Confagri "Sorpresi da osservazioni Trematerra" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Confagri "Sorpresi da osservazioni Trematerra"

19 feb 14 "Francamente sorprendono - e non poco le osservazioni dell'assessore regionale all'Agricoltura in ordine precisi rilievi mossi da Confagricoltura Calabria sulla questione dei Consorzi di Bonifica e non solo". Lo afferma in una nota il Presidente della Confagricoltura della Calabria, Alberto Statti. "Nel rispondere - aggiunge Statti - con una certa sufficienza - insolita per lui e fuori luogo tenendo conto dei contenuti e dei fatti - Trematerra ci accusa, relativamente all'intenzione che ribadiamo e cioè di scendere in piazza ed occupare l'assessorato regionale - di produrre slogan e non proposte. Siccome da imprenditori siamo abituati a parlare con i fatti e la concretezza rappresenta il nostro unico orizzonte - per scelta e per necessità quotidiana - o l'assessore si è fatto prendere la mano nel replicare in maniera piccata - e potrebbe anche starci nella naturale dialettica di posizioni - oppure non è informato e la cosa sarebbe invece particolarmente grave considerata la responsabilità che ricopre. Le proposte concrete le abbiamo avanzate eccome, non solo durante l'interlocuzione con i funzionari ed i dirigenti del Dipartimento ma soprattutto attraverso iniziative destinate alla modifica dell'articolo 23 della Legge Regionale 11/2003 "Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei consorzi di bonifica" della quale si è occupata la quarta Commissione Consiliare. Da più tempo infatti chiediamo - sulla base di precise richieste, di una proposta di legge e di un emendamento di modifica alla legge 11 - di confrontarci nel merito; l'affermazione secondo la quale da parte nostra ci sarebbero slogan e non proposte è completamente priva di aderenza alla realtà, ai comportamenti, ai documenti facilmente verificabili e conoscibili". "Ma vorremmo aggiungere - prosegue - di più in ordine alla soddisfazione espressa dall'assessore per l'adozione di quelle linee guida che sono precondizione necessaria per la redazione dei Piani di Classifica da parte dei Consorzi di Bonifica; è una soddisfazione che non ci appartiene perché - sulla base dell'opinione generale delle imprese chiamate a pagare i tributi ed attraverso essi a mantenere sfacciate inefficienze e carenza di servizi - riteniamo prioritaria la modifica della legge regionale in aspetti che sarebbe troppo lungo elencare in questa sede. Governare l'agricoltura calabrese e progettare il suo ulteriore sviluppo richiede tempi certi, confronto, e condivisione, nessuno può pensare - basterebbe il passato a confortare l'affermazione - di immaginare soluzioni senza ragionare con chi dell'agricoltura calabrese è il vero autentico protagonista e cioè le imprese. A conferma di ciò - e valga come indicazione non polemica - mi permetto di aggiungere un sintetico elenco delle iniziative assunte e sostenute dall'assessorato senza concertazione con le Organizzazioni Professionali Agricole: Legge regionale tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo, Legge regionale tutela e valorizzazione patrimonio forestale, Legge regionale di riordino in materia di forestazione - Calabria Verde, Legge regionale di riordino dell'Agenzia di Sviluppo - Arsac, Legge regionale sui GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) e Godo (Gruppi Organizzati Domanda/Offerta), Proposta di legge norme regionali per la disciplina, la tutela e la valorizzazione dell'apicoltura calabrese". "Senza citare - conclude - l'assenza di qualsivoglia incontro preliminare sul Psr, sulla formazione del Bilancio Regionale (2011-2012-2013). Ed infine - giusto per completare l'elenco, nessuna concertazione per la Delibera 517/2012 - Politiche di snellimento e semplificazione amministrativa e per i Piani di classifica dei Consorzi di Bonifica. Vada per la risposta inutilmente polemica dell'assessore ma forse - tenuto conto della collaborazione sempre offerta dalle organizzazioni professionali agricole ed in primis Confagricoltura - sarebbe il caso di rispondere con i fatti e con un dialogo istituzionalmente necessario perché Confagricoltura - che questo dialogo leale e responsabile non ha mai lesinato - rappresenta quelle aziende che danno forza e corpo al sistema agricolo e sono sempre di più a rischio chiusura"