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    Primarie centrosinistra, il dibattito

     

     

    Primarie centrosinistra, il dibattito

    13 ago 14 "La Calabria ed i calabresi hanno fame di lavoro, non di assistenza o, peggio ancora, di elemosine". E' quanto ha affermato, è scritto in una nota, il candidato alle primarie del centrosinistra per l'elezione del presidente della Regione, Mario Oliverio, dialogando con alcuni giornalisti a margine della tavola rotonda sul tema "Il lavoro come priorità del futuro governo della Regione Calabria" nell'ambito della quinta Festa di Liberetà (il giornale dei pensionati dello Spi-Cgil) svoltasi ieri sera sull'affollatissimo lungomare di Amantea. All'incontro, introdotto dal segretario generale dello Spi-Cgil Giannino Dodaro e moderato dal giornalista del Quotidiano del Sud Rino Muoio, sono intervenuti Massimiliano Ianni, responsabile della Camera del Lavoro di Amantea, il sindaco Monica Sabbatino, Salvatore Amendola della Lega Spi-Cgil di Amantea, Pino Rota, segretario Confederale CGIL Cosenza, il giovane studente universitario dell'Unical, Simone Canino e l'on. Enza Bruno Bossio. "Il lavoro - ha detto, tra l'altro, Oliverio - è il primo ed il più importante tra i diritti dell'uomo. Da esso dipendono i percorsi di vita e di auto-realizzazione delle persone. La precarietà e l'incertezza delle condizioni di vita che ne derivano sono le grandi questioni sociali e politiche di questi anni, soprattutto in una terra come la nostra, segnata dal grave fenomeno della disoccupazione, dove il mercato del lavoro è particolarmente depresso per la debolezza del sistema produttivo, per la mancanza di prospettive concrete di impiego per i giovani, per l'insufficienza delle politiche pubbliche ad ogni livello, per l'insoddisfacente stato dei servizi, per la pervasività del precariato e del sommerso. In questi anni il governo guidato da Scopelliti e dalla destra ha completamente ignorato e disatteso, pur avendo le risorse necessarie e disponibili derivanti dagli strumenti della Programmazione Comunitaria, il sostegno alle politiche del lavoro e all'occupazione, segnatamente a quella giovanile. Ora è arrivato il momento di metter in campo un piano complessivo per il lavoro ed operare una vera e propria inversione di rotta rispetto al passato". "Per far questo, però - ha proseguito Oliverio - c'è bisogno di un progetto radicale di riforma dell'attuale impianto regionale. Appena eletti lavoreremo per creare una Regione leggera, libera dalle funzioni gestionali, capace di programmare le risorse dell'Unione Europea per creare lavoro ed opportunità per i nostri giovani, per fare crescere una rete diffusa di piccole e medie imprese, per valorizzare le risorse del territorio. Chiuderemo gli sportelli della gestione dietro i quali si attende anni prima di avere le risposte dovute. Stiamo già lavorando ad un progetto che disegna la nuova Regione, che dovrà essere efficiente e rapida nelle risposte. Una Regione che dovrà essere strumento di propulsione e di sostegno dello sviluppo e non ostacolo, come, invece, lo è oggi, e che sappia proporre all'interno dello scenario nazionale una Calabria sempre meno dipendente e subalterna e sempre più autopropulsiva ed orgogliosa della propria identità". "Ci metteremo, come è nostro costume - ha concluso Oliverio - all'ascolto ed in sintonia con i calabresi e partiremo dai bisogni dei territori, valorizzando al massimo le eccellenze che essi esprimono, ottimizzando le risorse finanziarie, finalizzando gli investimenti, favorendo la crescita dei consumi e l'aumento dei livelli di produttività, tagliando gli sprechi e le spese inutili. Sono convinto che anche in Calabria si può realizzare ciò che è stato realizzato altrove. Ne sono fermamente convinto, soprattutto se penso ai giovani da cui, quotidianamente, mi viene una forte spinta di fiducia e di speranza. Sono certo che, insieme, costruiremo un Paese ed una Calabria diversi e migliori".

    Gianluca Callipo ha incontrato ieri sera, al Museo della Tonnara alla Marina di Pizzo, gli esponenti regionali del movimento LabDem del Pd. L'incontro, è scritto in una nota, promosso dal vice presidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, in cui è stato ufficializzato il sostegno di LabDem alla sua candidatura alle primarie regionali del centrosinistra. L'incontro si è svolto alla presenza dei componenti del coordinamento regionale del movimento Francesco Vinci, Pino Tursi Prato, Francesco Deodato, Gregorio Paglianiti e Gerardo D'Urzo. "In Calabria - ha sottolineato Callipo nel corso del suo intervento - occorre cambiare classe dirigente, dando spazio a chi non è gravato dai fallimenti degli ultimi decenni. Bisogna tracciare una linea netta e definitiva con chi ha avuto ruoli dirigenziali, politici e amministrativi negli ultimi 20-30 anni e ha portato questa regione allo stato in cui si trova oggi. Questo processo di selezione dovrà passare necessariamente anche da un rinnovamento delle liste e delle candidature, mettendo in prima linea persone che credono in un percorso di cambiamento e non sono lì per occupare posizioni di casta".

    "Ho ritenuto doveroso essere qui per manifestare tutta la mia vicinanza ai ragazzi che hanno subito spregevoli intimidazioni affinché non avviassero la loro piccola attività commerciale. Ma non molleranno, e noi siamo al loro fianco". Lo ha detto Gianluca Callipo, candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione, incontrando oggi ad Arena i giovani proprietari di un chiosco, vittime nei giorni scorsi di una serie di minacce. Il chiosco, anche grazie all'impegno del Comune di Arena, guidato dal sindaco Antonino Schinella, riaprirà nei prossimi giorni. "Ritengo essenziale - ha aggiunto - per chi si candida a diventare classe dirigente di questa Regione, manifestare sensibilità verso problematiche come quelle dell'occupazione giovanile e, soprattutto, dell'invasività criminale che tende a spegnere sul nascere ogni libera iniziativa. Non si può più far finta di niente, anzi, bisogna attivarsi per impedire che la criminalità continui a condizionare le attività commerciali e imprenditoriali, un condizionamento che diventa ancora più insopportabile quando colpisce nuove iniziative promosse da giovani che hanno deciso di non andare via dalla Calabria e costruire il proprio futuro qui. Sono dunque felice di avere trovato ad Arena dei ragazzi forti e pienamente consapevoli dell'importanza anche simbolica di quanto stanno facendo, che non vogliono arrendersi di fronte all'arroganza criminale, ma vanno avanti con coraggio nel loro obiettivo da persone libere. Questi ragazzi possono essere additati a simbolo di una Calabria nuova, che vuole scrollarsi di dosso il ricatto della mafia, riscattando in questo modo non soltanto loro stessi ma anche la loro terra". "E' ora - conclude Callipo - che la Regione dia segnali precisi in questo senso, intanto diventando essa stessa un faro di legalità, e poi impiegando le ingenti risorse comunitarie per incentivare l'imprenditoria e l'occupazione giovanile. I fondi ci sono e sono tanti, è ora di metterli a frutto destinandoli ai giovani più coraggiosi e determinati che vogliono investire in Calabria le proprie competenze e il proprio entusiasmo".

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