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    Armi Siria a Gioia: Reazioni e commenti

     

     

    Armi Siria a Gioia: Reazioni e commenti

    03 lug 14 "Ieri ci siamo recati a Gioia Tauro per monitorare sulla delicata operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane con la consapevolezza che il miglior modo di far funzionare le istituzioni, nazionali ed internazionali, è vigilare sul loro operato restando sempre al fianco dei cittadini". Lo dichiarano i deputati calabresi e della Commissione Difesa del MoVimento 5 Stelle. "L'esito dell'operazione - proseguono - è stato positivo e non sono stati rilevati rischi di alcun genere che si configurassero di livello superiore rispetto alle consuete operazioni che lo stesso Porto di Gioia Tauro ospita da anni. Da oggi ci dedicheremo tuttavia alla seconda fase, ovvero una stringente vigilanza sul processo di trasformazione tramite idrolisi che avverrà sulla nave militare americana Cape Ray nel Mediterraneo"

    Il trasbordo dei container con le armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro "è stata un'esperienza bella ma soprattutto gratificante e che, comunque, ci ha arricchito professionalmente". E' quanto dice all'ANSA uno degli operatori Mct, che vuole rimanere anonimo, tra i trenta selezionati per l'operazione di trasferimento dei "veleni" dal cargo danese Ark Futura alla nave statunitense Cape Ray. Un'operazione di disarmo che ha catalizzato sulla struttura portuale calabrese le attenzioni dei maggiori media nazionali e internazionali. "La tensione si è sciolta subito - aggiunge l'operatore - e poi, malgrado le polemiche di questi ultimi mesi, è seguito un lavoro quasi di routine sulla scorta di quello che da anni si svolge quotidianamente in questa struttura portuale".

    "Ovviamente mi unisco al generale coro di soddisfazione per il buon esito del trasbordo delle armi chimiche siriane destinate alla distruzione. È forse utile però osservare che tutto ciò è stato realizzato grazie alle infrastrutture di cui il porto è dotato oltre che dalla professionalità e la determinazione dei lavoratori del terminal". È quanto afferma, in una nota, il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari. "L'aver scelto di non voltarsi dall'altra parte di fronte ad un problema, e la capacita dimostrata nel gestirlo efficacemente, testimoniano - prosegue Solari - una volontà di crescita e di riscatto morale ed economico di tutta l'area. Per questo non può essere elusa la più che giustificata posizione espressa dalla Cgil regionale e da quella di Gioia Tauro che rivendicano una maggiore attenzione da parte del governo nazionale, insieme alla necessità di operare per dare una prospettiva di crescita equilibrata per tutta l'area"

    "La conclusione positiva delle operazioni di trasbordo delle armi chimiche siriane a Gioia Tauro ha confermato gli elevati standard di efficienza del nostro porto". Lo affermano in una nota congiunta il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti, ed il segretario generale di Reggio Calabria, Domenico Serranò. "La Cisl calabrese e reggina - aggiungono esprimono un sentito ringraziamento a tutte le maestranze locali che con estrema competenza e professionalità hanno contribuito a portare a compimento, in modo peraltro ottimale, un'importante missione internazionale di pace ad alto indice di rischio. Le luci sul porto di Gioia Tauro, però, non possono e non debbono spegnersi con l'epilogo della suddetta operazione. Per la CISL è arrivato il momento di un surplus di attenzione ed impegno sulla grande struttura portuale gioiese, al fine di valorizzarla definitivamente ed a 360. Sul tappeto infatti insistono diverse criticità, alcune ataviche, mai avviate a soluzione nonostante i reiterati impegni assunti e le dichiarazioni rilasciate anche in questa occasione da importanti esponenti del Governo. Questa grave "miopia" ha prodotto gravi conseguenze non solo per il porto gioiese e per i calabresi ma per l'intero sistema portuale italiano e non solo. Urge a questo punto un deciso e quanto mai opportuno cambio di passo, con una più adeguata attenzione del Governo e degli organismi europei sulle prospettive di crescita e di sviluppo non solo dell'Hub portuale ma dell'intero retro-porto, riconoscendo all'intera area i requisiti per essere classificata "Zona Economica Speciale". Le enormi potenzialità della Calabria e dell'area della Piana - per la Cisl - devono essere a questo punto realmente valorizzate ed integrate a pieno titolo nel sistema Paese".

    "La Cgil Calabria e la Cgil della Piana di Gioia Tauro esprimono soddisfazione per la piena riuscita delle operazioni di trasbordo delle sostanza chimiche effettuate nel porto di Gioia Tauro che portano positivamente all'attenzione internazionale la Calabria e la Piana per il più grande intervento di disarmo chimico mai realizzato fino ad oggi". Lo afferma in una nota congiunta il segretario generale della Cgil della Calabria, Michele Gravano, ed il segretario della Cgil Piana di Gioia Tauro, Nino Costantino. "Sottolineiamo, al contempo, la grande professionalità - aggiungono - e capacità dei lavoratori portuali di Gioia Tauro che hanno fatto emergere il volto di una Calabria e di un Sud operoso che ha dato prestigio all'intero Paese. Di contro alcune istituzioni locali, con qualche eccezione, dapprima non hanno saputo giocare una partita delicata e seria e adesso continuano a dare una immagine pasticciona e superficiale. Adesso aspettiamo risposte concrete. Il Governo Renzi dia seguito agli impegni già assunti anche dal Governo Letta, convochi immediatamente il tavolo a Palazzo Chigi sullo sviluppo di Gioia e della Calabria. Si concretizzino investimenti pubblici sull'ammodernamento infrastrutturale e ferroviario, sul retro porto industriale, sul rigassificatore, sulla ZES. Si compia quel necessario sforzo su un vero progetto per la logistica a Gioia. Rilanciamo le nostre proposte per lo sviluppo della Piana e della Calabria, cominciando dalla localizzazione dell'Osservatorio del Polo della logistica e delle infrastrutture a Gioia Tauro o comunque in Calabria. Ma ora non ci limitiamo più alle proposte. Occorre agire. Per questo la CGIL chiamerà a raccolta tutte le forze sane e democratiche, del lavoro e delle professioni, le istituzioni per un largo fronte comune a sostegno del necessario e non più rinviabile processo di sviluppo economico.Ora si può. Ora si deve. Adesso la Calabria e la Piana democratica e del progresso ha tutte le carte in regola per giocare la partita più importante della propria storia che può determinare un futuro diverso al territorio ed alle future generazione. E' la battaglia su cui noi ci sentiamo di batterci e di impegnarci".

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