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    Consiglio regionale prende atto dimissioni Scopelliti: è fine consiliatiura

     

     

    Consiglio regionale prende atto dimissioni Scopelliti. Conclusa consiliatura

    03 giu 14 Il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico, ha informato l'assise consiliare delle dimissioni del Presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti. La comunicazione è avvenuta nel corso dei lavori del consiglio regionale in base al regolamento interno dell'assise. Subito dopo la comunicazione del Presidente Talarico ha avuto inizio il dibattito, al quale stanno partecipando i consiglieri presenti in aula.

    Fine consiliatura: Con la formula "congedo definitivamente i consiglieri regionali", il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico, ha definitivamente dichiarato chiusa la IX consiliatura regionale. La consiliatura si è conclusa per effetto delle dimissioni del Presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, a seguito della condanna a sei anni in qualità di ex sindaco di Reggio. Ci sarà solo la convocazione di un consiglio l'11 giugno per l'approvazione dell'assestamento del Bilancio.

    Il dibattito - Sulla comunicazione all'aula delle dimissioni del Presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti si è svolto un breve dibattito. Il capogruppo Ncd Giampaolo Chiappetta ha ripercorso il dibattito di questi mesi "sulla reale portata - ha detto - di questo gesto importante, finalizzato a fare recuperare credibilità alla politica ed alle istituzioni. Avrei preferito stasera un po' più di attenzione da parte dei consiglieri di minoranza. Si sarebbe potuto e dovuto consentire un dibattito il più ampio possibile sui quattro anni di legislatura, che al di là delle ombre, che pure ci sono state, hanno coinciso con un periodo contingente per la Calabria ed il nostro Paese. Credo - ha concluso Chiappetta - che l'aula quasi deserta di stasera non faccia bene alle istituzioni, nella loro massima espressione". Pasquale Maria Tripodi (Misto) ha espresso il suo rammarico per un dibattito mancato. "L'aula - ha affermato - non ha avuto la volontà di discutere su quello che si sarebbe potuto fare e non si è fatto". "In questo consiglio - ha affermato Nazzareno Salerno (Ncd) - oggi abbiamo trattato argomenti importanti. Io ritengo che, per chi come noi che facciamo politica, questo punto abbia una importanza superiore agli altri. Non possono essere cancellati così i risultati di governo della Regione Calabria. Lo dico come assessore della giunta di cui mi onoro di far parte e come cittadino calabrese. Affrontiamo questo argomento non per volontà della politica. Un percorso che dobbiamo percorrere per motivi esterni alla politica: la legge Severino, che disattende il principio della Costituzione sulla presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio". "Siamo giunti - ha detto ancora Salerno - all'interruzione dell'attività del Consiglio regionale. E su questo dobbiamo riflettere E quando la politica è delegittimata forse un motivo c'è". Salerno, concludendo, ha ringraziato "Peppe Scopelliti, per aver governato - ha detto - con coraggio in questi quattro anni la Calabria. Un lavoro non facile. Cose importanti ne sono state fatte. La sanità. Scelte assunte in prima persona da Giuseppe Scopelliti. Questa maggioranza in questi quattro anni è stata compatta a sostenere un programma politico e amministrativo. Non poteva passare così. C'è bisogno di riflettere altrimenti c'è il rischio di mettere in discussione il futuro della dignità politica di ciascuno di noi". Ed ha chiuso facendo appello ai presenti "a fare di tutto per ridare dignità alla classe politica". L'assessore Domenico Tallini, nel condividere le parole di Salerno, ha aggiunto: "Sono grato di aver lavorato e di avere avuto la fiducia di un Presidente come Scopelliti che a volte ci ha visto fare delle scelte difficili, controcorrente, che hanno cambiato radicalmente l'impostazione e l'organizzazione della Regione. Abbiamo fatto tanto. L'opposizione è stata brava a mistificare, anche con l'aiuto dei mass media, la realtà dei fatti. Decisioni assunte in Giunta, spesso andavano in contrapposizione alle proposte iniziali. E' stato un lavoro di libertà. Siamo tutti vittime - ha concluso Tallini - dell'antipolitica e non facciamo altro, quando l'avversario è in difficoltà, che compiere atti contro la politica". Infine Gianluca Gallo (Udc), secondo il quale "chiudiamo con dispiaciere un'esperienza con la serenità e la certezza di aver fatto il massimo delle nostre possibilità".

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