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    Consiglio regionale: rinviato question time, UE finanzia 106

     

     

    Consiglio regionale: rinviato question time, UE finanzia 106

    17 mar 14 Sono appena iniziati a Reggio, presieduti da Francesco Talarico, i lavori del Consiglio regionale. All'ordine del giorno della seduta odierna della massima assemblea elettiva, ci sono il "question time" e, a seguire, il dibattito sullo stato dei fondi comunitari.

    Rinviato ad una prossima seduta, su richiesta del Presidente Francesco Talarico, il 'question time' il Consiglio regionale ha avviato il dibattito sui Fondi Comunitari, aperto dalla relazione dell'assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini. Mancini ha aperto il suo intervento con quella che ha definito "una buona notizia". "La Commissione europea - ha detto l'assessore - ha approvato il Grande progetto sulla SS106 Jonica. I lavori del tratto interessato sono gia a buon punto e contiamo di chiuderli entro fine anno".

    Mancini: Accelerare spesa fondi 2007-13. "In generale per la Programmazione 2007-2013 gli obiettivi sono ora la salvaguardia del Por Fesr e l'accelerazione della spesa. Abbiamo sempre rispettato i target di spesa, non abbiamo perso neanche un euro". Lo ha detto l'assessore regionale al bilancio ed alla programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini, nel corso della sua relazione durante il consiglio regionale sui fondi comunitari. "Il ministro Trigilia - ha aggiunto - ha infatti espresso il suo plauso per il lavoro fatto in Calabria. A partire dal 2012, abbiamo riprogrammato risorse importanti e dato vita a una serie di azioni strategiche per gli edifici scolastici, la banda ultra-larga, la Cassa integrazione in deroga, lo sviluppo del turismo e le Zone franche urbane. Ma adesso pensiamo a ciò che resta da fare. Dobbiamo produrre spesa per più di un miliardo di euro. Occorre ridistribuire le risorse in base alla reale capacità di spesa. Tutte le Regioni Convergenza in difficoltà hanno riprogrammato: la Calabria non è la sola e non perderà risorse, perché il cofinanziamento nazionale distolto andrà tutto nel Piano ordinario Convergenza. Anche se non scordiamo che il tempo perso a inizio programmazione ha condizionato tutto, oggi abbiamo un numero di impegni giuridicamente vincolanti impensabile fino a due anni fa. Per i Grandi Progetti, i lavori della SS106 sono in ottimo stato di avanzamento, i bandi della Metro di Catanzaro e della Gallico/Gambarie sono in fase di valutazione, e quello della Metro di Cosenza sarà pubblicato nuovamente entro marzo. E' stata indetta la gara per la Banda Ultra Larga, che si chiuderà questo mese. Per il nuovo aeroporto di Lamezia Terme, la società di gestione si è impegnata a bandire la gara entro aprile". "Abbiamo anche avviato - ha proseguito Mancini - una forte assistenza ai beneficiari, per chiudere più operazioni possibili in tempo utile, e delineato le azioni per aumentare la capacità di spesa del Programma. In alcuni settori abbiamo avuto risultati particolarmente positivi, tra cui l'"energia" e il "sistema scolastico". E soprattutto la Progettazione integrata. I Pisu hanno impresso un'accelerazione all'intero Por. Adesso potenzieremo l'assistenza per aiutare le Citta negli interventi più delicati. Per i Pisl, abbiamo gia firmato il 90% delle convenzioni per le infrastrutture, e siamo al 50% delle gare indette dai beneficiari, di cui quasi la metà aggiudicate. Entro maggio, prevediamo di arrivare al 95% con i bandi e al 65% con le aggiudicazioni. Per gli Aiuti alle imprese, sono partiti due Avvisi per gli incentivi al turismo, e un terzo bando uscirà entro marzo. Tutto ciò in meno di un anno dagli Accordi di Programmazione, e a soli due anni e mezzo dall'avviso Pisl. La cooperazione con gli Enti locali e l'assistenza in loco stanno garantendo risultati difficilmente immaginabili. Nessun'altra Regione ha investito così tanto nella Progettazione integrata, e con questi risultati". Mancini è poi passato alla "nuova programmazione. I Regolamenti sono approvati, il negoziato tra Italia e Commissione Ue è nella fase cruciale, il Ministero ha trasmesso a Bruxelles la bozza dell'Accordo di Partenariato. Non voglio dilungarmi su questi aspetti, desidero solo richiamare i punti strategici: attuazione e risultati, responsabilità attuative, accessibilità e diffusione dei dati, partenariato esteso, territorialità delle politiche, concentrazione delle risorse verso pochi obiettivi. Ed ecco le somme disponibili per la nuova programmazione. Le risorse comunitarie assegnate all'Italia ammontano a 33 miliardi di euro, di cui 31 miliardi per "Crescita e Occupazione". A queste si aggiungono un cofinanziamento nazionale di 24 miliardi, il cofinanziamento regionale per i Por, e le risorse del Fondo sviluppo e coesione (55 miliardi di euro). Le risorse comunitarie (Fesr e Fse) per le cosiddette "regioni meno sviluppate" (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata) sono pari a oltre 22 miliardi. La Calabria per il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 potrà disporre, complessivamente, di 11 miliardi di euro. Per dirla con il vecchio conio: oltre 20 mila miliardi di vecchie lire. Una cifra straordinariamente grande. In particolare, le simulazioni del Ministero ci dicono che 1 miliardo 588 milioni saranno sul Fesr e 533 milioni sull'Fse, cifre che raddoppieranno grazie al cofinanziamento nazionale e regionale, raggiungendo così in totale quota 4 miliardi e 244 milioni. A questi si aggiungono 1 miliardo e 103 milioni per il Psr (Feasr) e 5 miliardi e 650 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione. Per un totale, appunto, di 10 miliardi 997 milioni di euro". "A livello regionale, oggi e in avanzata fase - ha ricordato - di stesura il Documento di orientamento strategico (Dos). Ci stiamo preparando per assicurare immediatezza di azione, chiarezza nelle competenze e nelle responsabilità, e attenzione massima all'attuazione e ai risultati. Semplificando, stiamo preparando Programmi Operativi che siano un po' 'meno programmi' e molto 'più operativi'. Davanti a noi abbiamo tanti ambiziosi traguardi - ha concluso l'assessore - Le risorse comunitarie sono l'unica grande opportunità della Calabria, e per questo, mentre spingiamo l'acceleratore per spendere tutte le risorse già messe in campo e centrare tutti gli obiettivi, siamo già impegnati in pieno nella nuova programmazione. Abbiamo l'ambizione di rendere la Calabria una regione migliore, cogliendo le sfide dell'Unione Europea e avendo ben chiare quali sono le criticita". "Ci avviciniamo quindi - ha concluso - con ottimismo e determinazione al nuovo ciclo di fondi comunitari. In questi anni abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto bene. Adesso tutti quanti dobbiamo spingere insieme nella stessa direzione per dare un contributo determinante alla crescita della nostra amata Calabria".

    Il dibattito sui fondi comunitari. Il dibattito in Consiglio regionale dedicato allo stato di avanzamento dei Fondi comunitari 2007-2013 è stato aperto da Agazio Loiero (Autonomia e Diritti). "Quello dei fondi comunitari - ha esordito Loiero - è un tema sempre definito da tutti, cruciale. Mi stupisce che noi ci arriviamo in ritardo a discutere di un tema così importante. E' tempo di bilanci, in una seduta che definirei la più importante di questa coda di legislatura - ha aggiunto Loiero che ha auspicato "un importante dibattito su un argomento su cui la Calabria presto ci chiederà conto". Loiero ha evocato 'scenaeri da dopoguerra, a causa della crisi, che se anche non riguardano i bisogni primari, rimandano a questioni altrettanto importanti. E La Calabria avrebbe sicuramente potuto impattare meglio la crisi con una diversa filosofia sui fondi comunitari". Loiero ha rimproverato alla maggioranza di aver operato per annunci e conferenze stampa in ogni occasione." Ma perché non dire, e sarebbe stato giusto riconoscerlo, che i progetti riguardanti l'aeroporto di Lamezia Terma, la SS106 e la Gallaco-Gambarie, sono progetti del centorisinistra"? Nella sua analisi complessiva sui Fondi europei "non c'è un settore che si salva, e molti settori avrebbero potuto essere salvati attraverso le ingenti risorse dei fondi europei" ha sottolineato l'ex Presidente della Giunta regionale nel dettagliare alcuni dati in rapporto ad altre regioni del Mezzogiorno. "Tutto quello che è stato buttato alle ortiche non si recupererà", ha concluso Loiero avvertendo che con l'allargamento dell'Europa diventerà più difficile intercettare fondi. Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) ha affermato che "le critiche dell'opposizione siano legittime, ma anche naturali. Ma personalmente, nel ruolo che mi è stato dato dalla maggioranza, cercherò di dare una lettura il più possibile coerente della situazione". Il primo dato fornito da Imbalzano ha riguardato il Fesr (Fondo regionale per lo sviluppo regionale) "che evidenzia un avanzamento finanziario del 70% degli impegni, mentre i pagamenti ammessi, alla data del 30 settembre 2013 si aggirano al 38% del costo programmato, su un volume di risorse pari a circa 2 mld di euro. Programma - ha sottolineato Imbalzano - che ha conosciuto una accelerazione assai forte negli ultimi due anni e che tuttavia ha risentito della ormai troppo prolungata crisi economica generale del Paese". Imbalzano si è soffermato anche sul FSE, "del quale, come seconda Commissione, abbiamo potuto apprezzarne gli avanzamenti registrati nel corso del 2013". Per quanto riguarda la nuova programmazione 2014-2020 Imbalzano ha evidenziato gli approfondimenti svolti in seconda Commissione "per sviscerare gli aspetti che riguardano il quadro di riferimento per la definizione dei Por", ma ha sottolineato l'importanza dei nuovi regolamenti, "che contengono forti indicazioni di discontinuità con la precedente programmazione o quantomeno ne rafforzano alcuni principi". Un terzo argomento approfondito in Commissione "riguarda - ha informato Imbalzano - i contenuti del Documento di orientamento strategico (Dos) per la programmazione operativa 2014-2020". Imbalzano concludendo ha auspicato una approvazione "il più condivisa possibile" degli atti di programmazione , di Piano e Programma operativo regionale, concernenti le politiche comunitarie. Mario Maiolo (Pd) ha affermato che dal dibattito "emerge sostanzialmente che la politica che ha governato la maggioranza è stata una politica distorta rispetto agli interessi della Calabria. Ed i risultati di tutto questo sono oggi sotto gli occhi di tutti". Il consigliere Pd ha invitato tutti a far uscire il dibattito sui fondi comunitari dai luoghi comuni", non considerandoli, come è stato fatto quasi un valore fantastico e di grande suggestione. "Una stagione di programmazione non può mai essere vista fine a se stessa. Scopelliti - ha ricordato Maiolo - aveva annunciato una gestione priva di formalismi. Eravamo d'accordo con quella impostazione. Ma il Programma ha seguito una dinamica esterna a questo Consiglio. E' una interpretazione sbagliata parlare dei ritardi del passato. Dovete essere onesti - ha ancora detto Maiolo - rivolto alla maggioranza: avevate pensato fosse facile. Dovete invece ammetter che quell'impostazione è fallita, e che in questa fase si è perso ancora più tempo. E non è stato modificato nessun punto delle criticità regionali". Maiolo ha auspicato che chiunque, nella prossima legislatura, andrà ad affrontare il ruolo di governo, non andrà a demonizzare la minoranza, "come avete fatto voi - ha aggiunto rivolto al centrodestra - e con i risultati che oggi siamo qui a giudicare". Nel corso del dibattito sull'utilizzo dei fondi comunitari è intervenuto Fausto Orsomarso (Scopelliti Presidente) il quale ha definito la nuova programmazione "l'ultima occasione che ci è concessa, e la Calabria deve mostrarsi pronta a cogliere questi obiettivi. Una regione - ha aggiunto - che nel passato si è dimostrata inadeguata, e non ha funzionato, salvo alcune eccezioni". Da qui l'auspicio, rivolto soprattutto all'opposizione, ad utilizzare un linguaggio unico, per spingere l'intero corpo sociale calabrese a sfruttare questa grande opportunità". Per Sandro Principe (Pd) "la continua ricerca di collaborazione della maggioranza suona - ha affermato - come un'autocritica, dimostrata dalla stessa relazione dell'assessore Mancini, nella quale viene accantonata l'iniziale baldanza della maggioranza, e si prende atto del fallimento della gestione dei fondi europei". Principe si è richiamato alla gestione 2000-2010 "anni di grande valore e di grande lungimiranza, ricordando che in una delle ultime riunioni di giunta fu approvato il programma degli anni successivi. Mentre ancora non c'è traccia, nel lavoro dell'attuale Giunta della nuova programmazione per la quale si è in grande ritardo, come ha dimostrato anche la stessa relazione dell'assessore Manicini". Entrando nel dettaglio di alcune voci, il capogruppo Pd si è soffermato sulla vicenda Sibari, su Gioia Tauro chiedendosi quale ruolo avrà questa infrastruttura nell'Europa di domani, se continuerà ad essere un'eccellenza per il continente. Poi ha ricordato che il successo del Por 2007-2013 è principalmente legato ai progetti strategici della metropolitana Catanzaro-Germaneto e Cosenza-Arcavacata. Entrambi in grande ritardo, "visto che si tratta di opere da ultimare entro il 2015 ed ancora non sono stati fatti nemmeno i bandi che cosi come sono programmati sono da fantapolitica". "Ed altrettanto potrei aggiungere per quanto riguarda l'ambiente, la gestione dei rifiuti" - ha concluso Pincipe auspicando che la nuova programmazione "cerchi di correggere gli errori finora commessi e metta in condizione la Calabria di stare a testa alta nel contesto europeo. Obiettivo sul quale - ha assicurato - non abbiamo difficoltà ad essere propositivi ed a confrontarci". Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra) ha definito riduttivo limitare il dibattito su chi sia il colpevole per i ritardi accumulati, mentre sarebbe stato necessario soffermarsi sui motivi per i quali le risorse e gli interventi europei nono sono riusciti a determinare un aumento del Pil, e quali sono i limiti reali che hanno impedito di spendere i fondi. Oppure sulla legislazione regionale da approntare per sostenere la prossima programmazione. Il consigliere Pd Demetrio Naccari Carlizzi ha messo l'accento sul sostanziale commissariamento della gestione dei Fondi Europei da parte del Ministero per la coesione territoriale durante la gestione di Fabrizio Barca. Naccari ha dettagliato molte voci della spesa europea, ma ha avvertito: "Non c'è alcun atteggiamento preconcetto da parte nostra. Avremmo preferito che si discutesse dei numeri veri, per ragionare e prevenire risultati peggiori. Se si continua in questo modo - ha concluso Naccari Carlizzi nel definire inutile un dibattito basato solo sul rimpallo di responsabilità - moriremo, come accadrà con Sibari che farà la fine di Atlantide, con i soldi in mano". Gianluca Gallo (Udc) nel ribadire che la programmazione europea è fondamentale per investimenti che altrimenti non sarebbero possibili ha sottolineato gli stimoli venuti dal centrosinistra " che per la verità sono stati ingiustamente caricati da toni molto critici. Negli anni - ha ricordato Gallo - si è scontato un ritardo di programmazione. Come anche quando c'era un'assessore come Principe che aveva intenzione di agire. Richiamandosi agli interventi su Sibari Gallo ha ricordato che quel progetto fu azzoppato dalla coalizione di centrosinistra quando si andrò a programmare. Impostazione che fu sanzionata dai calabresi nel 2010 con il responso elettorale. Gallo ha concluso il suo intervento esortando a lavorare per la nuova programmazione "che va discussa nei territori, con gli Enti, i Sindaci che hanno contezza delle esigenze delle loro comunità, così da portare all'attenzione del Ministero nazionale le reali esigenze di questa terra". Per Mario Magno (FI) "dispiace riscontrare ogni volta il solito ritornello delle responsabilità, quando sarebbe più necessario ed utile discutere su un percorso di quattro anni su quello che è stato l'impegno dell'assessore mancini e del centrodestra nella gestione dei fondi europei. "Un bilancio - ha aggiunto - in cui non si è riscontrata alcuna perdita di fondi, non sono stati utilizzati progetti sponda e l'Europa non ha posto rilievi sulla rendicontazione della spesa. A conferma di un percorso efficace che ha consentito alla Regione di arrivare al 'tagliando' della programmazione in atto con uno standard di spesa e di impegno elevati, che hanno ricevuto il plauso della Ue. Per Magno una cosa della quale prendere atto per consentire di fare un salto di qualità su quello che è il dibattito. "Mi sarei aspettato che potessero venire fuori questioni che ci aiutassero a fare meglio nell'utilizzo dei fondi europei con un risultato, che se non positivo, è certamente diverso dagli anni passati. Ed è il primo risultato che va oggi messo in evidenza. La logica di questo dibattito - ha concluso Magno - fondata sulla ormai avviata campagna elettorale per le europee rischia di non portare a nessun risultato". Il consiglio regionale ha poi concluso il dibattito riguardante lo stato di avanzamento sull'utilizzo dei Fondi comunitari.

    Migliore gestione fondi Ue. "Ho ascoltato con grande interesse il dibattito. C'è un po' di delusione sebbene mi renda conto che siamo nell'imminenza di importanti consultazioni. Comprendo quindi il tenore di alcuni interventi ispirati a marcare la propria presenza. Ma stiamo parlando di un tema importante per la vita dei calabresi e sarebbe stato più utile sottrarlo alla propaganda". Lo ha detto l'assessore regionale al Bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini nel suo intervento di replica al dibattito sui fondi comunitari in Consiglio regionale. "Ne prendiamo atto - prosegue Mancini - con dispiacere. Si è preferita la propaganda piuttosto che puntare al senso vero di questo dibattito che riguarda la vita presente e futuro dei calabresi". Tornando alla sua relazione iniziale Mancini ha rilevato "l'umiltà di stare ai numeri che sono il discrimine di ogni giudizio. Piaccia o non piaccia, in questi anni, la Calabria ha perso euro zero. Nel 2103 abbiamo ricevuto i complimenti del Ministro delegato a questa materia. La Calabria è stata la regione che ha gestito meglio di altre la spesa dei fondi comunitari per liberare il campo da equivoci e interpretazioni sbagliate". Un secondo elemento evidenziato da Mancini è stato di tipo elettorale. "Loiero - ci ha propinato la solita 'lezioncina', ricordando il progetto della statale 106 e le altre opere ispirate dal centro sinistra. Ma piaccia o non piaccia anche su quella pagina si sono espressi i calabresi, bocciandola alle elezioni del 2010". Soffermandosi sulla futura programmazione Mancini ha parlato di "partita importante rispetto alla quale tutti vogliamo essere impegnati. Al netto della propaganda, vi invito - ha aggiunto rivolto alla minoranza - ad affrontare con grande determinazione questa sfida. L'appello è facciamolo insieme. Possono esserci idee, suggerimenti, suggestioni: troviamo il modo di tradurle in atto amministrativo e metterli in pratica. Saremo impegnati nella programmazione di risorse enormi e dobbiamo farlo dialogando con il territorio ed attenendoci alle procedure che prevedono il passaggio in Commissione e l'azione con partenariato. Vorremmo che ci fosse da parte di tutti i colleghi, anche di opposizione, un importante contributo per rendere protagonista il territorio calabrese nella sua interezza. In questi quattro anni l'esperienza mi ha insegnato che i fondi dell'Unione europea spesso sono stati poco utilizzati per la scarsa attenzione degli enti locali. Troppo pochi si sono dimostrati orientati ad utilizzarli. Ecco perché serve incentivare, invogliare, incoraggiare tutti. E' una grande opportunità per la Calabria, che dobbiamo affrontare tutti quanti insieme"

    Scopelliti "Risorse su obiettivi importanti". "Anch'io mi unisco al rammarico espresso dall'assessore Mancini, soprattutto in riferimento all'intervento del consigliere Agazio Loiero che, in ogni seduta, fa la sua filippica iniziale e poi sparisce. Finge di essere un perfetto conoscitore della programmazione comunitaria, si atteggia al gigante che non è come accadde in occasione di un dibattito televisivo in cui Loiero confuse la percentuale d'impegno con la percentuale della spesa". Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti in chiusura del dibattito dedicato in Consiglio regionale ai fondi comunitari. "Una cosa - ha aggiunto Scopelliti - è dire che noi abbiamo enfatizzato e un'altra ergersi a paladino.I numeri sono chiari". Nel rilevare "i ritardi quarantennali della Calabria" Scopelliti ha confutato molte delle affermazioni di Loiero, soprattutto in riferimento alla scelta della statale 106, o della Gallico-Gambarie. "Erano - ha sostenuto - scelte obbligate. Non si poteva certo ipotizzare di finanziare il ponte sullo Stretto, che non compete a noi". Ed in riferimento alle metropolitane di Catanzaro e Cosenza ha aggiunto "è vero che siamo in ritardo sulle Metropolitane, ma se non ci fossimo stati noi questi bandi non si sarebbero mai fatti, mentre per Reggio vi siete ricordati dopo due anni". In relazione al tema del dibattito Scopelliti ha sostenuto che "un elemento che ha caratterizzato la nostra azione è stato quello di programmare opere che vedono la luce grazie al fatto che sono state finanziate con un'unica voce unendo fondi comunitari, fondi Fas, e tutta una serie di altri finanziamenti. Tutto questo significa che nel momento in cui c'è un bando se non c'è la certezza di avere tutti i finanziamenti si rischia di non poter fare niente. La nostra idea non è stata quella di rappresentare uno scenario in cui tutto veniva fatto. Ecco perché i dati della pianificazione ci premiano, pongono in evidenza una cosa che diventa fondamentale per la politica. Emerge un dato che noi come regione abbiamo posto, nella fase di programmazione e di confronto tra il Governo nazionale e l'Europa, facendo capire che sarebbe stato inutile finanziare programmi che vedono impegni numericamente rilevanti dettati solo dall'idea di voler fare tante cose". "Non serve - ha detto ancora Scopelliti - fare tutto. E' stato più utile, invece definire poche cose e concentrare le risorse su obiettivi importanti. Indirizzo che ci consente oggi centrare più obiettivi e far vedere concretamente la ricaduta dei fondi comunitari". Altro aspetto rimarcato da Scopelliti, l'assenza nella programmazione precedente di una efficiente contrattazione con gli enti sottordinati. "Non possiamo sottrarci a questo dovere gli enti locali devono avere un ruolo ancora più importante. Una programmazione per essere efficiente deve coinvolgere i comuni sul territorio. E' un elemento di forza. Ma gli stessi enti locali devono attrezzarsi e mettersi nelle condizioni di gestire le risorse e dimostrare la capacità di realizzazione degli interventi. Una svolta, rispetto alla difficoltà nel seguire le procedure manifestata nel passato. Se riusciamo a fare questo è chiaro che avremo un miglioramento della qualità della vita, ed apriremo una stagione nuova in Calabria". Tra le azioni anticipate da Scopelliti una riguarda un progetto di sollievo all'occupazione, per il quale destinare 500 milioni di euro, ma fondato su basi innovative, perché spesso oggi le imprese non sono più in grado di partecipare ai bandi europei. Elementi che potranno qualificare un governo regionale e una maggioranza" ha concluso Scopelliti, dedicando l'ultima parte del suo intervento alle difficoltà economiche fronteggiate per ripianare il deficit della sanità, e altri tagli, che dal prossimo anno, "grazie alla virtuosa gestione del centrodestra diventeranno risorse da investire e destinare alla Calabria ed ai calabresi".

    Conclusione lavori. Il consiglio regionale ha concluso i suoi lavori avviando l'esame di un provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale riguardante il 'Regolamento regionale di disciplina delle modalità di ripartizione dell'incentivo di cui all'articolo 92, commi 5 e 6, del D.lgs. n. 163/2006' illustrato in Aula dal consigliere Tilde Minasi. Ma sulla base di una segnalazione dei consiglieri Pd Maio Maiolo e Demetrio Naccari Carlizzi che hanno evidenziato il rilievo di alcune illegittimità contestate in sede di Commissione consiliare e per le quali era stato chiesto il parere del servizio legislativo del Consiglio regionale, la trattazione del provvedimento è stata rinviata. L'Aula ha quindi approvato un ordine del giorno del consigliere Demetrio Naccari Carlizzi (Pd) sull'attentato ad un compattatore a San Ferdinando e rinviato la trattazione riguardante le "Valutazioni ed eventuali provvedimenti" inerenti la legge regionale 39 del 1995. I consiglieri Giuseppe Morrone (Fi) e Giampaolo Chiappetta (Ncd) hanno concordato la necessità della riapertura dei termini di ulteriori 15 giorni. Sono stati quindi approvati, un ordine del giorno proposto dal consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) sugli interventi a seguito delle mareggiate nell'intera fascia ionica, di Mario Maiolo (Pd) sulle forme di sostegno alla famiglia Fouzia Bouzlaf, di Candeloro Imbalzano, sulla chiusura dello sportello bancario Carime nel Comune di San Ferdinando e di Giampaolo Chiappetta (Ncd) sul sistema creditizio in Calabria.

    "Dopo la proposta da parte del Consiglio regionale di istituire la zona economica speciale in una area che verrà a coincidere almeno all'80% con il territorio del Comune di San Ferdinando- proposta ormai in corso di avanzato esame da parte del Parlamento, in vista della definitiva approvazione da parte della Comunità Europea-, riteniamo largamente superata l'originaria scelta del gruppo Carime di chiudere lo storico sportello del Comune di San Ferdinando". A dirlo, è il presidente della Commissione "Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari" Candeloro Imbalzano che, con questo spirito, si è fatto promotore di un ordine del giorno, inserito dall'Aula tra i punti in discussione della seduta odierna. Imbalzano invita "l'assessore regionale alle Attività produttive a porre in essere tutti gli opportuni contatti con l'Abi calabrese e con il gruppo Carime, per farlo recedere, in ordine alla ventilata chiusura, anche alla luce delle favorevoli prospettive che si intravedono per tutto il sistema bancario insediato nel Comprensorio del Porto, a partire dallo sportello di Banca Carime". "Non si tratta - aggiunge - più di difendere il pur legittimo diritto di una cittadina così strategica per lo sviluppo dell'intera Piana ad arrestare il processo di spoliazione iniziato in questi anni con lo spostamento della segreteria scolastica e proseguito impunemente con l'accentramento di tanti servizi postali presso la sede di Rosarno. Occorre al contrario, da una parte mandare un segnale forte al gracile mondo imprenditoriale locale ancora esistente, ma soprattutto guardare avanti rafforzando e non indebolendo servizi bancari indispensabili, in vista degli auspicati insediamenti di gruppi ed aziende, italiane ed estere, che hanno già manifestato grande interesse a fruire delle straordinarie condizioni in termini di vantaggi contributivi e fiscali, che una zona economica speciale porterebbe naturalmente con sé". "Sarebbe del tutto illogico - conclude - ed economicamente ingiustificato dare attuazione ad una decisione che risale agli anni scorsi, in condizioni e con prospettive di sviluppo ben diverse, mentre si prefigurano per l'Area industriale di San Ferdinando opportunità uniche in Italia per favorire l'insediamento di centinaia di imprese che, come dimostrano le analoghe esperienze sperimentate positivamente in altre parti del mondo (Dubai e non solo), dovrebbe con la Zes aprire, finalmente, scenari assolutamente nuovi, gli unici peraltro che potrebbero far compiere al retroporto quel salto di qualità da troppo tempo atteso".

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