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    Area integrata dello stretto, reazioni e commenti

     

     

    Area integrata dello stretto, reazioni e commenti

    25 ago 14 "La politica deve essere in grado di governare gli eventi, non di farsi trascinare. Il governo nazionale ha avviato una profonda riforma dei sistemi portuali e Messina, integrata con Gioia Tauro, potrà' giocare un ruolo da protagonista in ambito europeo". Così, in una nota, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, il messinese Giovanni Ardizzone. "Nei fatti ognuno di noi ha il dovere di dichiarare la propria posizione - prosegue - ed essere consequenziale nelle sedi istituzionali. Sento ancora sterili polemiche, retro pensieri e affermazioni stucchevoli di presunti scippi a favore di altre città. Anche se qualche camaleonte intende ostacolare un percorso già' complesso, la politica seria ha scelto di scommettere per la grande area integrata dello Stretto. Altri, se il decreto non dovesse cambiare, hanno più comodamente deciso di essere colonia di altri".

    "Di fatto il Governo propone due autorità portuali e logistiche in Sicilia e una in Calabria dove già Gioia Tauro contiene, all'interno della propria competenza, altri 4 porti calabresi. In tanti hanno già osservato che Messina rischia di essere schiacciata dal peso dell'economia catanese nelle prossime scelte". Lo dice il deputato messinese del Nuovo Centrodestra, Vincenzo Garofalo. "La prima riflessione sulla quale tutti siamo concordi - aggiunge - è che Messina ha una vocazione che si concilia meglio con i porti frontalieri più che con quelli della Sicilia orientale, sia in ragione dei traffici che sono propri della posizione naturale dei porti, sia per le scelte fatte negli anni attraverso le proposte contenute nei piani regolatori portuali, di Messina come di Milazzo.Sulla base di questa premessa, l'idea è che la scelta migliore affinché i porti di Messina e Milazzo mantengano e sviluppino un ruolo di centralità è quello di scegliere l'area calabrese e non quella siciliana, all'interno della quale i nostri porti verrebbero inevitabilmente schiacciati". D'accordo il deputato regionale messinese dell'Ncd Nino Germanà che sottolinea: "Depauperare ulteriormente Messina è un gioco al quale non mi presto. Scriverò al presidente Alfano, in qualità di vertice del partito, impegnandolo ad assumere come leader una posizione inequivocabile che punti alla salvaguardia e la valorizzazione della nostra terra. Una salvaguardia e una valorizzazione che, evidentemente, non stanno invece a cuore al ministro Lupi, che in questi mesi ha abbondantemente dimostrato di ritenerci una contea di serie C, atteggiamento che da un rappresentante del governo italiano è inaccettabile".

    "Quella di legare Messina a Gioia Tauro come autorità portuale è una scelta sbagliata e che non servirà a Messina e Milazzo, qualcuno sta portando aventi interessi che non sono della comunità ma politici". A dirlo il sindaco di Milazzo Carmelo Pino. Il porto di Milazzo fa parte dell'Autorità portuale di Messina. Secondo il primo cittadino, la città mamertina sarebbe danneggiata da questa alleanza. "Sarebbe più giusto - aggiunge Pino - proseguire con la possibilità di una reale area integrata dello Stretto tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, dove Messina possa avere un ruolo di protagonista e non essere a seguito di altri porti. Bisogna considerare la peculiarità che una città come Messina possiede visto che ha lo sbocco nello Stretto. Milazzo che era classificato come porto regionale e lo è ancora non ha nessun interesse a questa alleanza con Gioia Tauro. Stiamo consegnando su un piatto d'argento la cassa ad una asfittica Autorità portuale. Il timore di perdere l'Autorità portuale di Messina, riconducibile alla fragilità della classe politica messinese, sta portando alcuni parlamentari a ragionamenti a dir poco deliranti. Non è possibile tenere atteggiamenti di subalternità e accettare ogni cosa - persino la perdita della sede legale - pur di sbandierare d'aver evitato l'annessione a un'altra Authority siciliana".

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