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    R. Scopelliti "Minacce a Reggio frutti avvelenati di campagna d'odio"

     

     

    R. Scopelliti "Minacce a Reggio frutti avvelenati di campagna d'odio"

    06 feb 14 "Nel giro di poco più di 48 ore ben tre gravi episodi criminali, due missive con minacce di morte ed un attentato incendiario, hanno visto come vittime tre esponenti della vita politica ed amministrativa a Reggio, e precisamente il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l'ex assessore comunale Giuseppe Agliano, ed il prefetto Gaetano Chiusolo, coordinatore della Commissione straordinaria che amministra il Comune". E' quanto afferma, in una nota, la deputata Rosanna Scopelliti, di Ncd, componente della Commissione parlamentare antimafia. "Non siamo più di fronte ad un singolo avvenimento - prosegue Scopelliti - ma ad una vera e propria escalation criminale che vorrebbe condizionare l'agibilità democratica nella nostra città. Desidero preliminarmente far giungere anche pubblicamente, come ho già fatto personalmente, la mia sincera e concreta vicinanza al Governatore Scopelliti ed alla sua famiglia, così vigliaccamente sottoposta ad angoscia ed allarme, ed all'amico Peppe Agliano, persone che tanto impegno e tanta passione politica hanno profuso e continuano a profondere a favore della nostra città, e naturalmente anche al prefetto Chiusolo, in questo momento storico guida 'tecnica' del Comune di Reggio, anch'egli incredibilmente vittima di violenza per il solo fatto di rappresentare lo Stato in questo delicatissimo momento storico della nostra città. So già che della grave escalation criminale reggina è già al corrente il ministro dell'interno Angelino Alfano, e che quindi ogni opportuna iniziativa del caso è già stata o sta per essere presa". "Non posso esimermi però - sostiene ancora Scopelliti - dal dare anche una chiave di lettura sociopolitica a questa drammatica vicenda, perché altrimenti rischierei di peccare di ipocrisia e mi sentirei omologata a chi pratica la politica come una sequenza di frasi rituali e di ammiccamenti. Questa escalation criminale contro chi amministra, a diversi livelli istituzionali e con diversi ruoli, la Cosa Pubblica a Reggio è a mio avviso l'esito, abbondantemente previsto, della campagna di odio sociale, in qualche caso anche personale, che alcuni ben individuati soggetti privati e collettivi reggini stanno portando avanti in città da qualche anno con pervicacia e preoccupante ostilità. Per essere chiari, non dico e non voglio nemmeno pensare che le minacce di morte o gli attentati di questi giorni siano stati portati a termine direttamente da questi personaggi ben individuati o dai gruppi o movimenti a loro collegabili, ma a mio avviso quando in una comunità cittadina si aizzano gli animi più esasperati, si accendono i fuochi dell'aggressione verbale personale anche da pulpiti violati, si versa benzina sul fuoco delle grandi piaghe sociali come la disoccupazione o la povertà, indicando con il dito un presunto 'nemico del popolo', se non si è esecutori materiali di crimini non si può non essere individuati come i loro mandanti morali. E laddove si semina odio, poi non ci si può meravigliare se prima o poi se ne raccolgono i frutti avvelenati".

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