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    Giordano "Scongiurare pericolo centrale a Saline"

     

     

    Giordano "Scongiurare pericolo centrale a Saline"

    26 set 13 ''Il risultato del referendum svoltosi nel Cantone del Grigione in Svizzera conferma, ove ce ne fosse bisogno, la trasversalità di un fronte del no alla centrale a carbone che coinvolge i cittadini, le istituzioni e le associazioni; nonostante ciò la Sei, stando alle ultime dichiarazioni, non intende retrocedere dai suoi passi e continua imperterrita nelle sue azioni''. A sostenerlo è il consigliere regionale Giuseppe Giordano. ''Qualche mese fa - prosegue Giordano - la Sei ha presentato la domanda per ottenere in concessione per la durata di anni cinquanta una zona di demanio marittimo in località porto di Saline Joniche del comune di Montebello Jonico da cui è scaturito un bando di gara per dare 'in concessione aree e pertinenze demaniali, infrastrutture portuali e specchi acquei, allo scopo di realizzare e gestire un terminale marino a servizio della centrale termoelettrica a carbone da 1.320 MWEL (2 x 660 MWEL) che la società richiedente intende realizzare nell'area dell'agglomerato industriale di Saline Joniche, con contestuale esecuzione di interventi di ripristino della funzionalità e di adeguamento delle infrastrutture marittime esistenti'''. ''Nelle sostanza - sostiene il consigliere regionale - pur con un procedimento pendente presso il Tar del Lazio che deve decidere sulla autorizzazione alla costruzione della centrale, la Sei intende,nelle more, 'impadronirsi dell'area portuale bloccando così ipotesi di sviluppo alternative'. Da qui la necessità di verificare urgentemente da parte delle istituzioni pubbliche le azioni da porre in essere per bloccare l'iter amministrativo ed evitare la spoliazione di un bene che potrebbe essere finalizzato per altri scopi. Su queste basi non posso che fare un appello al governatore Scopelliti affinché la Regione intervenga immediatamente per scongiurare tale pericolo in quanto, al di là della meritoria impugnazione proposta presso il Tar Lazio a seguito di un ordine del giorno consiliare votato all'unanimità, vorremmo ricordare gli impegni ufficiali presi sull'area dell'ex Liquichimica. Nella seduta consiliare del 17 luglio 2012,infatti, il Presidente Scopelliti comunicò come l'area fosse oggetto di una valutazione in sinergia con Invitalia per programmare una ipotesi di sviluppo alternativa a quello della Sei nel pieno rispetto della vocazione turistica e immaginando anche un concorso internazionale di idee''.

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