Pugliano: O si approva piano rifiuti o mi dimetto - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pugliano: O si approva piano rifiuti o mi dimetto

21 lug 14 L'assessore regionale all'Ambiente Francesco Pugliano ha chiesto l'inserimento del Piano all'ordine dei lavori del Consiglio regionale "da approvare per appello nominale". Pugliano ha ricordato le scadenze che pendono sulla Regione, come quello del Decreto 'Milleproroghe' che fissava al 30 giugno la delimitazione degli ambiti di gestione dei servizi pubblici territoriali. Siamo - ha ricordato Pugliano - a rischio commissariamento". L'assessore ha annunciato le proprie irrevocabili dimissioni dall'incarico di assessore, in mancanza di decisioni, già da stasera. "Ho sopportato in solitudine - ha detto - questa problematica senza strumenti finanziari e normativi. Non sopporto che per altri tre mesi la Calabria debba soffrire una nuova emergenza rifiuti". La richiesta di inserire all'ordine del giorno la trattazione del Piano era stata avanzata precedentemente da Rosario Mirabelli "Piano - ha ricordato Mirabelli - approvato in Commissione da alcuni mesi. Dunque, non si capisce perché il Consiglio non debba affrontare una problematica enorme per la Calabria che, da qui a quindici giorni, si troverà con le strade invase da tonnellate di rifiuti". Disponibilità ad affrontare la questione rifiuti è venuta dal capogruppo Pd Sandro Principe, "tra le questioni indifferibili ed urgenti che ci consentano - ha affermato - di superare questa fase delicata della vicenda. Ma chiedere a Consiglio sciolto l'approvazione di una norma di carattere generale mi sembra esagerato". Da qui la disponibilità ad approvare i quatto-cinque punti della legge più urgenti. "Analogo ragionamento - ha ancora detto Principe va fatto sulla proroga per l'adozione dei Piani strutturali comunali e per la legge elettorale accogliendo le censure avanzate dalla Corte costituzionale. Questo perché - ha concluso - non possiamo lasciare alcun dubbio sulla legittimità del prossimo consiglio regionale". Sollecitazioni alle quali ha subito risposto la presidente facente funzioni Antonella Stasi confermando il voto regionale a dicembre. "Siamo in attesa - ha sostenuto Stasi - di una decisione a livello nazionale per indire una data unica tra la seconda e la terza settimana di novembre. Nel caso non dovesse arrivare alcuna indicazione saremo in grado comunque, come fissa la legge di indire i comizi elettorali, entro il 2 settembre, data entro la quale scadranno i 90 giorni fissati dalla legge dalla data dello scioglimento". Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) ha chiesto di inserire all'ordine dei lavori un progetto di legge omnibus riguardante il settore agricoltura, "nel quale - ha rimarcato - insistono importanti ed urgenti norme che si ricollegano a leggi in vigore". Sui piani strutturali comunale l'assessore all'urbanistica Alfonso Dattolo si è detto d'accordo con la richiesta di proroga fino al 31 dicembre. "Non siamo contro i Comuni - ha spiegato - ma riteniamo ingiustificabili alcuni ritardi anche da parte di importanti realtà locali. Bene la proroga, ma con le caratteristiche che avevamo predisposto per il rispetto dell'ambiente e del paesaggio e la limitazione dell'uso del suolo". In apertura dei lavori erano state avanzate due richieste di inserimento all'ordine del giorno dei lavori sullo stesso argomento, la soppressione del Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria, presentate, rispettivamente, da Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) e da Alfonso Gallo (Udc). Salvatore Pacenza (Forza Italia) ha avanzato la richiesta di inserire all'ordine dei lavori un ordine del giorno che fa appello alla deputazione calabrese di far proprio un deliberato della Giunta regionale con il quale si chiede di non considerare nel patto di stabilità i proventi derivanti dall'attività estrattiva delle piattaforme del mar ionio. Mario Maiolo (Pd) ha avanzato la richiesta di inserire una proposta di modifica alla legge regionale 25 del 2009 recante norme per le primarie unitamente ad una proposta di modifica della legge elettorale. Alfonsino Grillo, poi, ha chiesto l'inserimento di un progetto di legge relativo alle norme per l'accreditamento delle strutture sanitarie.