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    Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

     

     

    Regionali, dichiarazioni candidati e commenti

    02 nov 14 "Vogliamo governare con le mani libere. La vera discontinuità con tutti i governi precedenti sarà proprio quella libertà di poter agire senza avere dei compromessi o delle cambiali in bianco da pagare". E' quanto ha affermato la candidata per il centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, Wanda Ferro, a Cassano allo Jonio, nel corso dell'apertura della campagna elettorale di Gianluca Gallo. "Vogliamo una Calabria diversa. Ci piace il sole - ha aggiunto - ma siamo in grado di scatenare una tempesta. La tempesta dei calabresi, la tempesta di coloro che sono stanchi di una politica fatta di tante parole e di pochi fatti. Credo che lo schieramento avversario (il centrosinistra) rappresenti gli ultimi 30 anni di una politica che non ha dato speranza, anzi l'ha tolta ai nostri giovani. Noi vogliamo ridare fiducia alla Calabria. Siamo convinti che questa volta sarà la Calabria libera a vincere e a voler governare questa terra. Io voglio cavalcare la protesta dei giovani disoccupati, voglio cavalcare la protesta di chiunque, al di là del nostro schieramento, si possa ritrovare in questo nostro progetto". "Cavalcherò - ha concluso Wanda Ferro - quel dissenso che pienamente condivido con alle spalle l'esperienza di una buona amministratrice". Il deputato di Forza Italia, Roberto Occhiuto, ha evidenziato che "Ncd e Udc sono stati al fianco di Scopelliti condividendone tutte le scelte. Loro, quelli che adesso vogliono prendere le distanze dal governo regionale sono coloro che hanno distrutto la Calabria. Noi, la nostra coalizione con Wanda Ferro presidente, non abbiamo nulla da farci perdonare. A noi non interessano le polemiche, vogliamo discutere - ha concluso - con i cittadini di quanto c'è da fare per rendere migliore la nostra terra". Gialuca Gallo ha evidenziato che "è stata una scelta non facile da prendere. Una scelta sofferta, ma coerente con il mio essere moderato e cattolico. In questa consiliatura sono stato la voce dei più deboli, scontrandomi, il più delle volte, anche con assessori ed esponenti della maggioranza. Vorrei proseguire questo percorso - ha concluso - con l'intento di contribuire a risolvere problemi e le difficoltà e, soprattutto, creare le condizioni di crescita e regalare fiducia e speranza alle famiglie e ai giovani calabresi".

    Sì è riunito stamani a Lamezia Terme il coordinamento regionale del Nuovo Centrodestra della Calabria presieduto dal senatore Antonio Gentile. Erano presenti il candidato a Presidente della Regione, Sen. Nico D'Ascola, il vice coordinatore regionale, Sen. Giovanni Bilardi, i coordinatori provinciali di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio città metropolitana, Sen. Piero Aiello, on. Dorina Bianchi, Alfonso Grillo e Candeloro Imbalzano. Il coordinamento regionale ha dato atto "al partito e all'Udc di avere offerto alla Calabria un candidato alla Presidenza di altissimo profilo morale, culturale e politico". "D'Ascola - è stato detto - è un politico di prestigio che raccoglie il testimonio ideale della grande avvocatura calabrese che ha qualificato la politica, da Luigi Gullo a Pietro Mancini a Luigi Filosa". "Alternativa Popolare - si legge nel documento - è nata per presidiare i valori sociali e religiosi in chiave laica e moderna. La proposta sul patto per la salute è un contributo eccezionale e fattibile in un contesto in cui si lanciano proposte assurde. I dati della Cgia di Mestre dimostrano che il ceto medio viene aggredito da nuove prospettive addizionali che il gruppo parlamentare di Ncd non consentirà di far passare. Presenteremo la prossima settimana la proposta per ridurre l'addizionale Irpef alle famiglie utilizzando voci di spesa predefinite". "Forza Italia - ha detto Aiello - ha deciso di perdere prima della competizione in Calabria: il suo candidato a governatore, che proviene dalla destra, non dice nulla sulla linea Luxuria per i matrimoni gay". Il presidente D'Ascola ha ringraziato "Ncd e Udc per questa opportunità" e ha annunciato che prima del voto presenterà i due "assessori esterni" della sua Giunta.

    Grave denuncia del candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, Mario Oliverio, su quanto sta avvenendo in questi giorni alla Regione Calabria. L'ente regionale - secondo quanto ha denunciato Oliverio - sta pubblicando una serie di bandi inutili poiché, eventuali nomine, saranno immediatamente revocate il 23 novembre con l'elezione e l'insediamento del nuovo Consiglio regionale. "Si tratta - afferma Oliverio in una nota - di un fatto gravissimo poiché, ancora una volta, si ripropone una vecchia pratica che tanti guasti ha prodotto nella vita pubblica e, in particolare, nella vita della nostra regione, che è quella di utilizzare il momento elettorale per pubblicare avvisi e bandi tesi ad illudere i lavoratori e i disoccupati con impegni e promesse che non potranno mai essere mantenute. Mi riferisco, in questo caso, alla pubblicazione di avvisi per l'occupazione di posizioni organizzative e di posti dirigenziali all'interno della Regione e di altre strutture regionali come l'Arssa e le Aziende Sanitarie calabresi. Invito, pertanto, il Vice Presidente f.f. Antonella Stasi ad assumere responsabilmente una iniziativa per bloccare e stroncare immediatamente tale pratica." "Dico subito - prosegue - che il giorno dopo le elezioni, quando assumeremo la guida della Regione, non solo saranno revocati tutti questi atti che sono frutto di una impostazione guasta, "malata" della gestione della cosa pubblica, ma i responsabili saranno denunciati alla Corte dei Conti e alle autorità competenti poiché in questa fase la Regione è guidata da un'Amministrazione che è preposta solo all'ordinarissima amministrazione e non ad assumere poteri che non le competono. Non si possono travalicare i limiti che la legge impone". "Devo constatare, purtroppo -conclude Oliverio - che siamo in presenza di una spregiudicata conduzione anche dell'ordinaria amministrazione e si continua, come se nulla fosse, ad utilizzare il potere regionale per affermare particolarismi e logiche che devono essere definitivamente spazzate via".

    Reddito minimo garantito ma solo per i calabresi: è quanto annuncia l'aspirante governatore M5s della regione Cono Cantelmi. "Istituiremo un assegno di sostegno per 12 mensilità, per tutti i cittadini residenti nella Regione Calabria da almeno 5 anni, di cittadinanza italiana, di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che risultino iscritti nelle liste dei disoccupati-inoccupati dei centri per l'impiego, aventi reddito familiare annuo inferiore a 12.000 euro (6 mila se single).

    "Con il nostro piano per la salute nasceranno due policlinici nuovi a Cosenza e Reggio Calabria, un miliardo di euro per cinque anni, con gli investimenti infrastrutturali della Ue, edifici tutti ad energia solare e la medicina computerizzata". Lo afferma il senatore Giovanni Bilardi, vice coordinatore regionale vicario del Nuovo Centrodestra. "Si tratta - aggiunge - di una serie di investimenti da programmare ad inizio legislatura affinché si concludano entro il 2019. Insieme a questa grande stagione di opere pubbliche il piano D'Ascola prevede la stabilizzazione del personale precario. Né il centrosinistra, né Forza Italia hanno speso una parola sulla necessità di applicare in Calabria finalmente le leggi 296 e 244". Bilardi parla di "ascesa di Cetto La Qualunque quando si promette il datario minimo garantito e la casa a tutti l senza lavoro: con quali risorse? Mentre noi ci sforziamo di discutere di fatti possibili - aggiunge Bilardi - gli altri prendono in giro i calabresi, con proposte assurde, tese solo a sfruttare il bisogno"

    Il presidente dell'associazione degli Industriali di Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, ha rivolto un appello ai candidati presidenti della Regione e pone l'accento sulla "evidente contraddizione che, anche in queste settimane, continua a esistere tra le affermazioni di principio e il concreto impegno del mondo politico. Per anni, e indistintamente da tutti i partiti, ci siamo sentiti dire che il porto è fondamentale per il futuro della Calabria. In realtà queste parole sono state ripetute come un mantra, in maniera meccanica, ma se dobbiamo essere sinceri ci è parso senza un'effettiva conoscenza dei problemi di questa grande infrastruttura". "Adesso - aggiunge - al di là di qualche dichiarazione d'intenti, i candidati alla guida della Regione non sembrano occuparsi affatto di Gioia Tauro ed anche questo è fonte di preoccupazione, perché gli investimenti sul porto e sull'area retroportuale sono con ogni probabilità gli unici in grado di garantire una svolta immediata e fondata sull'economia reale per il nostro territorio". In questo senso, il presidente di Confindustria Reggio Calabria esprime "rammarico" ma al tempo stesso manifesta "apertura e disponibilità a tutti i candidati, nell'ambito di un rapporto di leale, ma anche schietta, collaborazione istituzionale, affinché la politica economica della Regione sia orientata verso la soluzione dei problemi correlati al porto e trasformi Gioia Tauro nel capoluogo economico della Calabria". Per Andrea Cuzzocrea, "quanto recentemente affermato dall'amministratore delegato di Medcenter, Domenico Bagalà, traccia una sorta di road map da seguire, con la fondamentale esigenza di puntare sulla costituzione della Zona economica speciale che - prosegue il presidente dell'associazione di Via del Torrione - ha prodotto nel bacino del Mediterraneo dei veri e propri "miracoli" in termini di sviluppo industriale. Basti pensare a Tangeri dove la lungimiranza del re del Marocco ha determinato, in ragione del sistema di agevolazione fiscale, la nascita di 350 nuove imprese nell'arco di pochi anni. La Calabria, essendo ancora una regione che rientra nell'ambito dell'ex Obiettivo Convergenza dell'Unione europea, può ottenere questo beneficio senza violare i divieti di aiuti di Stato stabiliti da Bruxelles. Se a questo si aggiungessero gli investimenti, mai attivati, dell'Apq sul polo logistico-intermodale, Gioia Tauro e la Calabria cambierebbero volto e produrrebbero ricchezza in grado di far uscire dalla crisi l'intero Mezzogiorno. Ma se la burocrazia continuerà a paralizzare anche i pochi ma concreti segnali arrivati dal mondo politico-istituzionale, le conseguenze saranno drammatiche". "Auspico - ha concluso - un incontro con i candidati alla Regione a Gioia Tauro, coinvolgendo sia Mct che le altre imprese interessate a investire in quell'area, per un'analisi comune dei problemi e delle opportunità, e per far uscire la Calabria dalla condizione fotografata dall'ultimo rapporto Svimez".

    "C'è un filo rosso che unisce Emilia Romagna e Calabria. Ed è quello dei valori, delle idee, delle azioni. Valori, idee ed azioni che sono di sinistra e che 'L'Altra Emilia Romagna' e 'L'Altra Calabria' hanno messo in campo con lo spirito della positiva esperienza de 'L'altra Europa con Tsipras' premiata dal voto alle scorse elezioni europee". E' quanto scritto in una nota del Comitato "L'Altra Calabria". "E proprio nel segno della continuità - prosegue la nota - che stanno lavorando in questa campagna elettorale per il voto del prossimo 23 novembre e che le vede sotto i riflettori come le prime due regioni impegnate dopo le Europee. Ad aprire ufficialmente quella de "L'altra Emilia Romagna" sarà l'eurodeputata de "L'altra Europa con Tsipras" Barbara Spinelli che domani 3 novembre interverrà a Bologna. Al suo fianco, oltre a personalità locali impegnate in campi come la difesa del lavoro e la salvaguardia dei beni comuni, ci saranno la candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna Maria Cristina Quintavalla, l'economista ambientalista Guido Viale, il giuslavorista Piergiovanni Alleva, l'attore Ivano Marescotti. Ad unire non solo idealmente le due regioni, ci sarà anche il professor Domenico Gattuso, candidato governatore per "L'Altra Calabria" che ha incassato anche la firma della Spinelli all'appello lanciato in rete in queste ore. L'evento bolognese sarà anche occasione per un confronto tra due realtà diverse che troveranno un proficuo scambio su temi quali le azioni politiche sui territori a le pratiche amministrative". "E, anche grazie alla presenza di una personalità - conclude la nota - come Barbara Spinelli, che è stata tra le fondatrici de "L'altra Europa con Tsipras", sarà un'opportunità per dare forza, anche localmente attraverso un profondo radicamento, a questo progetto che ambisce a creare un soggetto forte ed unito di forze di sinistra che rappresenti il mondo del lavoro e le fasce più deboli in modo radicalmente alternativo ad altre forze progressiste ormai pervase dal liberismo".

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