Caridi lascia Ncd e va in Gal - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Caridi lascia Ncd e va in Gal

20 dic 14 "Ho deciso di lasciare Ncd e confluire nel gruppo Grandi Autonomie e Libertà". Lo annuncia, in una nota, il senatore calabrese Antonio Caridi. "Purtroppo - spiega - sono state disattese tutte le aspettative che avevo riposto nell'ambizioso progetto di creare una nuova area dei moderati di centrodestra. Il Nuovo Centrodestra era nato per essere un soggetto politico legato al territorio e animato dal coinvolgimento della base, degli iscritti, dei simpatizzanti, degli amministratori locali. Con il passare del tempo, invece, si è consolidato un orientamento troppo centralistico rispetto ad una gestione legata a correnti ed esasperatamente personalistica. Per non parlare del livello locale. Non è mai stato convocato un coordinamento regionale e la linea politica è tuttora dettata da logiche e interessi personali e familiari. Insomma, un partito ormai usato come strumento per tutelare qualche postazione di governo, appannaggio di pochi. Per senso di responsabilità rispetto alla mia città ho aspettato prima di formalizzare la mia uscita dal gruppo che si approvasse la legge di stabilità affinché venisse accolta una mia richiesta ben precisa formulata ai vertici del partito. Un'ultima chance! Avevo chiesto l'appoggio politico con il governo affinché venisse approvato l'emendamento, da me sottoscritto, che prevedeva l'avvio della città metropolitana di Reggio Calabria insieme a tutte le altre realtà coinvolte. Anche in questo caso non ha prevalso il buon senso. Per me è stata l'ultima goccia". "Proseguirò la mia attività all'interno del Gruppo Gal - conclude il senatore Antonio Caridi -lavorando affinché diventi una concreta realtà quel polo di moderati di centrodestra di cui si sente davvero l'esigenza e che i calabresi chiedono a gran voce"

"La decisione del sen. Caridi di lasciare Ncd, per quanto legittima, è di carattere personale ed è maturata ben prima delle elezioni regionali". E' quanto si legge in una nota del coordinamento regionale di Ncd Calabria. "Sia alle comunali di Reggio Calabria - prosegue la nota - dove i senatori D'Ascola e Bilardi sono stati lasciati soli a costruire la lista, sia alle regionali, dove Caridi ha contribuito a far eleggere l'on. Cannizzaro nella Casa delle Libertà, si era notata la sua collocazione fuori dal partito. In ogni caso, da parte nostra, non c'è alcuna acrimonia verso il sen. Caridi al quale auguriamo comunque di lavorare per il bene della Calabria, se non la constatazione che questo processo di autonomia doveva essere manifestato già prima, quando cioè lo stesso parlamentare, pur militando ufficialmente in Ncd, aveva deciso di votare per altri partiti politici".

"Il senatore Caridi, per sua stessa ammissione, suffragata da articoli di stampa corredati da fotografie, alle elezioni comunali di Reggio Calabria ha votato e fatto votare per 'Reggio futura', a quelle regionali ha votato e fatto votare per la 'Casa della libertà'. Liste, queste, entrambe opposte a quella di Ncd e di Alternativa popolare". Lo afferma, in una nota, il senatore di Area popolare Ncd-Udc Nico D'Ascola. "Per questa ragione - prosegue - nei suoi confronti era in corso un procedimento disciplinare che si sarebbe potuto concludere con la espulsione. Tutte queste circostanze sono note ai reggini e comunque ampiamente documentabili. Per tutte queste considerazioni, quanto dichiarato dal sentore Caridi è espressione di un suo singolare modo di intendere l'appartenenza ai partiti politici. In realtà il sentore Caridi di fatto non militava in Ncd fin dal momento delle rottura dei rapporti con Giuseppe Scopelliti, del quale è fedele sostenitore".