Cgil: "A Gioia Tauro una grande operazione di pace" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cgil: "A Gioia Tauro una grande operazione di pace"

30 giu 14 Quella che si svolgerà mercoledì 2 luglio a Gioia Tauro sarà "una grande operazione di pace". Lo hanno detto il segretario generale della Cgil della Calabria, Michele Gravano, e il segretario generale comprensoriale della Piana, Nino Costantino, incontrando i giornalisti a Gioia Tauro. Saranno trenta i portuali calabresi impegnati nelle operazioni di trasbordo delle armi chimiche provenienti dalla Siria. I lavoratori, che sono stati appositamente formati - è stato precisato - indosseranno delle tute speciali per evitare contaminazioni. Per la movimentazione dei container da 20 piedi ciascuno, i portuali non adopereranno le tradizionali gru ma muletti e ralle (piattaforme con le ruote). I container verranno scaricati sulla banchina dal cargo Ark Futura e, successivamente, collocati all'interno della nave statunitense Cape Ray. Alla Medcenter, che gestisce il terminal container, verrà dato un indennizzo per lo stop di attività dello scalo. "La massima attenzione oggi - ha detto Gravano - è legata alla sicurezza delle operazioni. Dal giorno dopo, però, se il Governo non ci darà risposte, solleciteremo il rispetto degli impegni assunti". In particolare, la Cgil ha rilanciato la richiesta di istituzione di un tavolo interministeriale su Gioia Tauro e ha sottolineato la necessità di creare nella città portuale l'Osservatorio sulla logistica mediterranea. I dirigenti della Cgil hanno anche auspicato che, tra Reggio Calabria e Messina, venga individuata la sede europea del programma Frontex. Infine, è stata posta in evidenza la necessità che "a capo dell'Autorità portuale di Gioia Tauro venga messo ad operare non un politico, ma un manager dalle riconosciute capacità professionali".