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    Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

     

     

    Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

    03 nov 14 "Daremo l'esempio e da subito abbiamo dichiarato che non percepiremo più di 2500 euro netti al mese. Il resto lo metteremo in un fondo per l'emergenza abitativa che in Calabria affligge tantissime famiglie, sfidiamo gli altri partiti a fare la stessa cosa: dimostrino che la politica è a servizio dei cittadini e non il contrario iniziando a sacrificarsi per loro". Lo afferma Cono Cantelmi, candidato alla Presidenza della Regione di M5S. "I calabresi hanno l'opportunità - prosegue Cantelmi - di dare questa terra in mano a dei cittadini onesti e competenti, il 23 novembre sarà sicuramente il giorno in cui in Calabria qualcosa cambierà per sempre, inoculeremo il virus all'interno dei palazzi regionali e contageremo tutti coloro che vorranno aiutarci. Il MoVimento è il vero cambiamento, facce nuove ed idee nuove contro il finto cambiamento che propone sempre le stesse dinastie al comando di una Calabria ormai controllata da pochi individui che continuano a muovere i fili, in piazza abbiamo dato l'esempio di cosa possa essere il rapporto politici-cittadini: niente palchi o pedane ma un solo ed unico livello per tutti dove il confronto non conosce restrizioni o gerarchie, noi favoriamo ed auspichiamo la partecipazione di tutti alla vita politica della propria comunità e pertanto quando entreremo nei palazzi regionali lo faremo insieme ai cittadini, lo faremo insieme ai tantissimi calabresi che decideranno di alzare la testa".

    "In Calabria mi pare che alla fine il Nuovo Centrodestra attacca solo il nostro candidato e non quello di centrosinistra. Segno che Ncd in realtà guarda più a sinistra che non a destra". Lo ha detto Giovanni Toti a Lamezia Terme a margine di una iniziativa con il candidato presidente della Regione Calabria, Wanda Ferro.

    "Scopelliti è un uomo che ha fatto il governatore in questa regione ed ha certamente un peso in questa regione. Bisogna guardare più al nuovo che al vecchio: il mio punto di riferimento è Wanda Ferro". Lo ha detto Giovanni Toti a Lamezia Terme. "Se vogliamo governare davvero questa regione - ha aggiunto - bisogna fare delle scelte decise e coraggiose e proporre alla Calabria un progetto di sviluppo".

    "Se eletti, entro la fine di gennaio del 2015, presenteremo ai calabresi un Rapporto non solo sulle condizioni economiche e sociali della nostra regione, utilizzando gli studi e le indagini effettuati da studi specializzati ed autorevolmente impegnati in questi settori, ma anche sulla situazione finanziaria e di bilancio e sulle risorse di cui dispone la nostra regione". E' quanto ha affermato il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, Mario Oliverio, intervenendo ad un convegno a Settimo di Montalto Uffugo. "Lo faremo - ha proseguito Oliverio, secondo quanto riporta un comunicato della sua segreteria - per avere consapevolezza della grave situazione che ha prodotto il centrodestra in questi anni e per innestare un'azione di governo che sia capace di aggredire nodi irrisolti e problemi aggravati come quelli che riguardano la sanità, i rifiuti, l'occupazione e le grandi emergenze del territorio. Sappiamo sin da ora che non sarà né semplice né facile, ma posso garantire che ce la metteremo tutta e sono convinto che, con il concorso delle energie migliori di questa terra, ce la faremo. Anche in Calabria realizzeremo condizioni per cui la cura e la salvaguardia della salute dei calabresi possa essere pienamente tutelata, garantita e assicurata nella loro regione, senza dover ricorrere altrove. Il dato riguardante il ricorso all'esterno della regione per curarsi dovrà diventare un dato fisiologico. Questo è uno dei primi obiettivi che ci poniamo nel corso dei cinque anni che abbiamo davanti. Così come ci adopereremo con tutte le nostre energie per realizzare, anche in Calabria, un sistema di raccolta dei rifiuti virtuoso, alla stregua di quanto è avvenuto in altre regioni d'Italia. Avere la responsabilità della guida di una regione difficile e complicata come la nostra, in cui basta girarsi intorno per scorgere ovunque i guasti e le macerie prodotte da Scopelliti e dalla sua giunta, significa prendere di petto i problemi e affrontarli, senza rimuoverli o nascondersi dietro i commissariamenti, così come è avvenuto sino ad oggi. La stagione dei commissariamenti deve essere definitivamente chiusa. I problemi della nostra terra dovranno essere affrontati e governati da chi ha avuto la fiducia ed il consenso dei calabresi per affrontarli. Andiamo alle elezioni non per essere insigniti da medaglie e galloni fini a se stessi, ma perché i cittadini ci affidano il compito di governare i processi e di affrontare e risolvere, naturalmente nei limiti delle nostre possibilità, i problemi che ci troveremo davanti". "Dobbiamo lavorare - ha detto ancora Oliverio - per abbattere le paratie burocratiche che non aiutano la nostra agricoltura a decollare. C'è bisogno di una inversione di tendenza sul credito, bisogna aprire il confronto con gli istituti e avviare meccanismi di automatismo. E' necessario fare dell'agricoltura un fattore di attrattività guardando soprattutto ai nostri prodotti di eccellenza. Nella utilizzazione delle risorse bisognerà assumere il criterio di incentivare l'azienda che si proietta con le sue produzioni sul mercato internazionale ed estero. Si dovrà stabilire, inoltre, un rapporto stretto tra azienda e mondo della ricerca, incentivando e sostenendo la ricerca direttamente in azienda. Una quota parte delle risorse comunitarie dovrà essere utilizzata per immettere nel mondo agricolo, nelle sue aziende, forze ed energie nuove e veramente preparate".

    "Voglio rivolgere il mio ringraziamento ai giovani, agli amministratori, a quelli che hanno scelto di rinunciare ad assessorati e posizioni di potere, come Mimmo Giannetta e Giuseppe Pirrotta, che non sono più assessori alla Provincia di Reggio, guidata da Peppe Raffa, avendo loro deciso di candidarsi alla Regione". Così la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, durante l'incontro di Lamezia Terme a sostegno della candidatura di Wanda Ferro. "In quanti altri partiti - aggiunge - si compiono simili rinunce perché si crede in un progetto politico?. Abbiamo avuto il coraggio di mettere la faccia in questa campagna elettorale, il volto di Wanda che ha passione, energia e competenza, contro l'unico avversario che e' una sinistra logora. La nostra - ha aggiunto la parlamentare - e' l'unica proposta politica di centrodestra, una proposta nuova e differente dalle altre. Abbiamo deciso di investire in un progetto che vogliamo realizzare assieme. Ed e' questo il nostro collante, perché per noi l'obiettivo è il bene comune, la vittoria dei calabresi e non il perseguimento di interessi particolari". Jole Santelli, che ha ringraziato l'europarlamentare Toti per la sua presenza "che testimonia ancora una volta l'attenzione sulla Calabria", ha aggiunto: "Abbiamo investito sull'entusiasmo e sulle capacità di giovani professionisti e di un pezzo della società civile che non si contrappone alla politica ma che esprime la parte migliore dell'impegno per la collettività. Noi siamo la Calabria che non si arrende, che non si lamenta e che si rimbocca le maniche. La Calabria positiva, che ha lo sguardo rivolto al futuro e non al passato come invece lo hanno i nostri avversari"

    Un piano operativo per il personale regionale, che punti alla razionalizzazione e alla produttività e che produca 5 milioni di euro di risparmio . E' il piano del candidato a Presidente per Alternativa Popolare, la coalizione che vede insieme Ncd e Udc, sen. Nico D'Ascola. "Al netto della questione sul precariato per la quale - ha detto D'Ascola - prevederemo una proposta a latere, che consenta l'applicazione delle leggi 296/06 e 244/07 per il comparto sanitario e la ridefinizione operativa per gli Lsu, offriamo alla Calabria una revisione completa del sistema burocratico. Innanzitutto i direttori generali, in linea con quanto fatto a livello nazionale, non potranno guadagnare più del Presidente della Giunta Regionale: è impensabile assistere a retribuzioni lorde di 400-700 mila euro, considerando che l'indennità complessiva per i direttori generali deve essere onnicomprensiva e non può lasciare spazi ad altri introiti". "Per i dirigenti di settore e di servizio - ha aggiunto D'Ascola - non dovranno scattare automaticamente e in maniera indiscriminata premi di produttività, ma bisognerà applicare, con una certificazione impeccabile, i criteri meritocratici della legge Brunetta: da sempre, invece, la Regione ha premiato tutti, chi era bravo e chi non faceva nulla di straordinario". D'Ascola ha parlato della relazione del Mef sostenendo che "si tratta di una relazione che condanna il sistema di reclutamento dirigenziale sia della giunta di centrosinistra che di quella di centrodestra. Ovviamente bisognerà aspettare le controdeduzioni, ma intanto si dovrà agire per recuperare le somme illegittime elargite e per rimuovere tutte le condizioni di illegalità: chi è stato assunto in spregio al dlgs 165/2001 dovrà andare a casa. I dirigenti esterni dovranno essere non superiori alla quota del 7% complessivo, scelti per concorso e i loro curricula dovranno essere inviati preventivamente alla Corte dei Conti per la registrazione di legittimità". "I quadri D e C - ha evidenziato - che tengono realmente in piedi questa Regione andranno assegnati annualmente uno dei cinque milioni di euro risparmiati complessivamente, privilegiando sempre i meccanismi di produttività. Dare 500 euro in più mensilmente a un funzionario in busta paga ha degli effetti positivi e diversi, proprio sul piano keynesiano, rispetto a dare indiscriminatamente duemila euro netti in più a dirigenti che non producono nulla. Stessa cosa equivale per i quadri C, composti in gran parte da personale laureato , altamente specializzato e mai valorizzato". "I quattro milioni di euro - ha concluso - che risparmieremo andranno a implementare il fondo per le famiglie con gli sgravi sull'addizionale Irpef che illustreremo prossimamente, ma più in generale la rivisitazione della macchina burocratica introdurrà sistemi di meritocrazia, di dignità, di efficienza e di velocizzazione della struttura amministrativa".

    "Vincerò contro le liste ed il trasformismo e la mia è una corsa di libertà". Lo ha detto la candidata alla presidenza della Regione, Wanda Ferro, nel corso dell'iniziativa svoltasi a Lamezia Terme alla quale hanno partecipato il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, ed il capogruppo alla Camera di Fratelli D'Italia - Alleanza Nazionale, Fabio Rampelli. "Con qualche compromesso in più - ha aggiunto - la coalizione sarebbe potuta essere più larga, ma noi vogliamo mani libere e nessuna cambiale in bianco". Per Ferro, quelle che l'appoggiano sono "tre liste qualificate che hanno il sapore della sfida. Avevamo chiesto ad Oliverio di non accettare i transfughi, invece ha preso chi ha rappresentato gli ultimi 50 anni di politica". Wanda Ferro ha poi sostenuto che "Renzi è solo parole. Sono convinta che Berlusconi ritornerà a governare questo Paese".

    "Con stupore abbiamo appreso del decreto 12300 del 17 ottobre con cui la Regione assume a tempo indeterminato 28 componenti della struttura dell'Autorità di Audit dei programmi operativi Fse e Fesr 2007-2013, stabilizzati dopo 3 anni di lavoro a ridosso dell'elezioni del 23 novembre e con una qualifica (categoria D3) che permetterà ai fortunati nuovi assunti un emolumento di 2.500 circa mensili". E' quanto si afferma in una nota congiunta del deputato di M5S Sebastiano Barbanti e dell'europarlamentare pentastellata, Laura Ferrara. "E gli altri innumerevoli precari, che lavorano per la regione Calabria da molti più anni?" si chiede Barbanti. "Penso ad esempio a quei medici, che aspettano l'assunzione dopo più di 8 anni di contratti a progetto, ma che ugualmente sono impegnati in turni massacranti, in reparti costantemente sotto organico. Con un twitt (sic!), il ministro Lorenzin ha annunciato lo sblocco del turnover per la nostra disastrata sanità regionale dal prossimo anno, ma anche questa sembra una manovra acchiappavoti pre-elettorale visto che lo stesso annuncio era stato fatto a 20 giorni dalle elezioni europee di maggio 2014. E intanto nell'ospedale di Lamezia Terme sono a rischio chiusura la Terapia Intensiva Neonatale per mancanza di personale e il Centro Trasfusionale, che significherebbe la morte dell'intero nosocomio lametino, nel silenzio assordante del partito unico (FI+NCD+PD). I nostri amministratori regionali, invece, incuranti dell'enorme passivo di bilancio da loro stessi creato, ritengono di poter sistemare solo i propri portatori di voti, poco prima di essere spazzati via dalle elezioni e con un Consiglio regionale illegittimo che, dopo le dimissioni di Scopelliti, avrebbe dovuto limitarsi alla gestione ordinaria". "Tenteranno - prosegue Barbanti - di convincere anche tutti gli altri precari con false ed irrealizzabili promesse, agendo veramente, però, solo con 'gli amici degli amici'. Stanno prendendo in giro tutti i calabresi, e questo decreto ne è l'ennesima conferma. Ma il 23 novembre, votando Movimento 5 Stelle, possiamo davvero abbracciare il cambiamento. Proviamoci, provateci, scegliete l'onestà questa volta". "Nicola De Michelis, della direzione generale della Commissione europea per le Politiche regionali - sottolinea Ferrara - afferma che per le politiche di coesione, attualmente mancano all'appello i programmi di Campania, Calabria e Sicilia, ultimi in assoluto in Ue assieme a un programma svedese. Non c'è traccia del Por Calabria, quindi, e come ho già denunciato più volte, i pagamenti europei sono sospesi, la Calabria è commissariata e molto probabilmente dovremo restituire 1 miliardo di euro all'Europa perché l'assessorato alla programmazione non è stato capace di spendere virtuosamente i soldi che sarebbero spettati a tutti i calabresi. Il 23 novembre c'è un'alternativa: il M5S e Cono Cantelmi presidente. Quando saremo in Consiglio regionale pretenderemo una gestione completamente diversa della cosa pubblica, basata sulla trasparenza, su criteri esclusivamente meritocratici ed atti a garantire competenza e risultati, come i cittadini calabresi meritano da ormai troppo tempo".

    Il Forum delle Associazioni Familiari della Calabria, in vista delle prossime Elezioni Regionali del 23 novembre, rivolge a tutti i candidati Governatore l'appello di assumere nel proprio programma elettorale le istanze delle famiglie calabresi. "Il Forum della Calabria - afferma in una dichiarazione il presidente Antonino Leo - è convinto che occorra un welfare non assistenziale, ma promozionale, fatto con le famiglie e non sulle famiglie; un fisco equo che riconosca i carichi familiari e capace di proteggere le famiglie con figli; un lavoro armonizzato sui bisogni di padri e madri. Come ho già dichiarato in passato sono temi sui quali sarebbe un grande peccato di indifferenza se le istituzioni restassero in silenzio oppure procedessero con interventi che non hanno il supporto e il confronto con le rappresentanze organizzate delle famiglie". Per la prossima consiliatura "un punto di partenza c'è ed è la Legge 01/2004, alla cui redazione il Forum aveva già dato un suo concreto contributo. Adesso spetta ai nuovi Giunta e Consiglio procedere alla nomina della Consulta Regionale delle associazioni famigliari che avrà l'urgente compito di discutere tutte quelle misure in grado di affrontare la difficile situazione economica e sociale della famiglia in Calabria. Proprio come certificato dall'Istat, tra le famiglie con tre o più figli, l'indice di povertà anche nel 2013 ha registrato un peggioramento passando dal 39,8% al 43,7%. Anche il recente rapporto Svimez ha messo in netta evidenza che la Calabria resta la regione più povera d'Italia con un Pil pro capite che nel 2013 si è fermato a 15.989 euro, meno della metà delle Regioni più ricche come Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Lombardia il cui reddito si aggira intorno ai 34.000 euro". "Il Forum ha pronte alcune indicazioni - prosegue Leo - frutto del lavoro responsabilmente svolto dalle diverse sigle aderenti. Tra queste c'è la forte necessità di attuare politiche mirate a garantire l'unità familiare, perché è prioritario per la prossima legislatura dare concretezza al riconoscimento ed alla valorizzazione della famiglia come bene sociale primario per l'intera comunità regionale, sostenendone la nascita, la stabilità e lo svolgimento delle funzioni fondamentali". Secondo il Forum Famiglia della Calabria "lo stanziamento di fondi per i nuovi nati previsto dal Governo centrale nella legge di stabilità sono un segnale non marginale che deve trovare analoga rispondenza a livello regionale".

    "Penso che le cose negli ultimi anni, e non soltanto in Calabria, si siano modificate. Le vecchie categorie sono scomparse. C'è la credibilità delle persone e quanto si voglia valorizzare la discontinuità rispetto alle esperienze amministrative precedenti attraverso atti decisioni, candidature, squadre". Lo ha detto il capogruppo alla Camera di FdI-An, Fabio Rampelli, durante un incontro a Lamezia Terme con la candidata a Presidente della Regione Calabria, Wanda Ferro. "Oggi - ha aggiunto - penso che la maggior parte dei cittadini calabresi vogliono scrivere di proprio pugno una storia nuova e questa storia nuova la può scrivere soltanto Wanda Ferro perché le persone e le scelte che ha fatto anche nella composizione della sua coalizione sono di discontinuità e quindi è molto più credibile lei che il centrosinistra. Noi ci sentiamo perfettamente nelle condizioni di svolgere bene questa campagna elettorale e domani insieme a Wanda Ferro di dare un futuro alla Calabria".

    "Wanda, se vinci tu vincerà la Calabria e questa è l'ultima possibilità. Pieno appoggio a Wanda perchè non ha scorie". Lo ha detto l'imprenditore Pippo Callipo stamane a Lamezia Terme dove ha partecipato all'iniziativa organizzata dal candidato presidente, Wanda Ferro, ed alla quale sono intervenuti il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, ed il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Fabio Rampelli. Pippo Callipo ha fatto la sua dichiarazione di voto prima di sedersi alla presidenza accanto a Ferro, Jole Santelli, Toti e Rampelli, ricevendo dalla platea una vera e propria standing ovation. Per l'imprenditore che nel 2010 si era candidato alla presidenza della Regione con la lista 'Io Resto in Calabria', "rialzarci significa ricostruire e bisogna farlo capire alle persone. Io oggi mi sono emozionato e mi sembra di rivivere il 2010". Callipo ha proposto la sua ricetta: "Fare un censimento dei calabresi nobili fuori dalla Calabria" per dare vita ad "un conforto con chi è emigrato e ha avuto successo". Ma non solo: per Callipo, infatti, uno degli obiettivi deve essere "il miglioramento della burocrazia regionale", insieme ad una "ricognizione dell'apparato imprenditoriale".

    "Sarà la rete a scegliere gli assessori alla Regione Calabria del Movimento Cinque Stelle". L'annuncio arriva dalla pagina Facebook di Cono Cantelmi, candidato M5S alla presidenza della Regione. "Sceglieremo gli assessori - aggiunge - insieme agli attivisti calabresi, sulla base delle storie personali di chi vuole proporsi. Entro il 15 novembre tutti, anche i non iscritti al Movimento, potranno inviare il proprio curriculum alla mail conocantelmi2014@gmail.com". "I presidenti di Regione - dice ancora Cantelmi - nominano gli assessori delle loro Giunte sulla base di convenienze e scambi elettorali. Il Movimento Cinque Stelle vuole selezionare gli assessori già prima delle elezioni. Tutti i cittadini potranno quindi dare le proprie indicazioni per la scelta degli assessori regionali, tramite la piattaforma del MeetUp Calabria. La Giunta sarà dunque scelta democraticamente, secondo princìpi meritocratici e di onestà e al di fuori di lobby di potere". "La rivoluzione del Movimento - conclude Cantelmi - è in questa apertura completa, volta al vero ricambio della classe dirigente".

    "La ristrettezza dei tempi non ci ha permesso di essere presenti con una nostra lista, ma abbiamo deciso di sostenere la candidatura a presidente di Mario Oliverio attraverso figure rappresentative della società civile calabrese che hanno aderito al nostro manifesto politico, come l'amico Francesco Beraldi". Lo ha detto Lorenzo Dellai, leader di Democrazia Solidale e presidente del gruppo parlamentare "Per l'Italia", presentando, nel corso di una manifestazione a Lamezia Terme, la candidatura alle elezioni regionali in Calabria di Francesco Beraldi, presidente di Federimprese Calabria-Claaai, associazione delle Piccole e medie imprese calabresi, con la Lista Centro Democratico con Oliverio Presidente. Dellai ha compiuto oggi un tour elettorale in Calabria che dopo Lamezia Terme lo porterà a Rende ed in serata a Rossano. Accanto a Dellai, oltre allo stesso Beraldi, il coordinatore nazionale di Democrazia Solidale, Paolo Ciani, e Francesco Rigitano, del coordinamento regionale di Democrazia solidale. "E' un grande onore per me - ha detto, da parte sua, Beraldi - avere l'opportunità di contribuire al successo di Centro Democratico, come rappresentante nella provincia di Cosenza del Movimento Democrazia Solidale a cui ho aderito con entusiasmo e di cui condivido profondamente il Manifesto, i valori e gli obiettivi. La Calabria - ha aggiunto - possiede un enorme patrimonio di persone ed energie che si deve avere il coraggio di sostenere con la consapevolezza delle difficoltà che ci attendono, ma anche con la certezza che insieme è possibile farcela".

    "I cittadini sono oramai stanchi del solito copione che si ripete durante ogni campagna elettorale, con i soliti big della politica impegnati a promettere sempre miracoli per il territorio per poi dimenticarsi della Calabria il giorno dopo lo scrutinio". Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore del Nuovo Centrodestra Antonio Caridi. "Non è più tollerabile - aggiunge - assistere allo spettacolo di soggetti che, puntualmente, si ricordano della nostra regione solo in quanto serbatoio di voti e, una volta raccolto il consenso, scompaiono come fantasmi. Sia chiaro che la mia riflessione abbraccia i politici di ogni schieramento, perché l'atteggiamento che ho descritto è altamente offensivo non solo nei confronti dei calabresi, ma anche verso chi si spende quotidianamente per dare risposte al territorio". "Mi auguro, anche se ci spero poco - conclude Caridi - che questi personaggi decidano di non venire più in Calabria a raccontare chiacchiere nel tentativo di prendere in giro i cittadini, perché ottengono solo il risultato di delegittimare chi lavora seriamente e di alimentare il diffuso sentimento di antipolitica".

    "Per tornare a vincere occorrono chiarezza e determinazione sui temi cruciali per il futuro del paese. Ciò vuol dire innanzitutto presentare all'elettorato di centrodestra, oggi molto disorientato, come del resto risulta da qualsiasi sondaggio, un programma liberale, alternativo a quello della sinistra. E questo Fi sta facendo in vista delle prossime sfide in Calabria e in Emilia-Romagna". Lo afferma il deputato Giuseppe Galati, vicecoordinatore regionale di Forza Italia. "Nessuna ambiguità, nessun compromesso - prosegue Galati - sul percorso da intraprendere né a livello regionale né a livello nazionale. Le nostre politiche sono completamente diverse da quelle che sta attuando il governo Renzi: in ambito economico la priorità per rimettere in moto la crescita è realizzare subito la riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese attraverso un drastico taglio della spesa pubblica inefficiente. Abbiamo una visione e una concezione nostra dell'Europa e posizioni differenti dalla sinistra sul rigore cieco imposto dalla Germania, sulla politica estera, l'immigrazione, la giustizia, il Sud che oggi ancor più di ieri è la parte dell'Italia più sofferente alla quale devono essere destinate maggiore attenzione e misure mirate. Chi condivide questo progetto trova naturalmente dimora nel centrodestra. Le prime partite le giochiamo in Calabria e in Emilia-Romagna, guardando alle regionali di primavera e alle elezioni per il governo del paese".

    "Mi auguro che all'annuncio del Ministro della Salute in ordine allo sblocco del turn-over nella sanità regionale seguano provvedimenti legislativi efficaci e consequenziali". Lo afferma, in una dichiarazione, Mario Oliverio, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. "Ciò deve costituire - prosegue Oliverio - un necessario atto di riqualificazione del Servizio sanitario regionale e non un provvedimento di natura contingente. Sarebbe, pertanto, opportuno che prioritariamente si adeguassero gli organici nel settore dell'area critica dell'emergenza-urgenza e, segnatamente, nelle specialità ospedaliere di anestesia, radiologia, oncologia, ortopedia, neonatologia e pronto soccorso oggi fortemente sottodimensionate con seri rischi per la tutela della salute dei cittadini".

    "Sarebbe stato meglio avere Dudù anziché Toti. Lui è venuto in Calabria a fare proclami, ma non ha spiegato perché Forza Italia ha scelto di giocare a perdere". Lo affermano, in una nota, i senatori del Nuovo centrodestra Giovanni Bilardi e Piero Aiello. "Toti non ha spiegato ai calabresi - aggiungono - perché Forza Italia ha rinunciato a competere prima del tempo. Non è stata detta una parola sul modello Luxuria per il quale Forza Italia ha abbandonato dopo venti anni la sua idea di famiglia. Forza Italia corre solo per garantire il 'minimo' a Wanda Ferro e per tentare di dividersi il magro bottino di due-tre consiglieri di minoranza. Forza Italia ha imbarcato assessori e consiglieri della vecchia maggioranza e la Ferro è stata designata da Giuseppe Scopelliti. Gli attacchi di Toti all'ex governatore sono stati ineleganti". "Bisogna ringraziare Nico D'Ascola - concludono Bilardi e Aiello - che eviterà che i voti in esilio di Forza Italia vadano verso altri rivoli".

    "Gioia Tauro non deve diventare soltanto il capoluogo economico della Calabria, ma la capitale produttiva del Mezzogiorno e dell'intero bacino del Mediterraneo". Lo afferma, in una nota, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio. "Con noi - aggiunge - su questo fronte si sfonda una porta aperta e lo dimostrano i fatti: il nostro impegno a sostegno di Gioia è stato costante nel tempo e ancora oggi rappresenta il cuore del nostro programma di governo alla Regione. Abbiamo creduto fin dall'inizio che questa infrastruttura potesse diventare uno dei principali hub del transhipment nel Mediterraneo e lavorato perché qui si creassero le precondizioni per un reale sviluppo economico, attraverso il primo via libera all'accordo di programma quadro sul polo logistico-intermodale. Su Gioia Tauro ci giochiamo una scommessa fondamentale per il futuro dell'intera Calabria e non solo della Città metropolitana di Reggio. In caso di mia elezione a presidente della Regione, daremo priorità assoluta all'azione politica per accelerare l'istituzione della Zona economica speciale, sperando di raggiungere uno dei tanti obiettivi mancati dalla vecchia giunta. Oggi, tra l'altro, l'Italia è tornata ad avere un ruolo forte e autorevole in Europa, presupposto fondamentale per ottenere la defiscalizzazione dell'area e, dunque, l'attrazione di capitali stranieri". "Il presidente del Consiglio Renzi, nella sua ultima visita in Calabria - prosegue Oliverio - ha sollecitato la sottoscrizione in tempi brevi di un contratto d'investimento per Gioia Tauro, volto a favorire il potenziamento delle filiere, la cooperazione tra imprese e l'innovazione delle aziende. Il vero problema è quello della mancanza di collegamenti ferroviari che di fatto rappresenta una 'strozzatura' dell'asse paneuropeo che potrebbe essere servito dal nostro porto. Per quanto ci riguarda disponibilità nei confronti sia dei terminalisti che, in generale, degli industriali. Creando valore aggiunto a Gioia Tauro, il Pil calabrese tornerebbe in pochi anni ai livelli pre-crisi, con prospettive di sviluppo concreto attraverso l'economia reale".

    "A poco meno di un mese dalle elezioni, è in atto un tentativo da parte del centrodestra che ha governato la Regione negli ultimi quattro anni, di utilizzare in modo clientelare e per fini di lotta politica le nomine dirigenziali nell'Arsac, negli ospedali e negli altri enti regionali e sub-regionali". Lo afferma in una nota il candidato consigliere del Pd, Carlo Guccione. "Il direttore generale dell'Arsac, Italo Antonucci, con delibera n.43 del 17.06.2014, ha pubblicato - aggiunge - una manifestazione di interesse per la nomina dei direttori tecnico ed amministrativo. Anche se la legge 66/2012 gli assegna la prerogativa di nomina degli organismi dirigenziali, è di tutta evidenza l'assoluta inopportunità di queste nomine, alcune delle quali - in particolare quella del direttore tecnico - si segnalano per sfrontatezza e illegittimità, in quanto il nominato, Luca Laudati, è socio nello studio di ingegneria di chi lo ha nominato, il dg Antonucci. Ci troviamo di fronte ad un conflitto di interessi enorme, manifesto e consumato per giunta alla luce del sole. Il fenomeno del clientelismo e delle nomine politiche nelle strutture regionali, oltre ad essere una pratica dannosa poiché tali nomine non rispondono alle esigenze aziendali, configura una manifesta illegittimità in quanto tali nomine non sono conformi alle normative vigenti. Se ciò ancora non bastasse ad inquadrare lo scempio consumato dal centrodestra in questo ultimo scorcio di legislatura, è bene rilevare che tali pratiche clientelari che hanno caratterizzato la gestione dell'Arsac, continuano e anzi si incrementano in vista delle elezioni e vengono utilizzate - in modo assai discutibile - come strumento per raccattare voti anche nel comparto sanitario. All'ospedale di Cosenza, infatti, cambiano i musicanti ma la musica rimane sempre la stessa. Non passa giorno senza che si verifichino guasti agli impianti dell'Annunziata mentre l'attuale amministrazione rimane indifferente ad osservare l'agonia del più grande ospedale della regione e invece di impegnarsi a risolvere e tamponare al meglio tali gravi situazioni ed a garantire l'assistenza ospedaliera ed ambulatoriale agli utenti dell'intera provincia, preferisce concentrare la propria attenzione su provvedimenti segnati da evidenti vizi di legittimità e questioni di opportunità. Che senso ha in questo momento di transizione affidare incarichi di posizioni organizzative, amministrative, tecniche e sanitarie, che potrebbero a breve trovarsi in contrasto o di nessuna utilità rispetto agli imminenti nuovi assetti organizzativi che saranno disposti dalla nuova Amministrazione Regionale? Questo clientelismo indecente che ha segnato gli anni del governo Scopelliti - Stasi e che si è amplificato con l'approssimarsi della campagna elettorale, altro non è che la conferma ulteriore che siamo in presenza di una conduzione cinica e spregiudicata delle istituzioni regionali da parte di chi continua ostinatamente ad utilizzare postazioni di potere per meri fini elettorali. Tutto ciò è inaccettabile". "La giunta - conclude Guccione - ritiri provvedimenti e atti che appaiono fra l'altro privi di legittimità e di qualsiasi utilità aziendale. Se non lo farà non esiteremo a rivolgerci alla magistratura contabile per verificare danni erariali ed a quella ordinaria per appurare eventuali responsabilità e ripristinare condizioni di legalità e trasparenza".

    "È necessario inquadrare stabilmente e definitivamente i medici di guardia medica giudicati inidonei e assegnati temporaneamente alla medicina dei servizi". Lo ha affermato Pino Gentile, capolista Ncd a Cosenza, nel corso di un incontro con una delegazione dei dirigenti medici. "È un vostro diritto - ha aggiunto Gentile - che potrebbe essere soddisfatto già dalla Giunta attuale. Mi rendo conto però che le osservazioni formulate sulla necessità di evitare in campagna elettorale operazioni che possano creare turbative sono legittime. Bisogna assumersi insieme delle responsabilità per il dopo elezioni e io dalla parte mia me le assumo fino in fondo perché bisogna risolvere una situazione che ha tutti i crismi della legalità".

    "Parte con grinta la campagna elettorale di Luciano Francesco Marranghello, candidato alle prossime regionali nella lista del Centro Democratico a sostegno del governatore Mario Oliverio". È quanto si afferma in un comunicato. Nel corso del suo primo incontro con i cittadini, infatti, l'attuale sindaco di San Lorenzo del Vallo ha fatto conoscere i primi due punti fondamentali su cui verterà il suo impegno politico a livello regionale: il dimezzamento delle indennità e la tutela dell'agricoltura. "Mettere al centro delle politiche regionali i calabresi - ha detto - creando opportunità di sviluppo e di crescita economica e sociale sarà il motto che accompagnerà il suo impegno politico". Sulle Indennità Marranghello parla chiaro e si impegna, quale prima proposta di legge, a indicare il dimezzamento delle indennità. "Non è giusto - ha aggiunto - che un consigliere regionale percepisca una indennità che si aggira attorno ai 15mila euro, mentre in Calabria ci sono famiglie che gli stessi soldi li guadagnano in 4 o 5 anni. E' un discorso di equità e giustizia sociale".

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