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    Visita Renzi a Scalea, reazioni e commenti

     

     

    Visita Renzi a Scalea, reazioni e commenti

    26 mar 14 "E' indubbio che una serie di concause, alcune di esse strutturali, ci fanno dire che la situazione calabrese è arrivata ad un punto di estrema criticità ma, proprio per questo, oggi più di ieri, è necessaria una presa d'atto di responsabilità collettiva che richiede un impegno straordinario, da parte di tutte le forze in campo, e una forte spinta dal Governo nazionale per superare ostacoli che da soli non siamo riusciti, e non riusciamo, a superare". Lo afferma il segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna in occasione della visita in Calabria del premier Matteo Renzi. "La principale priorità - prosegue Castagna - è la legalità: non c'è libertà e sviluppo senza legalità e, pertanto, la Calabria va aiutata nella lotta al crimine organizzato, mantenendo e, possibilmente, rafforzando i presidi di lotta alla criminalità e di controllo del territorio, e adottando una strategia istituzionale, dal centro alla periferia, capace di debellare le tre concause: la disoccupazione, la connivenza con alcuni settori della politica e dello Stato e la cultura all'illegalità. La seconda è la precarietà, un fenomeno ampio sul versante nazionale ma fortemente acuto in Calabria. Circa 200 mila persone vivono con contratti a termine o flessibili e,pertanto,l'annunciata Riforma auspichiamo possa deprecarizzare questi lavoratori. Abbiamo in itinere circa 8.000 lavoratori Lsu - Lpu insieme ad altri che operano nel settore pubblico, e che sono all'interno di leggi regionali specifiche, verso i quali abbiamo iniziato un percorso di Stabilizzazione concordato con il precedente Governo, che va sostenuto".

    "La saluta la Calabria dei sindaci. Queste fasce racchiudono le speranze, la vita di ogni singolo componente delle nostre comunità". E' quanto ha affermato il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, presidente di Anci Calabria, all'arrivo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Di questo simbolo - ha aggiunto Vallone - bisogna essere degni. Di politici corrotti la Calabria non ne ha bisogno. Siamo certi di aver sudato abbastanza per questa terra? La classe politica e dirigente quando tira fuori il fazzoletto e si asciuga la fronte questo resta madido di sudore? I ritardi di questa terra non li ha mandati solo il destino cinico e baro. Molte responsabilità sono dovute anche ad una autoreferenzialità della politica e della classe dirigente. Nessuno può alzare la mano e dire: non c'entro. Tuttavia dopo esserci assunto tutte le responsabilità di fronte alle nostre comunità, i rappresentanti le chiedono di non essere lasciati soli in termini di sicurezza, di sostegno all'economia, di infrastrutture, di istruzione e formazione". "Roma alla gente di Calabria - ha detto ancora Vallone - è apparsa spesso sorda e muta. Siamo lieti di avere un Presidente del Consiglio che dimostra di avere buon udito ed una voce rassicurante".

    Il consigliere regionale Mario Maiolo è stato presente oggi a Scalea, in qualità di Presidente di Legautonomie Calabria, nell'ambito della manifestazione contro la 'ndrangheta voluta dal Pd regionale e dell'incontro con il Premier Matteo Renzi. "Scalea è un buon punto di partenza - afferma Maiolo - per il Premier Renzi nella sua prima visita in Calabria. Scalea è oggi uno dei luoghi simbolo dell'occupazione 'ndranghetista delle istituzioni locali poiché comune sciolto per infiltrazione mafiosa. Pertanto la presenza del Presidente Renzi è un segnale importante. Tuttavia, è necessario ribadire e rinnovare la richiesta, all'intero PD regionale, di mantenere alta e costante l'attenzione verso la minaccia della criminalità organizzata, che continua ad infiltrarsi nelle istituzioni e a minacciare il lavoro di tantissimi amministratori locali". "Chiediamo invece al Premier - dice ancora Maiolo - di proseguire nell'impegno preso nei confronti del programma già iniziato dal Governo Letta per un proseguimento efficace e immediato dell'attività svolta da Gratteri, che ha incontrato brevemente anche nella giornata odierna, nella sua opera di esperto antimafia con l'elaborazione di proposte in tema di lotta, anche patrimoniale, alla criminalità organizzata, fortemente voluta dal precedente presidente del Consiglio. E' necessario approntare subito quelle modifiche legislative previste anche dal piano antimafia e che Legautonomie segnala da tempo: rafforzare preventivamente il regime di integrità per le cariche elettive e di governo nazionali, regionali e locali; una stringente disciplina sull'autoriciclaggio e sul reato di voto di scambio; l'avvio della Commissione parlamentare sugli atti intimidatori agli amministratori locali; un maggiore sanzionamento delle figure burocratiche amministrative; una modifica sui controlli interni e sulla trasparenza negli appalti pubblici e la creazione uno specifico ruolo per i Commissari chiamati a gestire i Comuni sciolti per mafia al fine di acquisire le specifiche competenze". "Condivido pienamente - conclude Maiolo - l'appello lanciato dal Premier Renzi ai giovani studenti calabresi laddove egli ha sottolineato chiaramente la necessità del contributo imprescindibile dello Stato alla lotta alla criminalità organizzata, ma anche di quello di tutti i cittadini e i giovani".

    "E' ovvio che in visita in Calabria il premier Renzi si rivolga ai giovani e dica loro che devono essere messi in condizione di lavorare nella loro regione. Peccato che finora né il presidente del Consiglio, né il suo governo abbiano mai affrontato la questione meridionale che rappresenta un'emergenza di enorme portata". Lo afferma il deputato di Fi Giuseppe Galati, componente della Commissione Bilancio della Camera. "E' come se - prosegue Galati - questa questione non esistesse, quando al contrario è talmente grave la situazione economica, con una disoccupazione molto più alta rispetto alla media nazionale, in Calabria addirittura al 19,3 per cento e con un giovane su due senza lavoro, che ogni giorno che passa diventa sempre più urgente un'azione mirata. Nulla di tutto questo invece al momento è previsto nelle proposte del governo. Solo tante parole, molta demagogia e confusione su interventi generali e coperture".

    "Mi aspettavo, sinceramente, che un giovane premier di 39 anni, proveniente da altra zona dell'Italia, venendo per la prima volta in Calabria, anzi nella provincia calabrese, facesse scelte diverse. Pensavo scegliesse di parlare di futuro, di un'altra Italia,di lavoro da costruire, di un progetto politico'', afferma Jole Santelli di Fi. ''Non so chi glielo ha consigliato, e non credo sia stato un buon consiglio, ma - prosegue - vederlo scimmiottare la peggiore demagogia sinistrorsa prestandosi a fare la solita sceneggiata parolaia anti 'ndrangheta. Da un politico che ha fatto della comunicazione il suo must, questo non l'avevo messo in conto. Pessimi i suoi consiglieri in Calabria, signor Presidente del Consiglio. Peccato".

    "La lotta alla 'ndrangheta non si fa a parole né con le belle intenzioni. Purtroppo, però, Matteo Renzi - Presidente del Consiglio tramite segreteria di partito - continua a dire senza mettere mano al portafogli". Lo affermano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti. "La comparsata del premier a Scalea - aggiungono - la dice lunga sulla vecchia 'nuova' strategia di governo, interamente basata sulla pubblicità ingannevole. Viene promesso un esercito di maestri per sconfiggere le mafie ma non ci sono i mezzi per risolvere i problemi delle procure calabresi che vivono nell'impossibilità di operare efficacemente contro il malaffare. Si dice ai calabresi di non piangersi addosso, di avere fiducia e speranza, ma dal discorso fatto, l'ex sindaco di Firenze non sembra neanche conoscere i problemi di questa terra. E se li conosce evita accuratamente di emozionarli: non una parola sui trasporti (certo, lui è arrivato in elicottero mica in treno!), non una parola sull'inquinamento ambientale e sull'emergenza rifiuti che attanaglia la regione, non una parola sulla Sanità allo sbando che nega il diritto alla salute a tutti i cittadini calabresi, non una parola sui tribunali che si vogliono chiudere facendo proprio un favore alla criminalità organizzata che si afferma di voler combattere". "Da questa toccata e fuga in un territorio scomodo che - giustamente - lo ha accolto tra fischi e proteste - proseguono i parlamentari M5S - nasce la considerazione che il nuovo premier non votato nutre per questa Regione. A chi ha assistito all'evento di Scalea, è sembrato di ascoltare i soliti slogan, non correlati da progetti concreti, se non quelli rubati dal programma elettorale del Movimento 5 stelle (vedi l'abolizione delle province e lo stop agli sprechi nella pubblica amministrazione). La verità è che un progetto concreto che dicasi uno Renzi - e il Pd tutto, insieme ai suoi malfermi alleati di centrodestra - non lo ha, per il futuro di questa terra".

    "Renzi fa bene a recarsi sul territorio e a toccare da vicino le criticita' e i problemi della gente. La presenza delle istituzioni e' sempre un messaggio positivo per i cittadini. Ma ritengo che questa attenzione debba essere seguita da interventi mirati per le regioni del sud d'Italia, come la Calabria". Lo afferma, in una dichiarazione, il vicecapogruppo di Ncd alla Camera, Dorina Bianchi. "Cio' non soltanto - prosegue Bianchi - per rimarcare le parole dello stesso premier sulla difficoltà dovuta alla presenza della criminalita' organizzata, ma anche alla luce degli ultimi dati di Demoskopika circa gli effetti nefasti della 'ndrangheta sul Pil e sull'economia, e del Mef che pone la Calabria all'ultimo posto per quanto riguarda il reddito disponibile. Un quadro che definire scoraggiante e' un eufemismo. Per questo interpretiamo positivamente le parole di Renzi a spronare i cittadini calabresi, i primi a doversi ribellare alla 'ndrangheta". "Allo stesso tempo siamo noi - sostiene ancora Bianchi - a spronare il Governo a rafforzare gli interventi sul fronte sicurezza, per cui il ministro Alfano sta già ben operando con risultati tangibili, ma soprattutto a favore del tessuto produttivo con misure fiscali adeguate, considerato che le imprese calabresi pagano un gap oggettivo col resto del Paese".

    "Il Pd calabrese ha dimostrato oggi di voler diventare realmente un partito tra la gente e con la gente". Lo afferma il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. "Posso affermarlo senza retorica - aggiunge - e con convinzione , al termine di questa straordinaria giornata che ha visto la presenza di Matteo Renzi a Scalea. Oggi si è verificato ciò che non succedeva da tanto tempo: il nostro partito è riuscito a mobilitare più di cinquemila persone, che sono scese in piazza a Scalea per dire No all'illegalità e per raccogliere l'invito del Presidente del Consiglio e nostro Segretario Nazionale a rialzarsi per combattere e tornare ed essere protagonisti del proprio destino. Ad accogliere Matteo Renzi c'era la Calabria vera, quella dei precari, di chi ha perso il lavoro, di chi non l'ha mai avuto, delle troppe emergenze ancora irrisolte. C'era la Calabria onesta e perbene, dal tessuto sociale sano e dalle straordinarie bellezze naturali e potenzialità. C'era la Calabria delle associazioni, dei movimenti, dei sindaci che ogni giorno vivono in prima persona la sofferenza e il disagio dei cittadini. C'era la Scuola, palestra di vita e di cultura, il punto da cui si deve partire per la crescita del nostro paese". "Renzi - prosegue Magorno - ha detto innanzitutto ai calabresi, che lo Stato è presente e non vuole lasciare indietro nessuno ed è vicino, a Scalea come al resto della Calabria. La Calabria merita risposte concrete alle tante criticità, lo meritano i cittadini che saranno sicuramente ascoltati, lo meritano i giovani, che vanno sostenuti e incoraggiati, a cui va restituita la speranza di credere in un futuro migliore e di poterlo costruire nella propria terra. Adesso tocca a noi però il Pd calabrese ha il dovere di non disperdere l'eccezionale esperienza di oggi, che ci dice innanzitutto che dobbiamo ripartire dai territori e tornare ad essere una forza politica capace di calarsi nella realtà quotidiana della gente, delle famiglie e di garantire dignità e giustizia sociale. Matteo Renzi, oggi, ha pronunciato parole chiare, ha annunciato che proseguirà con decisione nel tagliare i costi della politica, nel ridurre gli stipendi "d'oro", rassicurando i cittadini che il cambiamento in atto è profondo e reale". "Quel cambiamento - conclude - di cui dobbiamo essere interpreti autentici anche in Calabria proponendo, innanzitutto, uomini e donne, e idee nuove per il governo della nostra regione. Voglio ringraziare tutti coloro che sono stati presenti a Scalea: il Ministro Maria Carmela Lanzetta, i Rettori delle Università calabresi, le autorità civili e religiose, le figure istituzionali, i colleghi parlamentari, i rappresentati delle categorie produttive e del lavoro, dell'associazionismo, i sindaci, i segretari di circolo, i militanti e tutti i simpatizzanti. Ringrazio altresì la stampa e tutti i media che hanno seguito con grande attenzione l'evento di oggi. Esprimo gratitudine al Prefetto di Cosenza, al Questore di Cosenza, all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia e a tutte le Forze dell'Ordine che hanno garantito la sicurezza di una giornata molto complessa. Non da ultimo voglio sottolineare il lavoro svolto dall'organizzazione del Partito Democratico, dai volontari e da quanti hanno contribuito alla riuscita di questa memorabile giornata".

     

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