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    Cgil, Da visita Renzi ci aspettiamo impegni per il Porto di Gioia

     

     

    Cgil, Da visita Renzi ci aspettiamo impegni per il Porto di Gioia

    01 ago 14 "Il Presidente del consiglio Matteo Renzi, sarà in Calabria e nella provincia di Reggio a metà del mese di agosto. È un fatto importante perché mantiene la promessa fatta all'epoca della sua venuta a Reggio, nel maggio scorso". Lo afferma, in una nota, Nino Costantino, segretario generale della Cgil della piana di Gioia Tauro. "Noi, però - prosegue - non ci aspettiamo più solo annunci e impegni, ci attendiamo soprattutto qualche soluzione ai problemi di una regione e di una provincia che hanno i record negativi più alti in termini di disoccupazione, precariato, povertà, pil e investimenti produttivi. Attendiamo, dunque, risposte certe ed interventi decisi in grado di dare respiro alle tante emergenze della Calabria, come quelle che riguardano i lavoratori in mobilità ed in cassa in deroga, gli altri precari, i disoccupati e le nuove povertà. Ma al Presidente Renzi vogliamo porre anche il problema della prospettiva e dello sviluppo della Calabria. E, per quanto ci riguarda, uno dei punti fondamentali da cui può ripartire lo sviluppo e la speranza per l'intera regione è, senza dubbio, il porto di Gioia Tauro e la sua prospettiva industriale. Del resto, oggi lo chiediamo al Governo ed al suo Presidente perché più di ieri abbiamo le carte in regola. Il porto di Gioia e la Calabria sono stati al centro della più grande operazione di disarmo chimico mai svolta nella storia con una struttura portuale all'avanguardia e con i lavoratori che hanno dimostrato una altissima professionalità, come è stato da tutti riconosciuto. In questi giorni, si stanno svolgendo al porto di Gioia le assemblee con i lavoratori per illustrare le ragioni per cui tutti i sindacati confederali hanno firmato l'accordo sulla cassa integrazione. C'è una buona partecipazione e un ottimo sostegno. Anche questa responsabilità sindacale e dei lavoratori vogliamo trasferire al premier. E però adesso non sono più rinviabili gli interventi sul porto". "A Renzi - afferma Costantino - per questo chiediamo di venire a Gioia Tauro, per dire poche cose ma che noi riteniamo importanti. La prima: riuscirà il premier ad invertire la vecchia politica di Moretti e costringere Fs, in particolare Rfi, ad investire nel collegamento ferroviario del Porto col resto del Paese? La seconda: Gioia Tauro è il naturale polo logistico di tutto il Mezzogiorno e del Mediterraneo. Quali politiche il Governo nazionale mette in campo per favorire una scelta che in qualsiasi posto d'Europa sarebbe già stata fatta da un pezzo? La terza questione riguarda gli investimenti sui rigassificatori che creano sviluppo e ricchezza anche indiretta all'intero territorio, ma su cui ancora non abbiamo certezza per quello di Gioia. La quarta, e forse la più importante, è relativa alla Zes ed al reale impegno del Governo italiano a favorire una simile ipotesi che potrebbe davvero aiutare lo sviluppo del retro porto e dell'attività industriale che a Gioia non è mai partita. Ma su questa questione c'è una grande responsabilità della Regione che è stata incapace a programmare e a spendere le risorse dell'Apq, i cui bandi sono andati spesso deserti".

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