Viceministro Bubbico a Reggio "Preoccupa situazione criminalità"

14 apr 14 "La situazione della criminalità in provincia di Reggio Calabria è piuttosto preoccupante. E questo viene confermato da tutti gli indicatori e dalle analisi". Queste le parole del vice ministro dell' Interno, Maurizio Bubbico, incontrando i giornalisti, dopo aver presieduto assieme al Ministro per gli affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, una riunione a Reggio del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. "La 'ndrangheta - ha aggiunto - qui controlla tutte le attività economiche, cerca di condizionare la vita sociale, la vita politica e costituisce un ostacolo ad un qualunque tentativo di crescita economica di avanzamento sociale e civile. Siamo consapevoli che questa costituisca una minaccia grave per il futuro di questa provincia e di questa regione e anche una minaccia per il Paese. Si è parlato di questa situazione che evidentemente è segnalata da una serie di episodi sui quali la magistratura sta lavorando. Le forze di polizia stanno operando con attività attente di controllo del territorio. Io mi sento di dire che la situazione è piuttosto grave. Il governo ne è consapevole. Il ministro Alfano in più circostanze ha segnalato la priorità di mettere in campo una nuova strategia di contrasto alla 'ndrangheta". "Conoscevamo - ha concluso Bubbico - già questa situazione di cui oggi abbiamo appreso più direttamente. E la mia presenza qui, assieme al Ministro Lanzetta, rientra nei compiti e nei doveri che il Governo nazionale deve avvertire nei confronti dei territori".

Piano Alfano prevede misure forti. "Il Piano di contrasto alla 'ndrangheta annunciato dal Ministro Alfano è costituito da una serie di misure che il Ministro formalizzerà in maniera precisa". Lo ha detto il vice ministro dell'Interno Maurizio Bubbico al termine della riunione a Reggio del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. "Mi sento di dire - ha aggiunto - che l'impegno del Ministro Alfano e del Governo è molto forte e molto determinato. Noi dobbiamo fare della lotta alla criminalità un fattore per la crescita del Mezzogiorno e dell'Italia, perché qui esistono intelligenze, esistono risorse, competenze, esistono contesti ambientali e naturali dotati di straordinarie potenzialità dal punto di vista della crescita economica. Nessuno deve potersi sentire succube della prepotenza di atteggiamenti e di azioni criminali o delle forze criminali. La carenza degli organici nella giustizia è un problema serio". "L'organizzazione del servizio giustizia in questa provincia - ha proseguito Bubbico - va potenziata. Esiste una questione che i rappresentanti della magistratura hanno posto con grande forza. Il ministro Alfano ne ha parlato con il ministro Orlando. Ho fiducia che la questione possa essere risolta perché il fenomeno criminale e la numerosità di atti di natura penale non possono essere sostenuti da un organico sottodimensionato delle Procure e delle sedi giudicanti o delle misure di prevenzione"

Confronto sindaci locride per sviluppo area. "Con i sindaci della locride riprendiamo un lavoro in corso da tempo e già avviato nel 2012 dal precedente Governo quando si ritenne, sulla scorta di una iniziativa promossa dall'allora presidente dell'Anci, Del Rio, che venisse affrontato il tema dello sviluppo di quest'area". Lo ha detto a Reggio Calabria il vice ministro dell'Interno, Maurizio Bubbio. "E in questo senso - ha aggiunto - raccogliamo anche la spinta fortissima che viene dalla Ministra Lanzetta, e cioè che si faccia di questo territorio anche un punto emblematico della volontà della Repubblica per provare a cambiare per utilizzare bene le risorse pubbliche. Un problema che abbiamo, infatti, è quello del rendimento delle politiche pubbliche e degli investimenti pubblici. Spesso nel Mezzogiorno troppi soldi creano più guai di quanti si pensa di poterne risolvere. Quindi, non c'è solo un problema di risorse finanziarie, di risorse aggiuntive, ma c'è un problema di corretta utilizzazione di questi fondi". "Il ministro Lanzetta - ha concluso Bubbico - sta lavorando anche sul fronte del potenziamento delle strutture amministrative, soprattutto nei comuni sciolti per mafia, perché l'attività regolatoria degli Enti locali e l'attività propria della pubblica amministrazione costituiscano un fattore significativo di crescita e di sviluppo, non già un costo, come spesso in maniera superficiale si afferma".