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    Chizzoniti: Nessun risparmio da taglio Tar Reggio

     

     

    Chizzoniti: Nessun risparmio da taglio Tar Reggio

    19 giu 14 "Per comprendere adeguatamente 'la capacità dei legislatori' è sufficiente richiamare il raffinato concetto espresso dal prof. Guido Astuti rispetto agli artefici della unificazione amministrativa del Regno d'Italia: 'piuttosto modesti, limitati, inadeguati alle esigenze di una moderna Democrazia Liberale, popolare, progressiva nonché inidonei a governare gli sviluppi ulteriori dello Stato Italiano'. Una realtà quella, purtroppo ancora oggi drammaticamente attuale, anche solo a voler considerare superficialmente l'animus rerum mutatio cavalcato dal Premier Renzi, sempre più ghiotto di utopie". E' quanto scrive il presidente della Commissione speciale di vigilanza Aurelio Chizzoniti intervenendo in merito alla preannunciata abolizione delle sedi staccate dei Tar. Nella missiva indirizzata al Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Giustizia, per gli Affari regionali ed al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Chizzoniti afferma: "Nobilitato da innegabili difficoltà finanziarie, il furore Islamico riformista, peraltro incastonato in una ottica 'piemontese' dell'Unità d'Italia, esalta la politica anti sprechi, eliminando per decreto, in primis, i vertici della magistratura ordinaria. In secundis, si rivitalizzano strategie neo centraliste, sorprendentemente ritenendo che 'il pianeta Giustizia' sia la fonte primaria del dissesto finanziario. Alla luce di questo singolare convincimento non solo si cacciano le apicalità della magistratura ordinaria, mentre sul versante di quella amministrativa, si innova restituendola ad una 'moderna' visione ottocentesca, sopprimendo le sezioni decentrate (appena otto in tutta Italia di cui quattro operanti nel profondo Sud) dei Tar Regionali. Tutto questo ovviamente mentre imperversa l'evasione fiscale, il mercato del lavoro è asfittico, le multinazionali scappano dall'Italia e i manager pubblici, al di là degli slogan, continuano a percepire stipendi fiabeschi, liquidazioni dorate". Nella lettera, inviata anche alla deputazione calabrese, ai vertici della Regione, ai capigruppo consiliari, ai consiglieri regionali, ai segretari regionali dei partiti, ai sindaci e al Presidente della Provincia di Reggio, al Presidente della Camera di Commercio e agli ordini professionali della stessa provincia, alle segreterie regionali dei sindacati e al sindaco di Catania Enzo Bianco, Chizzoniti sottolinea: "In questo contesto si dimentica che la sezione decentrata del Tar di Catania smaltisce una mole di lavoro impressionante, collocandosi al sesto posto in Italia e quindi precedendo abbondantemente tantissimi Tribunali regionali. Ragion per cui può ben comprendersi l'irrazionale quanto contraddittoria rivoluzione culturale che si pone in palese contrasto con le blaterazioni inneggianti al decentramento che hanno caratterizzato la politica degli ultimi vent'anni". E così, secondo Chizzoniti, "per la realizzazione del pur irrinunciabile intento di contenimento della spesa pubblica il Presidente del Consiglio (o chi per lui) ricorre alla sconcertante mutilazione dei Tar, nonostante l'assoluta inesistenza del benché minimo risparmio sui costi di funzionamento della sopprimenda sezione reggina. Ospitata in un bene demaniale a zero euro e dotata di un archivio autonomo. Il sospetto è che il biasimo e l'avversione agli stessi possa essere alimentato da qualche magistrato della Giustizia amministrativa magari in forza allo staff governativo che per 'il gusto sadico' di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, abbia ponderato con astuzia volpina di risolvere il problema suggerendo una opportuna e risolutiva 'soppressione di massa'. E' solo una riflessione utile ad approfondire l'inconsistenza del reale risparmio conseguente all'accentramento avviato all'insegna di una opzione imperiale della politica senza neanche avvertire la sensibilità di consultare chicchessia, ignorando comunque le realtà territoriali interessate, le organizzazioni sindacali, esponenti istituzionali, ordini professionali". "Ne deriva che Reggio - sostiene Chizzoniti - sarebbe l'unica città Metropolitana senza Tar, a meno che non si intenda revocare anche tale status faticosamente conquistato. Appare quanto mai opportuna l'assunzione di una forte e coralmente convergente azione politica per far comprendere al premier Renzi (o a chi per lui) l'errore di partenza invitandolo a non affrontare la realtà attuale con il capo rivolto sempre al passato pensando che tutto sia stato sbagliato. Caso mai riflettendo sulla graduale, astratta perfettibilità dell'universo. Non è tollerabile infatti che i soli Enti esentati dalla stretta finanziaria siano i partiti i cui esponenti indulgono nell'acquisto di ville, barche, diamanti, fuoristrada, crociere".

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