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    Domani Renzi a Scalea, prima in visita ad una scuola

     

     

    Domani Renzi a Scalea, prima in visita ad una scuola

    25 mar 14 Un incontro con gli studenti dell'istituto comprensivo "Gregorio Caloprese" di Scalea aprirà, domani, la giornata calabrese del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier arriverà nella scuola media alle 10 e si sottoporrà alle domande dei ragazzi che, alla fine, gli doneranno un ricordo sul quale hanno lavorato in questi giorni. Renzi si sposterà poi in Municipio per un incontro con le autorità e le istituzioni locali, al termine del quale terrà una conferenza stampa. Alle 12, infine, il Presidente del Consiglio parteciperà ad una manifestazione pubblica organizzata dal Pd contro la 'ndrangheta. Il Comune di Scalea è stato commissariato per infiltrazioni mafiose nel febbraio scorso dopo che nel 2013 erano stati arrestati il sindaco e quattro assessori accusati di essere stati legati ad una cosca della 'ndrangheta.

    "Sono soddisfatto per il modo con il quale il presidente Renzi si è confrontato con i vertici europei, dimostrando carattere e rafforzando l'impegno del governo a rispettare il 3%". Lo afferma l'eurodeputato Mario Pirillo dopo la visita di Renzi a nel corso della quale, è scritto in una nota, "ha confermato gli impegni dell'Italia in Europa, attraverso i quali intende perseguire la strada delle riforme condivisa dal Presidente della Commissione europea Barroso, dal Presidente del Parlamento europeo Schulz e dalla Cancelliera tedesca Merkel". Pirillo si accinge ad accogliere Renzi domani mercoledì a Scalea alla manifestazione "NO ndrangheta" organizzata dal Pd calabrese. "La presenza di Renzi alla manifestazione contro la 'ndrangheta - afferma - è testimonianza di vicinanza e solidarietà verso i calabresi. Io sarò al suo fianco per ribadire il mio impegno a mantenere alta l'attenzione all'interno delle Istituzioni europee sul fenomeno della criminalità organizzata che ha varcato i confini nazionali, ed oggi grazie all'azione del Parlamento è riconosciuta come un fenomeno europeo.

    "Aderiamo alla manifestazione del 26 marzo prossimo a Scalea contro la 'ndrangheta con l'obiettivo di segnalare alcune priorità di azione". Lo afferma Mario Maiolo, presidente di Legautonomie Calabria, Associazione autonomie locali. "Non c'è dubbio - prosegue - che Scalea è oggi uno dei luoghi simbolo dell'occupazione 'ndranghetista delle istituzioni locali, dei comuni calabresi, che sono diventati uno dei principali fattori di rischio per quanto riguarda i legami tra politica e criminalità. I continui e ripetuti scioglimenti dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa lo evidenziano, li dove non basta l'intervento sostitutivo dello Stato per sanare situazioni che si ripetono nel tempo. Per questo è necessario non attardarsi in analisi e discussioni ma avviare con convinzione iniziative concrete che da tempo segnaliamo e alcune delle quali sono diventate oramai patrimonio condiviso: rafforzare preventivamente il regime di integrità per le cariche elettive e di governo nazionali, regionali e locali; una stringente disciplina sull'autoriciclaggio e sul reato di voto di scambio; l'avvio della Commissione parlamentare sugli atti intimidatori agli amministratori locali, istituita dal Senato ma non ancora operativa; la modifica dell'art. 143 del TUEL per quanto riguarda un maggiore sanzionamento delle figure burocratiche amministrative, specie quelle esterne, una modifica sui controlli interni e sulla trasparenza negli appalti pubblici; creare uno specifico ruolo per i Commissari che vanno a reggere la gestione dei comuni disciolti. Con questo bagaglio di idee e iniziative pensiamo che la manifestazione di Scalea possa vedere tutti gli amministratori calabresi, che quotidianamente reggono il peso di un faticoso e spesso rischioso impegno, in prima fila contro la 'ndrangheta".

    La federazione provinciale del Partito Democratico di Reggio Calabria "aderisce alla manifestazione organizzata dal Pd calabrese, a Scalea, per ribadire il convincimento che la 'ndrangheta è un assoluto male per la nostra regione da estirpare innanzitutto nella mentalità. La presenza del segretario nazionale nonché presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sottolinea poi il nuovo rapporto che, attraverso il nostro partito, la Calabria ha instaurato con il Governo. Proprio da qui, dalla nostra regione, potrà partire un nuovo ciclo di politiche pubbliche per l'intero Mezzogiorno".

    A poche ore dalla visita in Calabria di Renzi, il presidente di Confindustria Cosenza Natale Mazzuca, nel porgere il benvenuto degli industriali, desidera sottoporre al Premier poche considerazioni, condivise con gli organi direttivi ed i colleghi associati. "Condivido la sua affermazione, presidente Renzi - dichiara Mazzuca - quando afferma che 'serve un cambio di passo', rimarcando la necessità di 'decisioni' ed 'implementazioni' delle stesse in tempi coerenti. Ma insieme abbiamo la necessità di ricostituire una classe dirigente degna di questo nome. Serve avere sguardo lungo e visione prospettica ma, soprattutto, la capacità di saper leggere e governare le complessità dei nostri tempi, riuscendo a prefigurare il nuovo rimodulando priorità e paradigmi di riferimento. Se la crisi continua a mordere con tanta intensità, soprattutto nelle nostre realtà, qualche connessione crediamo ci sia. Apprezziamo il suo impegno di voler cambiare l'Italia guardando al futuro. Se questo è vero dovrà tornare a guardare al Sud come risorsa per lo sviluppo dell'intero Paese non come la zavorra pesante e fastidiosa rappresentata da tanta pubblicistica di maniera".

    La federazione del Pd di Vibo Valentia domani sarà presente alla manifestazione No 'Ndrangheta che si svolgerà a Scalea. "Da sempre impegnati per la lotta alla criminalità organizzata, pensiamo che questa iniziativa sia un segnale importante per la nostra terra, la presenza del Segretario e Premier Renzi sottolinea la necessità e la voglia di rilanciare la Regione con una seria politica di sviluppo e di buona politica. Durante l'assemblea provinciale del nostro Partito, che si è svolta la settimana scorsa - dichiara il segretario provinciale Michele Mirabello - è stato presentato inoltre un documento sulla legalità, votato all'unanimità".

    "Salutiamo positivamente la venuta in Calabria di Renzi che ha deciso di venire a testimoniare al Sud una Battaglia di legalità ed un interessamento al nostro territorio''. Lo afferma il segretario regionale del Psi Luigi Incarnato. "Siamo convinti - prosegue - che ci aiuterà a combattere questa battaglia a favore dei Calabresi, per sconfiggere la delinquenza, la corruzione e l'illegalità diffusa; presupposto essenziale per avviare una profonda trasformazione. Certo, se lo Stato avvia una battaglia e i calabresi non sono pronti a combatterla è solo un tentativo destinato a fallire. Anche i Partiti, di ogni schieramento, devono fare la loro parte, a partire dal garantire una pulizia morale ed eliminare chi si è reso protagonista di corruzione e chi di ha inteso fare uso delle istituzioni per personali arricchimenti. La nostra Regione deve reagire e ricercare una fiducia perduta. Fino a quando i Soldi in Calabria sono privi di una strategia d'investimento e non impiegati all'interno di un contesto di sviluppo o che addirittura non vengono nemmeno spesi, ogni aiuto, ogni sostegno, risulterebbe inutile. A Renzi ed al suo segretario regionale Magorno chiediamo di adoperarsi per guidare questo progetto.

    La visita di Renzi in Calabria è per il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo "un segnale di notevole attenzione verso la Calabria, perché consente in primo luogo di accendere i riflettori dei grandi media sull'impegno civile di chi combatte la 'ndrangheta, ma anche sulle altre problematiche che devono assurgere a tematiche di portata nazionale. La Calabria vive una situazione di marginalità nelle dinamiche socio-economiche del Paese. In un certo senso è il Sud del Sud, anche a causa del fallimentare governo regionale di centrodestra. Il fatto che Renzi abbia scelto di venire in Calabria, per partecipare alla sua prima grande manifestazione pubblica da quando è presidente del Consiglio, è molto importante, perché conferma la sua volontà di affrontare in prima persona i grandi problemi che frenano la crescita e lo sviluppo dell'Italia".

    "Salutiamo positivamente la venuta in Calabria di Renzi che ha deciso di venire a testimoniare al Sud una Battaglia di legalità ed un interessamento al nostro territorio''. Lo afferma il segretario regionale del Psi Luigi Incarnato. "Siamo convinti - prosegue - che ci aiuterà a combattere questa battaglia a favore dei Calabresi, per sconfiggere la delinquenza, la corruzione e l'illegalità diffusa; presupposto essenziale per avviare una profonda trasformazione. Certo, se lo Stato avvia una battaglia e i calabresi non sono pronti a combatterla è solo un tentativo destinato a fallire. Anche i Partiti, di ogni schieramento, devono fare la loro parte, a partire dal garantire una pulizia morale ed eliminare chi si è reso protagonista di corruzione e chi di ha inteso fare uso delle istituzioni per personali arricchimenti. La nostra Regione deve reagire e ricercare una fiducia perduta. Fino a quando i Soldi in Calabria sono privi di una strategia d'investimento e non impiegati all'interno di un contesto di sviluppo o che addirittura non vengono nemmeno spesi, ogni aiuto, ogni sostegno, risulterebbe inutile. A Renzi ed al suo segretario regionale Magorno chiediamo di adoperarsi per guidare questo progetto.

    La visita di Renzi in Calabria è per il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo "un segnale di notevole attenzione verso la Calabria, perché consente in primo luogo di accendere i riflettori dei grandi media sull'impegno civile di chi combatte la 'ndrangheta, ma anche sulle altre problematiche che devono assurgere a tematiche di portata nazionale. La Calabria vive una situazione di marginalità nelle dinamiche socio-economiche del Paese. In un certo senso è il Sud del Sud, anche a causa del fallimentare governo regionale di centrodestra. Il fatto che Renzi abbia scelto di venire in Calabria, per partecipare alla sua prima grande manifestazione pubblica da quando è presidente del Consiglio, è molto importante, perché conferma la sua volontà di affrontare in prima persona i grandi problemi che frenano la crescita e lo sviluppo dell'Italia".

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