Bevilacqua "Nomina Gentile non ben ponderata" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Bevilacqua "Nomina Gentile non ben ponderata"

01 mar 14 "La nomina del Senatore Antonio Gentile alla carica di sottosegretario alle Infrastrutture ed ai Trasporti appare, alla luce dei più recenti fatti di cronaca, alquanto inopportuna e poco ponderata". Lo afferma, in una nota, Francesco Bevilacqua, presidente della Costituente regionale di Fratelli d'Italia. "Il senatore protagonista dell'imbarazzante vicenda di censura del quotidiano L'Ora della Calabria - prosegue Bevilacqua - certamente dotato di lucida intelligenza, non immaginava il circo mediatico che tale azione avrebbe scatenato? Ha forse agito d'istinto, senza fare appello alla calma ed al buon senso o comunque, nella consapevolezza delle conseguenze, ha ugualmente deciso di agire, tranquillizzato ed inconsapevolmente incoraggiato, dalla voce che, nelle registrazioni, assicura che solo quel quotidiano il giorno dopo avrebbe pubblicato la notizia del coinvolgimento del figlio in un'indagine?" "Seppur garantisti e fiduciosi nelle scelte della giustizia - sostiene ancora Bevilacqua - quello di cui bisogna oggi tener conto è che i fatti in cui il senatore è stato coinvolto avrebbero dovuto impedire a Renzi di cogliere il 'suggerimento' del Nuovo Centrodestra, giudicando magari il momento poco propizio alla nomina di Gentile ma, soprattutto, avrebbero dovuto indurre il neo eletto, per onestà intellettuale, a rifiutare l'incarico, almeno fino ai dovuti chiarimenti sull'episodio. È una vicenda a dir poco imbarazzante da cui non solo traspare la debolezza del Governo Renzi, ma che riflette all'esterno un'istantanea falsata della realtà politica calabrese, non tutta avvezza e, soprattutto, prona a simili azioni di censura. L'orgoglio dei rappresentanti del Ncd e del Governatore Scopelliti davanti alla nomina del senatore Antonio Gentile dovrebbe trasformarsi in sdegno per una scelta che, di certo, non rimanda fuori dai confini regionali un'immagine dignitosa della nostra terra e di una certa parte del mondo politico locale e che, certamente non aiuta la Calabria a risollevarsi".