Cia: agricoltura sia al primo posto agenda politica Regione - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cia: agricoltura sia al primo posto agenda politica Regione

28 ago 14 "Proprio in questa fase interlocutoria ci sembra doveroso ed opportuno evidenziare con forza la necessità che la proposta politica e di governo, in base alla quale ci si candida per governare la Calabria, tenga conto di alcuni asset strategici sui quali costruire le ipotesi di sviluppo della nostra regione". Lo afferma in una nota il Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori della Calabria Mauro D'Acri. "Dal nostro punto di vista - prosegue D'Acri - agricoltura e agroindustria devono essere collocate in cima all'agenda politica del prossimo governo regionale perché cosi come incontrovertibilmente testimoniato da ogni analisi economica l'agricoltura non solo è una solida realtà ma può diventare un formidabile volano per lo sviluppo economico complessivo della nostra regione. E sebbene dentro l'agricoltura non ci sia ancora un reddito adeguato c'è invece una risorsa straordinaria e cioè una visione di futuro, di prospettive e di fiducia che purtroppo non c'è negli altri settori; ora più che mai occorre trasformare questa fiducia in un progetto che porti reddito, occupazione e sviluppo e per farlo c'è bisogno che la politica sia sempre più consapevole della necessità di una netta inversione di tendenza rispetto al passato". Secondo il Presidente della Cia Calabria "lo sviluppo dell'agricoltura calabrese non è una questione che dovrà interessare solo l'Assessore all'agricoltura e riguardare solo all'utilizzo dei fondi UE , è necessario che necessità e potenzialità dell'agricoltura calabrese diventino patrimonio e consapevolezza di tutta la classe politica e di tutti i livelli istituzionali. Sostenere l'agricoltura oggi - prosegue D'Acri - significa produzione di beni alimentari, valorizzazione del territorio, difesa dell'ambiente, educazione alimentare, contrasto ai cambiamenti climatici, multifunzionalità, mantenimento della biodiversità, produzione energia pulita e tante altre cose ancora, insomma una leva di sviluppo complessivo; a ciò va aggiunta la partita delle eccellenze agroalimentari con tutte le considerazioni conseguenti in ordine allo sviluppo endogeno dei sistemi territoriali con le ricadute economiche, sociali e turistiche che esso può produrre". "Per queste ragioni - conclude il Presidente della Cia - nel nostro documento programmatico "più agricoltura per uscire dalla crisi presentato nei mesi scorsi all'Assessore all'Agricoltura e ai Gruppi in Consiglio, chiedevamo la convocazione di un Consiglio Regionale dedicato ai temi del settore e l'indizione della Conferenza regionale dell'agricoltura quale importante momento di confronto tra istituzioni, forze politiche e attori della filiera; l'aver lasciato cadere nel vuoto tale richiesta è stato, a nostro parere, un errore. Ma la necessità di un confronto alto sull'agricoltura, in uno scenario in cui tutto cambia in fretta, rimane. E' un impegno che consegniamo nuovamente alla politica, alle istituzioni, al nuovo gruppo dirigente che sarà chiamato a guidare nei prossimi anni la Calabria. E da questo punto di vista auspichiamo che la centralità del ruolo dell'agricoltura per uno sviluppo auto propulsivo rappresenti sia un significativo argomento delle linee programmatiche che saranno presentate dai candidati a Governatore che la pratica delle future azioni di governo".