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    Quarta Commissione regionale approva 5 emendamenti

     

     

    Quarta Commissione regionale approva 5 emendamenti

    10 apr 14 Cinque i provvedimenti approvati oggi dalla quarta Commissione "Assetto e utilizzazione del territorio - Protezione dell'ambiente", presieduta da Gianluca Gallo. Via libera all'unanimità alla proposta di legge n. 470/9^ dal titolo "Disposizioni concernenti norme per il contenimento del consumo del suolo agricolo", d'iniziativa dei consiglieri Giordano e Gallo. Normativa che "stabilisce precisi limiti nello sfruttamento del suolo a favore dell'agricoltura e dell'ambiente e contro il trend negativo dell'abbandono del suolo agricolo e dell'aumento vertiginoso delle aree edificate". Licenziata all'unanimità anche la proposta di legge d'iniziativa del consigliere Franchino (in merito e' stato presentato un maxi emendamento a firma dei consiglieri Orsomarso e Franchino) che introduce "Misure urgenti per il contenimento dell'inquinamento luminoso ed il risparmio energetico". Provvedimento che punta anche al "miglioramento dell'efficienza degli impianti e della loro manutenzione con l'ottimizzazione dei costi; alla riduzione dell'affaticamento visivo ed al miglioramento della sicurezza per la circolazione stradale; ed infine, alla tutela delle attività di ricerca scientifica e divulgativa degli osservatori astronomici ed astrofisici ed alla conservazione e la tutela degli equilibri ecologici". Rilasciato il parere favorevole a maggioranza (con l'astensione del gruppo del Pd e con il voto contrario del consigliere Pasquale Tripodi) alla deliberazione della Giunta regionale n. 117 dell'8 aprile 2014 recante: "Revisione del sistema regionale delle ZPS - Direttiva 2009/147/CE 'Conservazione degli uccelli selvatici' - Direttiva 92/43/CEE 'Conservazione degli Habitat naturali e seminaturali e della flora e fauna selvatiche'". Le ZPS sono le zone di protezione speciale poste lungo le rotte di migrazione dell'avifauna selvatica. Nel proseguo, la Commissione ha dato il suo ok, con il consenso di tutti i commissari, alla proposta di legge per l'Esercizio della navigazione nel collettore artificiale di bonifica denominato Canale degli Stombi e nella portualità interna delle acque dei Laghi di Sibari. Con questo provvedimento, qualora approvato anche in Aula - ha spiegato, in qualità di proponente, Gianluca Gallo - "si giungerebbe alla risoluzione dell'annoso problema della navigabilità del 'Canale di Stombi' e, quindi, del più grande porto turistico del Mediterraneo, quello dei 'Laghi di Sibari', bacino interno collegato al mare, unico esempio in Calabria. E, allo stesso modo, si andrebbero a disciplinare le competenze in ordine agli interventi di manutenzione, anche ai fini del mantenimento della navigabilità". Varata a maggioranza (con il voto contrario dei consiglieri Scalzo, Tripodi e Franchino), la proposta di legge di modifica alla legge urbanistica regionale che prevede "i contratti di fiume", presentata dal presidente della II Commissione, Candeloro Imbalzano. Normativa finalizzata - ha spiegato il proponente - "all'introduzione, sulla scorta dei risultati positivi conseguiti in altre realtà del Paese, di una governance improntata alla difesa del territorio dal rischio idro-geologico ed all'adozione di strategie integrate di gestione fluviale per uno sviluppo economico sostenibile". In apertura della seduta, l'assessore all'Ambiente Francesco Pugliano è intervenuto relativamente al testo unificato dal presidente della Commissione dal titolo "Riordino del servizio di gestione rifiuti in Calabria", sottolineando "l'importanza di varare al più presto la proposta di legge". Sul punto, il presidente Gallo ha deciso concordemente con i commissari, "di procedere ad un breve aggiornamento per consentire un ulteriore approfondimento degli emendamenti depositati, da parte del Dipartimento interessato, e di addivenire così ad una rapida approvazione del testo in Commissione o in alternativa decidere, considerata l'urgenza, il richiamo in Aula del provvedimento". Stessa determinazione è stata assunta rispetto ai progetti di legge (uno d'iniziativa della Giunta; l'altro, d'iniziativa popolare), in materia di "Valorizzazione e razionale utilizzazione delle risorse idriche - organizzazione del Servizio idrico integrato: Istituzione dell'Autorità Idrica calabrese". Rinviate per ulteriori approfondimenti le proposte di legge: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 2 maggio 2013 n. 22 - Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico dei consiglieri Gallo, Franchino, Orsomarso, Scalzo, Bulzomì, Magno, Tripodi, Crinò, Mimmo Talarico e "Prevenzione e salvaguardia del rischio gas radon" a firma dei consiglieri Mimmo Talarico e Alfonso Dattolo. Hanno preso parte alla seduta i consiglieri Giuseppe Giordano, Aurelio Chizzoniti, Mario Franchino, Antonio Scalzo, Mario Magno, Candeloro Imbalzano, Pasquale Tripodi, Franco Crinò, Fausto Orsomarso, Salvatore Bulzomì e Mimmo Talarico.

    "L'approvazione del progetto di legge per i 'Contratti di Fiume' da parte della quarta Commissione consiliare, rappresenta uno strumento innovativo per lo sviluppo integrato dei bacini fluviali della nostra Regione". Lo afferma il presidente della seconda Commissione consiliare, Candeloro Imbalzano, proponente dell'impianto normativo. "La legge mira non solo alla corretta gestione dei corsi d'acqua ed alla mitigazione dei rischi idrogeologici - prosegue - ma valorizza le occasioni di sviluppo turistico e le produzioni agricole tipiche del territorio. Con questo strumento, finalmente, si potrà dare avvio a progetti per la produzione di energia idroelettrica, si regolamenta l'uso virtuoso delle riserve idriche sotterranee, sia ai fini potabili che per attività manifatturiere. In sostanza un impianto normativo che metterà la Calabria nelle condizioni di stare alla pari con esperienze già sperimentate con successo in altre regioni e finalizzate ad un approccio aperto ed integrato della difesa del suolo ed all'abbattimento dei fenomeni alluvionali. Oggi il ruolo delle fiumare è sensibilmente mutato, come dimostrano i continui stravolgimenti degli alvei negati, o ricoperti, o tombinati, che ne hanno compromesso l'andamento naturale. Il Contratto di Fiume, in tale scenario, si pone come opportunità per affrontare con maggiore efficacia la sfida del governo del territorio coinvolgendo tutti gli attori che, a vario titolo possono contribuire alla definizione di modelli di sviluppo locale e territoriale basati sulla collaborazione e la operatività. Ciò rafforza l'esigenza di colmare un vuoto presente nel nostro quadro normativo regionale di riqualificazione ambientale, resosi ormai improcrastinabile e necessario nell'ottica di uno sviluppo integrato fluviale quale obiettivo strategico irrinunciabile".

    "Non posso che esprimere personale apprezzamento per l'approvazione all'unanimità in quarta Commissione della proposta normativa, da me presentata, contro l'inquinamento luminoso e per la razionalizzazione ed il risparmio energetico degli impianti di pubblica illuminazione". E' questo il commento del consigliere regionale Mario Franchino che sottolinea "come grazie a questa legge, anche in Calabria, come già avviene in quasi tutte le regioni d'Italia, s'introducono prescrizioni per la riduzione dei consumi energetici nonché per il miglioramento degli impianti che spesso, per come progettati, producono inquinamento luminoso con un forte impatto ambientate che compromette la perfetta visione del cielo notturno". "L'inquinamento luminoso - aggiunge - danneggia infatti la percezione del cielo notturno ostacolando l'osservazione astronomica e (come dimostrano diversi studi scientifici), nuoce all'ambiente alterando i cicli naturali. Con l'approvazione della proposta normativa, che ora dovrà passare all'esame dell'Aula, ci uniformiamo alle direttive dell'UNESCO, che, nella Dichiarazione Universale dei Diritti delle Generazioni Future, sancisce questo principio: 'Le persone delle generazioni future hanno diritto a una Terra indenne e non contaminata, includendo il diritto ad un cielo puro'. Accanto alle esigenze ambientali vi sono quelle economiche. L'assenza di una legislazione nel settore favorisce un'incontrollata e talvolta svantaggiosa illuminazione ed un conseguente spreco d'energia, da parte di enti pubblici, enti privati e singoli cittadini. Spesso, infatti, la progettazione degli impianti ed il disegno dei punti luce, non tiene conto delle possibili dispersioni luminose verso l'alto rispetto invece alla specifica area da illuminare. Problemi questi che saranno agevolmente risolti grazie all'utilizzo di lampade altamente efficienti e di apparecchiature idonee, senza compromettere il diritto dei cittadini ad avere le strade illuminate in modo adeguato. Gli altri positivi effetti derivanti dall'applicazione del provvedimento, che non prevede oneri a carico del bilancio della Regione, saranno indiscutibilmente anche la riduzione dell'affaticamento visivo, il miglioramento della circolazione stradale, la tutela delle attività di ricerca scientifica e divulgativa degli osservatori astronomici, professionali e la conservazione e tutela degli equilibri ecologici sia all'esterno che all'interno delle aree naturali protette".

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