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    Nucera e Imbalzano "Per la locride serve stato calamità"

     

     

    Nucera e Imbalzano "Per la locride serve stato calamità"

    03 feb 14 "Il maltempo che sta imperversando da giorni anche in provincia di Reggio Calabria, ed in particolare nell'area dell'alta locride, rischia di aprire un'altra tragica pagina come quella di Sibari, la cui area archeologica è finita sotto il fango dovuto allo straripamento del fiume Crati". E' quanto sostiene il Segretario Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera che lancia l'allarme sui rischi immediati che incombono sull'antica Kaulon, nel territorio di Monasterace, funestata dalle mareggiate di questi giorni. "Fa piacere sapere - aggiunge - che il Ministro dei Beni culturali Massimo Bray abbia già deciso un primo stanziamento di 300 mila euro per far fronte all'emergenza, ma il rischio è che i soldi inviati dal Ministero giungano in Calabria a disastro già avvenuto. E' assurdo, solo immaginare, che una mareggiata, seppure di straordinaria potenza e durata, possa devastare e ahimè distruggere una delle aree archeologiche più importanti del nostro territorio. Senza contare il reperto più importante che rischia di essere irrimediabilmente spazzato dai marosi: il famoso mosaico della "Sala dei draghi e dei delfini", scoperto pochi mesi orsono e ritenuto fin da subito il più grande mosaico di epoca ellenistica rinvenuto nel Sud Italia, assieme ad uno dei pochi edifici termali greci trovati nel Mezzogiorno d'Italia". "Un'area - prosegue Nucera - che assieme a Sibari, appunto, ed a Locri Ephizefìri, è tra i territori a più alto interesse archeologico ed artistico della nostra Regione. Come sempre accade in Italia ci troviamo a fronteggiare l'emergenza. Eppure i rischi incombenti su quell'area erano noti da tempo, tanto da spingere la Soprintendente archeologica della Calabria, dr.ssa Simonetta Bonomi a chiedere l'intervento tempestivo della Provincia di Reggio Calabria. Interventi che - a ben guardare - non sono serviti a molto, visto che le mereggiate hanno risucchiato alcune parti dell'antico tempio dorico di Kaulon. Un disastro annunciato che forse si sarebbe potuto evitare fin da primi segnali dello scorso dicembre, quando alcuni resti del tempio scivolarono in mare. C'è in gioco il futuro della locride, che devastata dal maltempo in molte parti rischia di vedere compromessa chissà per quanto tempo ogni prospettiva turistica legata al litorale. Non serve fare qui la cronaca, già abbastanza ampia di quanto è avvenuto a Siderno, e lungo tutta la costa ionica, per la quale deve essere prontamente chiesto lo stato di calamità naturale, ed intervenire con urgenza per limitare i danni laddove possibile. Comprendo le preoccupazioni espresse in queste ore da molti imprenditori turistici della locride. Forse avrebbero meritato più ascolto prima". Il presidente della seconda commissione del consiglio regionale, Candeloro Imbalzano, ha affermato, da parte sua, che "la drammatica situazione venutasi a creare dopo le violenti mareggiate dei primi di dicembre nonché dei giorni scorsi lungo l'intera costa ionica, con particolare riferimento ai lungomari di Siderno, Roccella, Condofuri e San Lorenzo, impone interventi urgenti e indifferibili per scongiurare ulteriori, irreparabili danni sia alle strutture turistiche dei comprensori Locridei e dell'Area Grecanica che alle abitazioni civili. Devo dare atto all'Assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, di un grande impegno perché, con notevole tempestività e sensibilità, sta portando avanti da tempo una vera offensiva contro l'erosione costiera, mobilitando uffici e ingenti risorse. Non a caso, ai primi di gennaio, aveva già messo in campo 2,5 milioni di euro per scongiurare 'una seconda Sibari', a favore del tratto tra Punta Stilo e la foce del torrente Torbido, ed altrettante risorse per la fascia tra Brancaleone e Bova Marina. I relativi bandi sono in fase di pubblicazione". "Stante la delicatissima situazione venutasi a creare sui lungomari di diversi centri jonici, ed in particolare per quelli di Siderno, Marina di Gioiosa, Roccella, Caulonia, Monasterace, Condofuri, e San Lorenzo - ha aggiunto - necessita reperire urgentemente ulteriori risorse per far fronte alle gravi criticità che stanno mettendo a rischio sia gli stabilimenti balneari, con relative strutture ricettive adiacenti, che la stessa salvaguardia di abitazioni e persone. Per questi motivi, e su queste delicatissime questioni, abbiamo ritenuto di dovere presentare una mozione sulla delicata problematica per impegnare, alla prima seduta utile, urgentemente la Giunta ed il Consiglio regionale, per il ripristino urgente dello stato dei luoghi, ormai devastati da queste violente mareggiate".

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