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    Guccione: Sanità non può essere ostaggio di Scopelliti

     

     

    Guccione: Sanità non può essere ostaggio di Scopelliti

    03 lug 14 "Ancora una volta la Calabria risulta essere tra le Regioni che presenta maggiori inadempienze nel settore sanitario dove, secondo quanto emerge dalla Verifica degli adempimenti Lea 2012 pubblicata sul sito del ministero della Salute, ancora non vengono garantiti nemmeno i Livelli essenziali di assistenza (Lea) e restano irrisolti nodi cruciali che riguardano l'assistenza territoriale, la rete dei laboratori, la prevenzione e l'emergenza-urgenza". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Carlo Guccione. "E mentre la Calabria ed i calabresi - aggiunge - continuano a pagare con la propria pelle e con le proprie tasche le conseguenze devastanti di tale stato di cose, il governo nazionale è addirittura costretto ad avviare una approfondita ricognizione per individuare tutti gli atti e i decreti firmati da Scopelliti nel periodo successivo alla condanna e alle dimissioni per annullarli in autotutela al fine di evitare possibili contenziosi. L'ex governatore, infatti, avrebbe continuato a esercitare le sue precedenti funzioni come se niente fosse accaduto. Solo nella scorsa settimana avrebbe approvato tre decreti che riguardano la 'realizzazione di interventi per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari', il trasferimento di sede di una struttura sanitaria privata, e la 'riorganizzazione del Sistema trasfusionale regionale'. Atti che sono stati subito annullati, con una comunicazione recapitata al dipartimento Tutela della Salute della Regione dal ministro Beatrice Lorenzin". "Un settore delicato e difficile come quello sanitario - prosegue Guccione - non può continuare ad essere mantenuto in ostaggio da Scopelliti e dai suoi amici e deve essere immediatamente sottratto alle scorribande e alle vendette che si consumano quotidianamente tra le correnti interne del centrodestra calabrese che utilizzano questo settore per il mantenimento e il controllo della loro leadership. Se si vogliono evitare ulteriori danni il governo nazionale deve immediatamente nominare un nuovo commissario per l'attuazione del Piano di rientro, una personalità veramente autorevole che abbia la capacità e le competenze per affrontare prioritariamente le questioni che riguardano l'immediato sblocco del turnover per medici, paramedici e infermieri allo scopo di garantire i livelli essenziali di assistenza e il pieno ripristino delle condizioni minime della legalità e della più assoluta trasparenza".

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