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    Uncem Calabria "Negativa applicazione in terreni montagna"

     

     

    Uncem Calabria "Negativa applicazione in terreni montagna"

    19 dic 14 "Serve una regia e una legge nazionale sulla montagna che ponga fine all'assenza di rappresentanza di tali territori". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il presidente regionale dell'Uncem Vincenzo Mazzei. "I comuni montani, con i loro sindaci e amministratori - prosegue Mazzei - hanno vissuto le ultime settimane non senza apprensione per le notizie giunte da Roma relative all'applicazione dell'Imu sui terreni agricoli nei centri riparametrati con il livello Istat dei 600 metri di altitudine sul livello del mare. La necessità di incrementare il gettito fiscale di 350 milioni di euro, a livello nazionale, andando a colpire proprio le aree rurali e più marginali del Paese, non ha di certo arginato la mobilitazione degli amministratori, già alle prese con le difficoltà connesse alla chiusura dei bilanci, visti i continui e improvvisi tagli ai trasferimenti che mettono a rischio i servizi di base, e all'impostazione dei documenti economici per il prossimo anno". "L'Imu sui terreni agricoli e la ridefinizione della montanità - sostiene ancora Mazzei - non hanno agevolato il percorso verso una crescente collaborazione e solidarietà istituzionale che è tra i principi fondamentali della nostra Repubblica. Siamo lontani dall'attuazione dell'articolo 44 della Costituzione, dove sono previsti provvedimenti specifici a vantaggio delle zone montane del Paese. L'applicazione dell'Imu sui terreni agricoli è l'ennesima conseguenza di scelte politiche opposte a questo obiettivo, posto con chiarezza nella Carta dai Padri costituenti". Per il presidente dell'Uncem calabrese, inoltre, "negli ultimi giorni siamo stati raggiunti anche dalle notizie relative alle possibili modifiche del servizio di Poste Italiane, che ridurrà la presenza proprio nei piccoli Comuni e nelle aree marginali. Credevamo fossero bastate, negli ultimi cinque anni, in centinaia di paesi montani, le chiusure degli uffici postali a giorni alterni. Credevamo di aver già sopportato abbastanza con le limitazioni di orari e la riduzione della consegna della corrispondenza. Non solo, ci viene anche segnalata la presenza nella legge di Stabilità in discussione nel Parlamento, di una norma che ridefinisce la 'montagna', proprio come ha fatto Istat con il parametro geograficamente e politicamente assurdo dei 600 metri, eliminando una serie di agevolazioni per le comunità che vivono e operano in tali territori, il cui necessario presidio viene richiamato solo in casi di emergenza e calamità".

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