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    Incontro in Ministero Sviluppo su azienda De Masi. M5S annunzia azioni clamorose

     

     

    Incontro in Ministero Sviluppo su azienda De Masi. M5S annunzia azioni clamorose

    18 dic 14 "È ripreso oggi al Ministero dello Sviluppo Economico il confronto tra l'azienda De Masi e le banche". Lo riferisce il Ministero in un comunicato. Il titolare dell'azienda, Antonino De Masi, che ha stabilimenti a Gioia Tauro ed a Rizziconi e produce macchinari agricoli, ha annunciato nei giorni scorsi la chiusura dell'attività per mancanza di liquidità a causa del blocco degli affidamenti da parte degli istituti di credito come ritorsione, secondo quanto ha denunciato lo stesso De Masi, per le sue denunce per usura contro alcune banche. "La riunione - si aggiunge nella nota del Ministero - è servita a verificare le reciproche posizioni e a vagliare le proposte per chiudere il contenzioso in atto e consentire all'impresa della Piana di Gioia Tauro di riattivare la propria attività produttiva. Al termine dell'incontro, il Governo ha riconvocato azienda e banche per il 13 gennaio, sempre al Mise, con l'obiettivo di accorciare ulteriormente le attuali distanze. Nel frattempo, l'Azienda procederà, già a partire da domani, a fare istanza presso il Ministero del Lavoro di Cassa integrazione guadagni in deroga per i dipendenti". All'incontro, coordinato dal Vice Ministro Claudio De Vincenti, hanno preso parte il Ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta; il Vice Ministro all'Interno, Filippo Bubbico; il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ed i rappresentanti dell'azienda e degli istituti di credito interessati dalla vertenza, Monte Paschi di Siena, Bnl ed Unicredit.

    M5S annuncia azioni clamorose. "Controlleremo ogni singolo passaggio per tutelare De Masi e i suoi 150 dipendenti, che hanno ragione e ogni diritto di continuare a lavorare. Restiamo pronti ad azioni clamorose, nel caso fossero calpestati". Lo affermano, in una dichiarazione, i capigruppo alla Camera e al Senato del Movimento Cinque Stelle, Andrea Cecconi e Alberto Airola, insieme alla deputata calabrese Dalila Nesci. "La dichiarazione - è detto in un comunicato degli esponenti del Movimento Cinque Stelle - è stata fatta a margine della conclusione dell'incontro odierno al Ministero dello Sviluppo economico per un accordo fra Bnl, Unicredit ed Mps, che tra il 1999 e il 2002 praticarono usura nei confronti dell'imprenditore Antonino De Masi, titolare di un'impresa di macchine agricole a Gioia Tauro". "Prima di determinarci - dicono ancora Cecconi, Airola e Nesci - attenderemo il 13 gennaio prossimo, giorno in cui riprenderà il tavolo sul futuro dell'azienda di De Masi al Ministero dello Sviluppo economico. Il Governo ha assunto impegni in favore dei lavoratori, per i quali si aprirà la strada obbligatoria della cassa integrazione".

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