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    Primarie Centrosinistra, il dibattito

     

     

    Primarie Centrosinistra, il dibattito

    03 ago 14 Si è costituito il Comitato Pro Callipo del Tirreno - Esaro in vista delle primarie del centrosinistra per la presidenza della regione Calabria. Il Comitato, è scritto in una nota, è stato proposto e promosso dall'associazione "Adesso Democratici Calabria" che si è riunita a Diamante ed ha programmato le attività previste a sostegno della candidatura di Gianluca Callipo fino all'appuntamento consultivo di settembre. "Un passaggio importante - ha sottolineato il coordinatore Amedeo Valente - utile a fare i punto della situazione ed in un momento che appare decisivo e di svolta per le prospettive politiche del territorio e dell'intera regione". "L'Associazione - prosegue la nota - ha salutato, infatti, con particolare soddisfazione la candidatura di Gianluca Callipo, da tempo auspicata e pienamente coerente con il progetto politico che la stessa Associazione aveva prefigurato e portato avanti. Per questo il Comitato nasce con l'idea di sostenere la proposta politica del Sindaco di Pizzo, come portatrice di un reale cambiamento ed incarnata da una figura giovane, seppur con esperienza amministrativa, e soprattutto estranea alle vecchie logiche che finora hanno soffocato un reale rinnovamento nella nostra regione. Una candidatura, insomma, che è sinonimo di cambiamento e di speranza, che può riattivare quell'entusiasmo e quella passione per la politica e per l'impegno così com'è avvenuto a livello nazionale con Matteo Renzi. L'associazione 'Adesso Democratici Calabria', nasce proprio dall'esperienza dei comitati Pro Renzi e si è affermata e sviluppata negli ultimi mesi, in maniera crescente, coagulando l'impegno di aderenti ed iscritti al Pd con quello di coloro che vogliono rimanere avulsi dalle dinamiche di partito. Per questo all'incontro di Diamante erano presenti, numerosi, sindaci, amministratori, segretari di circolo Pd, militanti, simpatizzanti e semplici cittadini interessati a questo nuovo percorso. E' stato unanimemente definito che la Costituzione di un comitato territoriale è propedeutica alla costituzione, in tempi brevissimi, di comitati cittadini e legati alle diverse realtà territoriali, così com'è stata avvertita la necessità di programmare una serie di iniziative in tutto il territorio a sostegno di Gianluca Callipo, diverse delle quali vedranno la diretta partecipazione del candidato alle primarie". "Bisogna cambiare e Adesso! E il Tirreno cosentino - conclude la nota - e il territorio dell'Esaro saranno in campo, con forza e determinazione, al fianco di Gianluca Callipo candidato alla presidenza della Regione Calabria".

    "Da quando sono stato eletto Sindaco di Lamezia Terme, nel 2005, la città si è sempre costituita parte civile nei processi di mafia". Lo afferma, in una nota, Gianni Speranza, candidato alle primarie del centrosinistra per la candidatura alla presidenza della Regione. "E l'amministrazione da me guidata - prosegue - è stata parte attiva di Avviso Pubblico, l'associazione di enti locali promossa da Libera, di cui ha ospitato lo scorso anno la sua festa nazionale. Per me, quindi, non si tratta di una promessa, né di un annuncio ad effetto, ma della naturale continuazione di un impegno. Se sarò eletto Presidente la Regione Calabria si costituirà parte civile in tutti i processi di mafia così come ha fatto il Comune di Lamezia Terme negli ultimi nove anni".

    "Infocontact, la società operante nel settore delle telecomunicazioni che opera sul territorio calabrese con oltre 1.600 dipendenti, non può mettere sul lastrico centinaia di lavoratori". A ribadirlo, ancora una volta, è il candidato alle primarie del centrosinistra per l'elezione del Presidente della Regione, Mario Oliverio. Oliverio, è scritto in una nota del Coordinamento regionale Comitati "Oliverio Presidente", "coerentemente con l'impegno assunto qualche giorno addietro con i lavoratori, ha preso carta e penna e ha scritto due lettere: una indirizzata ai parlamentari calabresi con la quale si sollecitano questi ultimi ad assumere una iniziativa parlamentare incalzante e decisa, tesa a garantire la difesa degli attuali livelli occupazionali e, quindi, a rasserenare gli animi degli stessi lavoratori e delle loro famiglie considerato che, allo stato, dopo la nomina ministeriale del Commissario Straordinario Perrini, il fallimento dell'Infocontact sembrerebbe, per il momento, scongiurato; e l'altra al premier Matteo Renzi e al ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, nella quale Oliverio evidenzia non solo che l'Infoconctat lavora con committenze pubbliche o con enti direttamente controllati dallo Stato ma, soprattutto, che l'eventuale chiusura di questa azienda rappresenterebbe la perdita di centinaia di posti di lavoro e, quindi, un ulteriore colpo mortale inferto alla già fragile economia regionale e alla drammatica situazione occupazionale della Calabria che continua ad essere, secondo l'ultimo Rapporto Svimez, la regione più povera del Paese con un Pil pro-capite di 15.989 euro rispetto al Pil della Valle d'Aosa che è di 34.442 euro". "Di fronte a questa situazione gravissima - conclude Oliverio - non si può perdere neanche un minuto. Mai come in questo momento sono necessarie azioni e decisioni rapide e concrete, se non si vuole che questa nobile terra precipiti definitivamente nel baratro".

    "C'è chi i giovani li utilizza per rifarsi il look politico e chi invece i giovani li rende protagonisti". Lo afferma, in una nota, Gianluca Callipo, candidato alle primarie del centrosinistra per la candidatura alla presidenza della Regione. "Trentadue anni fa, quando sono nato - prosegue - c'erano gli stessi che vedo oggi in prima fila nella politica calabrese. Ed erano già allora nelle istituzioni. Loro sono dinosauri di un'altra epoca, noi siamo il futuro. La Calabria ha bisogno di un radicale cambiamento. Per questo è necessario coinvolgere i giovani, le competenze e le migliori esperienze che esistono nelle istituzioni e nella società calabrese, dando loro la possibilità di uscire dalle retrovie per essere protagonisti di questo progetto di progresso e di rinnovamento".

    Il Consigliere regionale del PD calabrese Mario Maiolo interviene nel dibattito innescato dall’articolo di Galli della Loggia, pubblicato lo scorso 20 Luglio sulle pagine del Corriere della Sera e ripreso, su quelle stesse pagine, da Pippo Callipo oggi, 3 Agosto: «Un lettore esterno alle vicende calabresi potrebbe essere tentato di esprimere totale accordo con le parole crude e di dura condanna pronunciate prima da Ernesto Galli della Loggia e, oggi, da Pippo Callipo. Quest’ultimo afferma con decisione l’esistenza di una “imprenditoria sana” presente in Calabria, avversata e osteggiata dalla criminalità organizzata e dai “prenditori”, un termine più che mai evocativo per dipingere quello spaventoso connubio tra imprenditorialità e malaffare che costituisce il cancro del nostro Mezzogiorno. Ma, soprattutto, ciò che apprezzo dell’intervento di Pippo Callipo, il suo accento necessario sulla messa in discussione “del nostro essere cittadini europei”: un concetto sul quale si fondano le mie ormai innumerevoli battaglie su una gestione corretta dei Fondi europei di sviluppo regionale e sulla necessità della Programmazione. D’accordo quindi con Callipo, ma fino a un certo punto. Infatti, la solita saldatura tra pregiudizio e negatività rischia di generare, ancora una volta, visioni distorte della Calabria e, in modo sommario, della sua classe dirigente. Callipo richiama la sua esperienza del 2010, esperienza sicuramente positiva nata e interrottasi purtroppo a ridosso della campagna elettorale ma che, di fatto, per una valutazione complessiva non accorta, è risultata inutilmente divisiva e ha dato ulteriore certezza alla disastrosa vittoria di Scopelliti. Non solo, ma non ha prodotto alcun tentativo efficace di interloquire positivamente con le realtà partitiche che potevano, con una sana sintesi, produrre un esito meno esiziale di quella vicenda elettorale. Com’è sistematicamente provato, fare "di tutta l'erba un fascio" non è utile né costruisce esiti positivi. Anche Pippo Callipo ha avuto esperienze dirigenziali di primo in Calabria, ricoprendo egregiamente il ruolo di Presidente di Confindustria, portando avanti battaglie di legalità con efficacia e visibilità ma, come ben sa, all'interno del sistema da lui rappresentato, anche nel suo periodo di governo, erano evidenti in alcune imprese segni della collusione 'ndranghetista. Non per questo bisognava criminalizzare il sistema Confindustria, anzi ci siamo schierati a sostegno della parte “buona” e tentato di promuovere le imprese calabresi positive. Forse egli, ragionevolmente preoccupato per le sorti della nostra Regione, si è lasciato prendere dalle parole crude di Galli della Loggia laddove l’editorialista del Corriere della Sera definisce la classe politica calabrese caratterizzata da “scarso senso civico, scarsa onestà e scarsa preparazione”. E’ vero, è necessario costruire una classe dirigente che sia all’altezza del compito di riconsegnare la Calabria nelle mani della legalità e dello sviluppo. Così come concordo sul fatto che, a oggi, non è possibile evidenziare un ruolo positivo ed effettivamente incisivo del Partito Democratico nazionale e regionale sulla situazione calabrese. Ma è un errore sottacere degli enormi sforzi condotti da una parte di quella classe politica, cui mi sento orgogliosamente di appartenere, che lavora da anni, dall'interno, per promuovere un’Alleanza democratica tra una politica profondamente rinnovata e società civile, sindacati, associazioni e cittadini per porre fine a questa stagione di prolungata perdita di prestigio e affidabilità presso l’Europa e recuperare credibilità e fiducia da parte dei cittadini calabresi. Molto spesso la stanchezza, la preoccupazione e le alterne vicende elettorali rischiano di oscurare il senso profondo del fare politica scivolando in una sterile contrapposizione in cui "destra" e "sinistra", "vecchio" e "nuovo" sono accomunati e confusi in un populismo di maniera. Tutto ciò costituisce un limite per chi, onestamente e con coraggio, si pone come interlocutore della sana politica e della società civile in questa Regione. Occorre, pertanto, continuare a lavorare con maggiore incisività, sapendo che la risposta deve venire dalle forze positive della Calabria, certamente non lasciate sole, certamente appellandosi al Renzi di turno ma avendo sempre ben presente il limite degli interventi esterni che rischiano di rivelarsi addirittura controproducenti se non in sintonia con un autentico impulso locale al riscatto. Sono profondamente convinto che esistano due categorie che descrivono bene l’attuale situazione nella nostra terra: come ho più volte avuto modo di affermare esistono i “nemici”e gli “amici” della Calabria. Questi ultimi sono, a prescindere dalla collocazione politica, proprio quegli imprenditori onesti, quelle istituzioni virtuose, gli uomini impegnati, anche in politica, che si battono per la legalità e per tutelare i diritti dei cittadini cui lo stesso Callipo fa riferimento con l’espressione “società civile”: insieme essi devono lavorare per recuperare un dialogo con l’Europa, un dialogo che dia voce ai calabresi che hanno diritto a beneficiare di tutte le opportunità concesse dalla loro cittadinanza europea».

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