consentito alle Autorità portuali di poter abbattere le tasse di ancoraggio utilizzando non soltanto le risorse provenienti dal risparmio della spesa corrente e nello stesso tempo ha emanato provvedimenti che aumentano tali tributi del 30% per il 2013 e di un ulteriore 15% per il 2014. La Regione Calabria non ha mantenuto gli impegni economici assunti, né per la riduzione delle tasse di ancoraggio, né per il ferro bonus che avrebbe dovuto incoraggiare il trasporto container su treno. La conseguenza di queste politiche è che le navi faranno rotta su altri scali dove tali tributi sono irrisori o non esistono e dove ci sono strutture che consentono la mobilità delle merci via terra". "Purtroppo - aggiunge il coordinamento dei portuali - non esiste una minima programmazione per lo sviluppo dello scalo. Anzi, si tenta di demolire ulteriormente Gioia Tauro estromettendolo dal Piano nazionale della logistica, prevedendo nello Sblocca Italia risorse irrisorie per il potenziamento delle ferrovie al sud (60 milioni contro i 4.799 destinati al nord) e quindi per il trasporto dei containers a mezzo rotaia, consentendo a Rfi di defilarsi dalla gestione del Gateway Ferroviario. In quale direzione, dunque, si sta indirizzando il porto? In quella che prevederà alla fine dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali almeno 350 licenziamenti? Il problema è che tutto il sistema, soprattutto a Gioia Tauro, non funziona e la chimera della Zes non aiuterà ad uscire dalla crisi economica che i lavoratori stanno pagando sulla loro pelle. È necessario, a questo punto, essere pragmatici". "Non possiamo - conclude - farci abbindolare, non possiamo schierarci per appartenenza al colore della bandiera, non possiamo continuare a vivere nell'ipocrisia. Bisogna fare in modo che gli impegni vengono rispettati e dobbiamo sfruttare anche il momento del voto istituzionale. Saremo attenti agli impegni che assumeranno i candidati a Governatore e non faremo sconti alla politica populista, vero ed unico problema di questa triste situazione".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore