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    Guccione "Negli uffici della sanità regionale accadono cose stranissime"

     

     

    Guccione "Negli uffici della sanità regionale accadono cose stranissime"

    12 giu 14 "La sanità in Calabria si conferma terra di paradossi e contraddizioni inverosimili. Agli sprechi, alle inefficienze e allo sperpero di danaro pubblico eravamo abituati ma adesso negli uffici della sanità regionale succedono cose stranissime". Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. "L'Asp di Cosenza, con delibera n. 206 del 30 gennaio 2014, affida - aggiunge - l'incarico di responsabile di area medica e veterinaria al dott. Maurizio Anastasio a seguito - leggiamo da una missiva firmata dal dg Scarpelli - "di apposita valutazione dei curricula prodotti dagli aspiranti all'incarico". Subito dopo lo stesso Scarpelli si preoccupa di chiedere all'Ufficio del sub commissario delegato al Piano di rientro, Andrea Urbani, un parere circa la presunta incompatibilità con l'incarico espletato dal dott. Anastasio presso la task force Veterinaria istituita dalla Regione Calabria per la risoluzione delle criticità del settore". "La risposta del sub commissario - prosegue Guccione - arriva dopo pochi giorni. E certifica che "non sussistono motivi d'incompatibilità tra l'attuale incarico ed eventuali nuovi incarichi attribuiti al dott. Anastasio" che, anzi, era già direttore facente funzioni "del servizio Veterinario nell'ex As di Paola". Questione chiarita, dunque? Neanche per sogno. Un rigo più giù, infatti, prima di licenziare il parere, Urbani inserisce una postilla farsesca. Scrive: "Il dott. Maurizio Anastasio, ovviamente, si asterrà dalle attività di audit e verifica dell'efficacia di competenza del Servizio veterinario regionale, svolte sull'Asp di Cosenza". Il livello di contorsione mentale è qui notevole. L'Ufficio del sub commissario autorizza Anastasio a svolgere un incarico a valenza regionale pur sapendo che sul territorio di competenza dell'Asp di Cosenza lo stesso sarebbe in palese conflitto di interessi. Lo fa con la giustificazione, risibile, che Anastasio si dovrà astenere dalle valutazioni inerenti la provincia di Cosenza, che tra l'altro rappresenta la metà del territorio calabrese. La vicenda è fortemente significativa della mancanza di serietà e competenza dimostrata da parte di chi è chiamato a svolgere un compito delicatissimo e di vitale importanza per il futuro della Calabria. Al punto in cui siamo questa politica sciatta e inconcludente - e nel caso di specie palesemente ridicola - non è in grado di produrre nessun effetto positivo circa la soluzione dei problemi della sanità". "Non si possono conferire ruoli di altissima responsabilità - conclude - senza tenere conto della competenza e dell'esperienza. Non si può giocare con la salute dei cittadini e meno che mai si può giocare sporco quando la medicina viene assoggettata alle convenienze della politica. Rimane un ultimo aspetto da chiarire: il dott. Anastasio si asterrà dal percepire anche tutto lo stipendio?".

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