Giordano: Bloccare bitumificio a Campo Calabro - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Giordano: Bloccare bitumificio a Campo Calabro

11 giu 14 "Il grave problema del bitumificio di Campo Calabro poteva essere risolto già da tempo se gli enti territorialmente competenti avessero avuto coscienza della problematica ambientale che poteva determinarsi". Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Giuseppe Giordano facendo riferimento, è detto in un comunicato, "all'allarme creatosi per le conseguenze ambientali legate al ciclo di lavorazione del bitumificio di Campo Calabro". Giordano, che sull'argomento aveva già presentato un'interrogazione, sollecita "un'azione comune e congiunta perché vengano messi in atto immediatamente gli adempimenti necessari per bloccare un iter autorizzativo che, come giustamente denunciato dai comitati civici del territorio, rischia di creare criticità ambientali nell'area. Da qui l'importanza che i comuni interessati, quindi non solo Campo Calabro ma tutte le municipalità dell'area, compiano o completino le attività amministrative di competenza e richiamino alla sue responsabilità, in particolare, la Provincia di Reggio, che si è dimostrata nelle prime fasi della vicenda quanto meno disattenta, tentando così di bloccare un iter che non fa gli interessi dell'area, ed impongano agli organismi di controllo, come Asp e Arpacal, maggiori verifiche tecno-scientifiche". "Ciò che conta in questo momento - dice ancora Giordano - è creare un fronte unito e compatto. Poi, a storia finita, possibilmente con esito positivo, si potranno individuare responsabilità politiche e amministrative sui ritardi o sulla poca attenzione sulla vicenda che rischiava di non emergere senza le denunce forti e circostanziate dei comitati dei cittadini". "In ogni caso - conclude il consigliere regionale - non si può non notare da parte della Provincia una preoccupante inversione di rotta sulle problematiche ambientali: prima con la centrale a carbone di Saline Ioniche, con il parere favorevole alla concessione del'area portuale alla Sei, e ora con il bitumificio di Campo Calabro, sul quale si tentava di chiudere sbrigativamente l'iter istruttorio".