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    Riunito il Consiglio regionale, approvate discariche private

     

     

    Riunito il Consiglio regionale, approvate discariche private

    17 feb 14 Il Consiglio regionale presieduto da Francesco Talarico ha avviato i propri lavori con all'ordine del giorno la trattazione del question time e al secondo punto il dibattito sullo stato dei fondi comunitari. La seduta è stata preceduta da una lunga riunione dei presidenti dei gruppi consiliari finalizzata a regolamentare il dibattito in aula.

    Pugliano: Sistema rifiuti sbilanciato. La Regione per affrontare l'emergenza rifiuti che la attanaglia ormai da quasi 15 giorni, si affida anche all'attività dei privati. E' quanto prevede un emendamento di "Integrazione alla legge regionale 12 aprile 2013, n. 18 (Cessazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti. Disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi)" in discussione nella seduta del Consiglio regionale. L'assessore all'Ambiente della Regione, Francesco Pugliano, intervenuto dopo l'illustrazione della norma da parte del relatore Gianluca Gallo, ha definito "di straordinaria importanza la norma di modifica della legge" tenuto conto dello "squilibrio territoriale che in Calabria caratterizza il sistema dei rifiuti, sbilanciato dalla mancata realizzazione dell'impianto nell'area del cosentino". "In Calabria - ha aggiunto Pugliano - vengono prodotti quotidianamente oltre 2.400 tonnellate di rifiuti. Oggi la situazione è stata messa in crisi per la chiusura da circa 15 giorni, dell'unica discarica attiva sul territorio: Pianopoli. Delle 2400 tonnellate solo il 41% viene trattato nei sette impianti pubblici attualmente funzionanti in Calabria. A dimostrazione di un sistema impiantistico incompleto, insufficiente ed inefficiente". Da qui la norma che apre alla possibilità per gli impianti privati, autorizzati, di supportare gli impianti del sistema pubblico. "Una scelta che ci consentirà di trattare circa 1200 tonnellate di rifiuti al giorno e di rientrare in una condizione di legittimità". Pugliano ha elencato i tre elementi fondamentali che caratterizzano l'attuale situazione della Calabria, l'insufficienza degli impianti, il loro squilibrio nella distribuzione territoriale, il lungo periodo di commissariamento per l'emergenza rifiuti, ribadendo che il Piano della Regione Calabria per rendere il sistema efficiente fonda su tre punti: infrastrutturare l'area nord della Calabria, raggiungendo l'autosufficienza territoriale; prevenire, mettendo in campo ogni azione per evitare che ogni prodotto diventi un rifiuto, attraverso la raccolta differenziata; seguire il principio di prossimità, accorciando le distanze tra produzione e smaltimento rifiuti".

    Approvate discariche private. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con la formula del coordinamento formale, il testo di legge di iniziativa della Giunta regionale che prevede nuovi interventi per la soluzione dell'emergenza rifiuti. In particolare, è stato dato via libera ad un emendamento integrativo alla legge regionale 12 aprile 2013, n. 18 inerente la "Cessazione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti. Disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi", che prevede, in questa fase, l'utilizzo anche di discariche private per il conferimento, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti che si sono accumulati in questo periodo a causa della temporanea chiusura della discarica di Pianopoli. Sul punto, dopo la relazione dell'assessore all'ambiente Francesco Pugliano, si è svolto un articolato dibattito cui hanno partecipato i consiglieri di quasi tutti i gruppi consiliari. Respinto in sede di votazione un emendamento migliorativo proposto dal capogruppo Pd Sandro Principe, sul quale l'assessore ha espresso la propria contrarietà, come rappresentante della Giunta, in quanto, ha precisato Pugliano "rispettoso delle conclusioni assunte dalla quarta Commissione ambiente che ha avuto modo - ha concluso - di approfondire e discutere l'argomento".

    Dibattito sui rifiuti: La nuova norma introdotta nel piano regionale dei rifiuti è stata al centro degli interventi di numerosi consiglieri regionali. Sandro Principe, capogruppo Pd, ha definito "insoddisfacenti" le spiegazioni dell'assessore Pugliano e definito "parziale e poco veritiera la cronistoria dell'emergenza così come rappresentata dall'assessore". Principe si è soffermato sulla situazione della provincia di Cosenza, "dove sono maggiori, a carico dei cittadini - ha detto - gli oneri economici in materia di rifiuti" ed ha ricordato la realizzazione di un inceneritore di prima generazione "che anziché essere ammodernato e reso compatibile con le nuove normative ambientali, per scelta della Giunta Nisticò, venne definitivamente chiuso dalla Regione e successivamente, dinanzi alla alla disponibilità delle popolazioni di San Lorenzo del Vallo di creare sul territorio un termovalorizzatore, si decise di raddoppiare Gioia Tauro, ad oggi ancora in fase di realizzazione. "Non condivido affatto le dichiarazioni dell'assessore sui tempi necessari per l'impiantistica - ha detto Principe - perchè avrei preferito ascoltare l'annuncio di programma di facile attuazione, con tempi definiti di realizzazione degli interventi". Principe ha espresso poi "notevoli perplessità per un provvedimento di modifica che incarna quasi una sostituzione di poteri, ritenendo che per ottenere gli effetti previsti nella proposta sia sufficiente una ordinanza di protezione civile". Agazio Loiero, di Autonomia e Diritti, ha espresso "forte preoccupazione per la situazione attuale ed emergenziale della Regione". Nel riconoscere le "difficoltà connesse al settore", Loiero ha offerto la disponibilità del suo gruppo a contribuire alla risoluzione definitiva della problematica ed ha concluso ricordando che "senza la discarica di Pianopoli, voluta dalla Giunta di centrosinistra, con l'assunzione di responsabilità del prefetto Sottile, l'emergenza si sarebbe palesata molto prima ed in maniera dirompente". Emilio De Masi, nel riconoscere il "faticoso impegno e la dedizione" con la quale l'assessore Pugliano "in piena solitudine della Giunta", sta affrontando la questione rifiuti, ha rivolto l'invito "a creare le condizioni per un clima costruttivo sull'argomento e per la sua soluzione". Fausto Orsomarso (Ncd) ha spiegato che l'emendamento alla legge serve per il superamento dell'emergenza e non modifica un Piano che è ormai in atto". "Scontiamo un deficit di programmazione" ha affermato Domenico Talarico, che ha definito l'emendamento della Giunta "sul quale ha espresso forti dubbi di legittimità l'ufficio legislativo del Consiglio regionale, l'autodenuncia di una programmazione sbagliata". Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra) si è soffermato "sui casi di protesta popolare in atto a Bisignano, Rossano, Borgia, Casignana e Celico, che rappresentano - ha detto - l'onda di un rifiuto generalizzato contro le scelte fatte dal governo regionale sullo smaltimento dei rifiuti. Un malcontento - ha aggiunto - alimentato anche dalle preoccupazioni per la salute pubblica". Pietro Crinò (Scopelliti Presidente), nell'evidenziare "la situazione di disastro ereditata dal'assessorato, in cui si è gestito male e speso tanti soldi", ha parlato di "cattiva dislocazione degli impianti sul territorio regionale e di via vai di camion carichi di rifiuti e materiale di scarto che sono costretti a girovagare sulle strade della regione". "La straordinaria gravità della situazione" è stata sottolineata da Demetrio Naccari Carlizzi (Pd), che ha ricordato che il "passaggio di testimone" dal Commissariamento alla gesione ordinaria è avvenuto già da qualche mese. Rifiutiamo questo gioco delle responsabilità - ha aggiunto - anche se non intendiamo scaricare sulla gestione Pugliano le scelte di altri. Ma c'è da chiedersi quali sono i costi di questa gestione. Parlo - ha aggiunto - dei costi sociali, sanitari ed economici di un settore molto penetrato e infiltrato dalla criminalità organizzata". Naccari, nel definire "estemporanea" la proposta della Giunta, ha infine ricordato che "Pianopoli ha consentito alla Regione di andare avanti per tre anni" ed ha chiesto a Pugliano ed alla maggioranza "se occorresse attendere la fine del Commissariamento per dotarsi di una legislatura adeguata". Di "cambio di passo, attraverso un impegno chiaro e preciso" ha parlato Mario Magno (Fi), che ha auspicato un "percorso completamente diverso rispetto al passato affinché nei mesi che mancano da qui alla fine della legislatura la Regione riesca a riorganizzare il sistema di smaltimento dei rifiuti". Giuseppe Giordano ha definito "paradossale lo pseudo dibattito maturato in concomitanza con l'ennesimo provvedimento tampone che si cerca di inserire in una situazione così grave. Una norma che dimostra l'incapacità della Giunta a risolvere il problema", mentre Carlo Guccione (Pd) si è chiesto se si sarebbe potuta evitare questa situazione, "magari attraverso una concertazione con l'allora Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti", prima che la competenza tornasse alla Regione". In chiusura, la replica dell'assessore Pugliano, che ha parlato, in particolare, di "disinformazioni ed inesattezze emerse nel dibattito". Il Consiglio si è concluso con l'approvazione della "Ratifica dell'accordo con la Regione Campania per la disciplina delle modalità di organizzazione e funzionamento dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno", i cui contenuti sono stati illustrati dal consigliere Giampaolo Chiappetta (Ncd); di una mozione del consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) "sulle emergenze dei lungomari nei centri dell'area grecanica nonché in quelli della media e alta Locride, con particolare riferimento a Siderno e Roccella" e della mozione di Nino De Gaetano "in ordine alle procedure di ampliamento della discarica di Petrosi di Casignana".

    Morrone: Da FI alto senso istituzionale. "Al termine di un lungo dibattito consumatosi in Consiglio regionale per affrontare l'emergenza rifiuti, il partito di Forza Italia, con senso istituzionale e risoluta volontà di porre rimedio all'annosa vicenda, ha accettato di votare il testo legislativo transitorio presentato dal Nuovo centrodestra che consente anche agli impianti privati autorizzati di poter trattare i rifiuti urbani". Lo ha detto, in una dichiarazione, il Presidente del gruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, Ennio Morrone. "Sebbene - ha aggiunto Morrone - alcuni aspetti della legge non siano del tutto condivisibili, ed anzi questa sia da considerarsi ultronea in base alla circolare del marzo 2013 della Protezione civile che assegnava i totali poteri decisionali al Direttore generale dell'Ambiente, Forza Italia non solo non ha fatto mancare il sostegno alla maggioranza di governo per superare l'empasse, ma ha anche presentato in Commissione un emendamento migliorativo, eliminando dal testo iniziale la parte con cui si consentiva ai siti di andare oltre i limiti previsti dalle autorizzazioni".

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