Ministro Lanzetta a Reggio per Città metropolitane

07 mar 14 ''Sono qui per discutere sul differimento della costituzione dell'area metropolitana dello Stretto, ascoltando il territorio e discutendo su quello che è possibile fare per modificare questa norma e poter dare a Reggio Calabria la possibilità di partire assieme a tutte le altre città". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, a Reggio Calabria per partecipare al convegno "Città metropolitana subito" promosso da Confindustria provinciale. "Credo che Reggio - ha aggiunto il ministro - debba avere, a parità di tutte le altre, la possibilità di diventare città metropolitana. Anche perché tra ottobre e novembre qui si svolgeranno le elezioni per la formazione di un'amministrazione legittimata a governare che avrà la possibilità di affrontare il problema''.

Difficile deroga sentenza Consulta. "E' un dato che nasce dalla consistenza della popolazione residente in Calabria. Ahimé non vedo come si possa derogare a questa norma". Lo ha detto all'ANSA il ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta a Reggio Calabria in merito alla sentenza della Consulta relativa alla riduzione da 40 a 30 del numero dei consiglieri regionali in Calabria. "Comunque può darsi - ha aggiunto il ministro Lanzetta - che si crei lo spazio per ridiscutere il tutto. In questo momento è un esercizio di democrazia".

A lavoro su norma autonomie locali. "Stiamo predisponendo per il 13 marzo la prima Conferenza Stato-Regioni che sarà da me presieduta nella quale spero di poter portare presto buoni risultati". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta. "Si cercherà di lavorare per obiettivi - ha aggiunto il Ministro - in particolare, su alcune semplificazioni delle norme che regolano le autonomie locali. Sento una grande responsabilità per i problemi della Calabria, che sono antichi, gravi e tantissimi. Mi riprometto di fare presto e bene". "Finora ho portato all'attenzione del Governo il problema degli Lsu che stavano perdendo il posto di lavoro. Siamo riusciti a prorogare fino al 31 marzo la scadenza dei contratti così da poter avviare un normale iter di confronto sulla problematica nelle commissioni di Camera e Senato".