Censore "Incomprensibile posizione Scopelliti su Italcementi" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Censore "Incomprensibile posizione Scopelliti su Italcementi"

25 set 13 "Eravamo arrivati al tavolo nazionale nella speranza di poter ridare qualche certezza ai lavoratori dell'Italcementi di Vibo Marina''. Lo afferma in una nota il deputato del Pd, Bruno Censore. "Non immaginavamo, però, che le buone intenzioni del governo, delle parti sociali - aggiunge - e dei tanti protagonisti in positivo di una vicenda che rischia di segnare il futuro del vibonese, avrebbero dovuto fare i conti con il tentativo, già chiaro sin dalla giornata di ieri, del governatore Scopelliti, di smarcarsi dalla trattativa, prima bocciando le possibili soluzioni presentate nello studio elaborato dalla società Nomisma, che, parole non mie, ma del sottosegretario De Vincenti "contiene una visione chiara di tutte le debolezze della realtà produttiva vibonese e della calabria anche sotto il profilo economico-sociale". Il rappresentante del governo ha peraltro rammentato alla classe politico-sindacale che "prima di rinunciare ad ogni possibilità di riconversione industriale del sito sarebbe il caso di pensarci su due volte". Insomma, il primo sforzo deve essere quello di riattivare la produzione industriale partendo dalla consapevolezza che il cementificio non può essere riaperto". "E' necessario, in una tale contingenza, essere - prosegue Censore - anzitutto concreti. Per questo non si riesce a comprendere come mai il presidente della regione continui ad attardarsi nella propaganda, parlando di un fantomatico sviluppo turistico, dopo aver bocciato uno studio accurato come quello di Nomisma. Forse pensa al modello Reggio, per il quale egli è divenuto famoso, con Lele Mora a passeggiare sul lungomare a spese dei contribuenti e a qualche emittente asservita al potere che lo intervistava ogni mattina dietro lauti compensi? Davvero è incomprensibile l'atteggiamento di Scopelliti persino rispetta al dramma umano e sociale dei lavoratori e dell'indotto dell'Italcementi, visto che mentre si provava a definire la sorte di centinaia di persone in un tavolo cosi' delicato per la regione, Palazzo Alemanni era rappresentato solo dal direttore generale del comparto "Attività produttive", impossibilitato, suo malgrado ad assumere qualsivoglia decisione". "L'assenza - conclude - del capo dell'esecutivo e dei suoi assessori ha costretto, infatti, a riaggiornare il tavolo da qui a qualche giorno, dal momento che la regione dovrà necessariamente pronunciarsi sul progetto che si intende mettere in cantiere. Al tavolo ministeriale, è arrivata, d'altronde, molto debolmente e in maniera confusa l'idea geniale del governatore che deve imparare a non scherzare con il territorio, dando risposte in termini di produttività e occupazione prima di porre i suoi aut aut utili solo a tentare infelicemente di aggirare l'ostacolo".