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    Regionali: dichiarazioni condidati, appuntamenti e commenti

     

     

    Regionali: dichiarazioni condidati, appuntamenti e commenti

    01 nov 14 Lunedì 03 novembre sarà in Calabria per sostenere la lista "Per Cambiare la Calabria - La Sinistra con Speranza", che vede la partecipazione di Sel, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, l'associazione politica Essere di Sinistra, Sinistra in Movimento, l'Arci ed un Movimento Cattolico reggino, il Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, che è anche il coordinatore nazionale organizzativo di Sinistra Ecologia Libertà. Smeriglio visiterà il Comune di Santa Sofia d'Epiro, paese natìo del candidato Angelo Broccolo, componente dell'Assemblea nazionale, per poi tenere una manifestazione politica a Corigliano Calabro, che vedrà la partecipazione di più candidati della lista dell'area Sibaritide-Pollino. Sabato 8 e Domenica 9, accompagnato dal coordinatore Sel Calabria, ritornerà in Calabria Nichi Vendola. Il leader di Sel toccherà diversi comuni della Regione, per poi ritornare di nuovo in Calabria domenica 15 Novembre. Mario Melfi, in una nota stampa, ha rimarcato l'importanza dell'impegno nazionale di Sel per le elezioni regionali di domenica 23 novembre. Infatti oltre Vendola e Smeriglio arriveranno in Calabria altri autorevoli esponenti. "Spiace - ha detto Melfi - che si stanno registrando alcune affermazioni di candidati in liste del centrosinistra che tentano di scoraggiare il "nostro elettorato" su dubbi del superamento del 4%, pur di carpire qualche voto. Vorrei ricordare che lo sbarramento è su base regionale e chi conosce la storia politica di molti nostri candidati nelle tre circoscrizioni, sa del loro valore umano , professionale e del loro consenso elettorale. Il Voto Utile e lo Sbarramento, purtroppo per loro, non riguarda il nostro schieramento, le nostre liste, presenti nelle tre circoscrizioni".

    Ferro: introdurre mutuo socilale. "Introdurre anche in Calabria il mutuo sociale, per consentire alle famiglie disagiate, ai precari e ai disoccupati, di diventare proprietari di una casa". E' quanto propone, in una nota, Wanda Ferro, candidata alla presidenza della Regione per il centrodestra. "Grazie all'emendamento fatto approvare in Consiglio regionale da Francesco Storace de La Destra e da Giancarlo Righini di Fratelli d'Italia, la Regione Lazio - afferma Ferro - mette a disposizione di tantissime famiglie disagiate un nuovo mutuo sociale che consentirà di riscattare l'immobile in affitto al termine del pagamento dell'ultimo rateo. E' prevista infatti una quota di alloggi di edilizia popolare o sovvenzionata, per i quali le famiglie a basso reddito che non hanno disponibilità per l'accesso al credito, non dovranno rivolgersi alle banche per pagare il mutuo, ma sarà la Regione stessa a fare da garante presso gli istituti di credito. Ad un interesse dell'1 per cento, il rateo da pagare mensilmente fino a diventare proprietari sarà pari al venti per cento del salario percepito". "Ritengo - sostiene ancora Ferro - che sia una norma di grande civiltà, che dovremo introdurre anche in Calabria, per affrontare l'emergenza casa e dare a tante famiglie l'opportunità di realizzare il sogno di avere una casa di proprietà, pensando soprattutto ai disoccupati e ai lavoratori precari che non possono fornire le garanzie necessarie ad ottenere un mutuo dalle banche. Dare la sicurezza di una casa, significa dare fiducia e speranza alle famiglie, per invertire il dato drammatico fornito dalla Svimez che vede nel Sud Italia nascere sempre meno bambini"

    Oliverio: Sanità calabrese al collasso. "La Calabria rischia di diventare una polveriera. Dico questo senza voler fare inutili allarmismi, ma con grande preoccupazione e responsabilità". Lo ha detto il candidato presidente della Regione per il centrosinistra, Mario Oliverio, nel corso di un incontro a Cosenza. "Trentacinquemila lavoratori calabresi, dietro i quali ci sono altrettante famiglie, di cui 28 mila - ha aggiunto - sono interessati alla mobilità in deroga e cinquemila sono lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità a cui vanno a sommarsi diverse sacche di precariato riconducibili alla Regione e al sistema delle autonomie locali, vivono oggi una condizione drammatica circa le garanzie degli ammortizzatori sociali. Oltre la metà della popolazione calabrese tra i 15 ed i 64 anni è senza lavoro. Anche le condizioni di reddito destano estrema preoccupazione e allarme. La nostra, infatti, é la regione più povera d'Italia. Il 9,3% delle famiglie calabresi vive con meno di 12000 €/anno e, nella metà dei casi, si tratta di famiglie monoreddito. Il 46,2% della popolazione è a rischio povertà. E' del tutto evidente che, in questo contesto, accanto ad iniziative per lo sviluppo in grado di rimettere in moto il processo di crescita, di allargamento della base produttiva e dell'occupazione, sarebbe necessaria una misura di sostegno a chi perde il lavoro e a chi il lavoro non lo ha mai incontrato. È questa una misura per dare una risposta a quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale e nello stesso tempo per sostenere i consumi e, quindi, la ripresa economica. Molti di questi provvedimenti sono già allo studio del Governo e sono oggetto di proposte di legge in Parlamento". "Dopo le elezioni regionali - ha proseguito Oliverio - avvieremo immediatamente un dialogo con il Governo nazionale e, nel quadro di questo confronto, la Giunta Regionale calabrese sarà disponibile ad investire anche parte del Fondo Sociale Europeo per cofinanziare misure di sostegno o di reddito minimo per i cittadini calabresi. Chiederemo, inoltre, l'apertura di un tavolo operativo di confronto e di concertazione che affronti le criticità più gravi che riguardano i servizi fondamentali di una regione che, in questi anni, è stata messa nell'angolo da Scopelliti e dalla destra che non hanno governato i processi, lasciando marcire una situazione che ora può diventare esplosiva. Ereditiamo una situazione al collasso che non affonda le sue origini solo negli ultimi cinque anni (lo riconosciamo perché non siamo demagoghi superficiali e populisti) ed i cui ritardi sono stati accumulati nel corso di un lungo periodo di tempo. Negli ultimi quattro anni, però, c'è stata un'oggettiva condizione di aggravamento notevole della situazione e la Calabria oggi vive una condizione di ulteriore distacco dal resto del Paese" Oliverio ha inoltre evidenziato che "la nostra è l'unica regione in Italia che, per quanto riguarda il Pil, rispetto a tre anni fa arretra di 1,4 punti percentuali ed in cui le risorse europee vengono mandate indietro. Il primo problema che avremo sul tavolo il 24 novembre prossimo sarà quello di vedere come fare per salvare quanto meno una parte delle risorse consistenti che la Calabria rischia di perdere sul Programma europeo 2007/2013. Oltre un miliardo e duecento milioni di euro che potevano e dovevano essere utilizzati per l'economia, per il lavoro e per la crescita di questa regione, si rimandano indietro all'Unione Europea per una evidente, irresponsabile incapacità di chi ha avuto la guida della Regione nel corso di questi ultimi quattro anni. Questo è il quadro dentro cui saremo chiamati a muoverci e di fronte al quale non siamo animati da nessuno spirito catastrofistico. Se lo fossimo non saremmo qui, in campo, ad assumere una responsabilità che fa tremare le vene ai polsi. Al contrario, siamo animati da grande ottimismo e fiducia perché sappiano che, insieme, ce la possiamo fare. Insieme possiamo mettere il treno della Calabria sul binario giusto, mettendo la nostra terra al passo con altre realtà del Paese e consentendo ai nostri giovani, alle nostre imprese, alle nostre famiglie di ritrovare la fiducia e l'orgoglio di rimanere e vivere in questa terra. Basta con i calabresi che se ne vanno! 12.500 sono quelli che nell'anno in corso sono partiti alla ricerca di lavoro altrove e 176 mila sono quelli che negli ultimi tre anni hanno ripreso ad emigrare. Noi dobbiamo invertire questa tendenza, interrompere questo trend e lavorare per rimettere in piedi la nostra regione. Farlo è possibile utilizzando al meglio le risorse europee ed incidendo concretamente nei fattori del ritardato sviluppo. Lo faremo e lo faremo con determinazione. Così come affronteremo le emergenze più gravi di questa terra, prime tra tutte la sanità, i rifiuti e l'occupazione". "Chiuderemo - ha concluso - la stagione dei particolarismi e metteremo al centro della nostra azione di governo la meritocrazia, come metro attraverso il quale promuovere le professioni, le competenze e la valorizzazione dei talenti. Non ci potranno mai più essere direttori generali nominati sulla base dell'appartenenza a questo o a quel partito. Faremo questo anche perché abbiamo le mani libere e non siamo assillati o condizionati dalla costruzione della nostra carriera politica o istituzionale che è già alle nostre spalle e rispetto alla quale non abbiamo altri gradini da scalare rispetto a quelli che abbiamo già scalato. Questa è la più grande garanzia che le cose che diciamo le rispetteremo e che gli impegni che assumiamo li manterremo".

    Il Presidente di Alleanza Ecologica Diego Tommasi ha incontrato la candidata alla presidenza della regione Calabria Wanda Ferro. "Prima di entrare - afferma Tommasi - nella discussione dei punti programmatici futuri, la delegazione di Alleanza Ecologica ha bocciato sonoramente le politiche ambientali dell'ultimo governo regionale. Fortunatamente oggi il gruppo Pugliano - Sculco è schierato con il candidato Presidente del centrosinistra che ha pure il merito di essere stato Presidente dell'unica provincia italiana a non aver deliberato il piano dei rifiuti, si è guardato bene di dare il benché minimo contributo per risolvere il problema della sua provincia che è stata la palla al piede dell'intero sistema regionale, per non parlare del sistema depurativo: chi non ricorda il suo slogan "Mare da bere". Invitiamo Wanda Ferro a cercare un atto che vada nella direzione di realizzare questo slogan, ma del resto tutto ciò non ci sorprende è il nuovo - vecchio metodo di fare politica, Renzi insegna. Oggi necessita una vera inversione di rotta, l'assessorato all'ambiente non può e non deve essere l'assessorato ai rifiuti". "Nella nostra regione - prosegue - con 750 chilometri di coste dobbiamo avere il coraggio di cambiare, proponiamo di istituire un assessorato delle politiche del mare e dei parchi montani e marini (totalmente dimenticati dai sostenitori del candidato del centrosinistra). La Calabria possiede uno dei più grandi patrimoni naturalistici italiani, abbiamo l'obbligo di tutelarlo e valorizzarlo, ripristinando i sentieri storici che ci consentano di far conoscere la nostra storia, l'enogastronomia, i percorsi religiosi attuando il modello della via Franchigena o l'esperienza già consolidata di Santiago di Compostela, dobbiamo crederci ed investire in un programma pluriennale; tutto questo significa occupazione e si chiama green economy. Per quanto riguarda l'annoso problema dei rifiuti, è troppo comodo addossare le colpe ai comuni, necessita un nuovo sistema gestionale misto pubblico privato, la Regione stabilisce le tariffe ed i comuni tramite il contraente privato dovranno concludere l'intero ciclo dei rifiuti (dalla raccolta allo smaltimento finale). In Calabria non vi è mai stato un programma di investimento che sia andato incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese, le aree industriali sono state lasciate da sole senza un piano strategico eppure sono la vera linfa vitale di questo territorio, necessita un piano straordinario e nuove funzioni che rendano gli agglomerati industriali appetibili a nuovi insediamenti dei paesi emergenti. Riteniamo indispensabile un piena presa di responsabilità della regione sui porti strategici calabresi". "Per far tutto ciò - conclude - non bastano le enunciazioni bisogna da subito avviare tavoli di lavoro con le associazioni di categoria, i sindacati, Confindustria, associazioni ambientaliste. Wanda Ferro, apprezzando il lavoro svolto da Alleanza Ecologica, si è resa disponibile al recepimento delle proposte e ad avviare una serie di incontri per far si che il programma di governo venga arricchito ancor di più"

    "Achille Lauro almeno una scarpa prima del voto la dava ai napoletani mentre Forza Italia ripesca la retorica della sinistra estrema promettendo il salario minimo garantito ma si guarda bene dal dire dove troverà i 150 milioni necessari ogni anno per almeno ventimila disoccupati". Lo afferma in una nota il senatore e coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra, Antonio Gentile. "Ovviamente - aggiunge - questi soldi dovrebbero essere racimolati dal Fse che però non prevede misure sussidiarietà del genere nel piano 2014-2020. Se bisogna prendere in giro gli elettori riciclando idee vecchie della sinistra non fattibili, vuol dire che si è alla frutta. Se qualcuno studiasse di più capirebbe che i fondi europei per il settennio puntano su sostenibilità, ambiente, energia, cibo sano e infrastrutture eco compatibili. Il fondo sociale può essere arrivato per una formazione qualificata e per la lotta all'indigenza, contrastando la disoccupazione attraverso progetti mirati". "Tutti saremmo lieti - conclude Gentile - di poter garantire soldi alle nostre famiglie ma lanciare proposte non finanziabili significa prendere in giro gli elettori"

    "A prescindere da quale sia la proprietà, è assolutamente necessario tutelare le professionalità dell'Omeca e garantire il rispetto degli impegni presi in questi mesi con i lavoratori reggini". E' quanto afferma in una nota Giuseppe Giordano, consigliere regionale uscente e candidato al consiglio regionale nella lista del Partito Democratico a sostegno di Mario Oliverio. "Attendiamo - ha aggiunto - delucidazioni sulle parole dell'ad Moretti soprattutto alla luce delle parole del premier Renzi, che il 14 agosto in visita a Reggio Calabria aveva rassicurato i lavoratori dicendo che lo stabilimento reggino aveva commesse sufficienti a garantire lavoro sino al 2017. Inoltre, solo qualche settimana fa dalle Omeca è partito uno dei treni della nuova metropolitana di Milano, un progetto di eccellenza che conferma come il centro reggino sia uno dei poli di eccellenza della creazione di convogli driverless ad alto contenuto tecnologico. Non bisogna essere contrari a priori alle acquisizioni da parte di imprenditori esteri. Bisogna essere però estremamente chiari su alcuni punti fondamentali: non dobbiamo in alcun modo disperdere le eccellenze del territorio, salvaguardando i lavoratori e le altissime professionalità dell'Omeca. Ben vengano gli investimenti stranieri se garantiscono maggiori risorse e possibilità di sviluppo non solo allo stabilimento reggino ma a tutto l'indotto, ricordando anche l'importanza strategica che riveste la vicinanza con il porto di Gioia Tauro".

    "Il settore del Trasporto pubblico locale si trova ad oggi in una situazione di vero e proprio default a causa di una politica poco attenta da parte del Governo regionale che ha finito per portare al tracollo le aziende pubbliche e private che garantiscono la mobilità ad un'utenza costituita in gran parte da lavoratori pendolari e studenti sull'intero territorio regionale". Lo afferma in una nota il candidato alle regionali per il Pd, Carlo Guccione. "La totale mancanza di programmazione - aggiunge - e la precarietà con cui si è dovuto fare i conti negli anni di questa Giunta regionale ha finito per mettere in ginocchio realtà imprenditoriali solide che garantiscono oltre 2500 unità lavorative sul territorio. Nel periodo 2010 - 2014 le aziende hanno subito tagli progressivi sulla percorrenza in alcuni casi fino al 20% con le immaginabili ricadute in termini di servizi offerti; nonostante questo le aziende si sono impegnate nel non far ricadere i suddetti tagli sui livelli occupazionali che sono stati fino ad oggi garantiti. Ad aggravare tale situazione si è aggiunta la non più regolare erogazione di quanto spettante per i servizi di trasporto da parte della Regione Calabria che ha portato le aziende del settore a vantare pregressi per corrispettivi non corrisposti relativi al solo periodo 2009 - 2013 per oltre 70 milioni di euro; neanche l'ultima soluzione tampone con il ricorso all'utilizzo dei Fondi FAS per coprire i fabbisogni del settore trasporti grazie all'inserimento nel decreto "Sblocca Italia" grazie alla sensibilità dei Consiglio dei Ministri con l'utilizzo di 60 milioni di euro per coprire il fabbisogno 2013 - 2015 però mette al sicuro la mobilità e la stessa sopravvivenza delle imprese, in quanto l'incertezza relativa ai tempi di erogazione non consente alle stesse di provvedere ai pagamenti nei confronti dei propri fornitori e dei lavoratori, con il rischio concreto dell'interruzione degli stessi servizi. La Giunta regionale, priva della copertura finanziaria per garantire la prosecuzione dei servizi per l'anno in corso a causa della scarsa visione prospettica dimostrata nei fatti, appare sorda alle richieste provenienti dai sindacati e dalle associazioni di categoria Anav e Asstra, non erogando alle aziende neppure le scarse risorse disponibili al fine di consentire una boccata d'ossigeno e il pagamento di una mensilità ai lavoratori, limitandosi a comunicare alle stesse tramite Delibera l'interruzione dei servizi stessi al prossimo 9 novembre a causa della mancanza di copertura, senza al contempo informare né utenza né sindacati delle ripercussioni di una simile azione in termini di mobilità e occupazione. Di fronte a questa totale incapacità nell'affrontare un delicato settore della vita della nostra regione, vanno intraprese sin da subito le iniziative necessarie per garantire il servizio del trasporto. Toccherà alla nuova giunta riorganizzare d'intesa con tutte le parti coinvolte, il rilancio del trasporto locale, una misura fondamentale per lo sviluppo della regione".

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