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    Guccione: Dissennato scontro di potere su Asp Cosenza

     

     

    Guccione: Dissennato scontro di potere su Asp Cosenza

    03 giu 14 "Che la sanità in Calabria fosse un terreno di conquista e di potere da parte degli esponenti del centrodestra calabrese era un fatto risaputo, ma nessuno poteva minimamente immaginare che si potesse arrivare al punto di degrado e di scempio completo a cui questo delicato settore per la vita dei cittadini è stato ridotto in questi anni". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione, che fa riferimento, in particolare, alla situazione dell'Asp di Cosenza. "I risultati prodotti dalla Giunta-Scopelliti, infatti - aggiunge - sono quelli di una sanità che vive in uno stato comatoso, di perenne emergenza. E' notizia di tutti i giorni che tanti reparti degli ospedali 'hub' e 'spoke' della Calabria vengano chiusi o accorpati per mancanza di personale medico e paramedico. I Livelli essenziali di assistenza non vengono assolutamente garantiti. Il rapporto posti-letto per acuti ogni mille abitanti invece di essere al 2,5% è all'1,2%, con la conseguenza che i cittadini sono costretti, per curarsi, ad emigrare in altre regioni, incrementando costantemente l'emigrazione passiva che nel 2013 è arrivata a costare alle casse della Regione 273 milioni di euro. Interi territori della nostra regione sono privi della continuità essenziale". "All'Asp di Cosenza, che è la più grande Asp della Calabria con oltre un miliardo di bilancio - dice ancora Guccione - si è arrivati al punto che a contendersi la poltrona di Direttore generale ci siano addirittura due pretendenti, espressioni delle diverse fazioni interne alla destra. Questo dissennato scontro di potere rischia di arrecare un ulteriore, grave danno alla salute dei calabresi. E' venuto il momento di dire basta a tutto questo. Il Governo nazionale deve intervenire immediatamente per ripristinare le regole, nominando un nuovo Commissario per l'attuazione del Piano di rientro sanitario in sostituzione del dimissionario e sospeso presidente Scopelliti. La Calabria non può continuare a pagare il prezzo salatissimo delle guerre intestine e dell'implosione del centrodestra in settori vitali della vita della regione, come la sanità, la gestione dei rifiuti e, soprattutto, la mancanza di occupazione, soprattutto giovanile che, ormai, tocca livelli drammatici". "Va data subito la parola ai calabresi - conclude il consigliere regionale del Pd - e, nel frattempo, il Governo centrale, attraverso la cabina di regia istituita dal premier Renzi per la Calabria, deve garantire la transizione e la gestione di questi drammatici problemi".

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