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    Precari Sanità: incontro a Roma con Ministro D'Alia

     

     

    Precari Sanità: incontro a Roma con Ministro D'Alia

    13 set 13 ''Si è svolto ieri sera nella sede del Ministero della Funzione Pubblica l'incontro tra il Ministro Giampiero D'Alia e la delegazione di parlamentari calabresi guidata dal senatore Antonio Gentile per discutere della questione del precariato sanitario''. Lo riferisce un comunicato diffuso dal parlamentare del Pdl. All'incontro erano presenti - prosegue la nota - il presidente del Consiglio Regionale, Franco Talarico, il deputato Pino Galati e il capogruppo alla Regione, Giampaolo Chiappetta per il Pdl; il deputato Bruno Censore per il Pd; il senatore Francesco Molinari di M5S; l'europarlamentare e segretario regionale del partito Gino Trematerra e l'assessore regionale Michele Trematerra per l'Udc; il consigliere regionale Alfonsino Grillo per la lista Scopelliti e Jole Santelli, sottosegretario al lavoro. Aprendo i lavori il senatore Gentile ha ricordato come 'si debba rinunciare all'impugnativa da parte del Governo della legge regionale 12 /2013'. Un concetto ribadito da Talarico e da Chiappetta, che ha proposto la legge approvata, sulla scorta del fatto che il Dlg del 31 agosto ricalca le norme della 12/2013. L'on.Censore, con grande spirito di collaborazione, pur ribadendo l'autonomia del suo partito rispetto alle scelte della maggioranza regionale, ha detto di voler 'lavorare per risolvere il problema del precariato, o con la rinuncia all'impugnativa del Governo o con una norma nazionale'. Il sen.Molinari ha espresso 'solidarietà ai precari, che vanno stabilizzati nella legalità'''. ''Il ministro D'Alia - è detto ancora nella nota - ha ringraziato Gentile 'amico di lunga data' dichiarando di 'farsi portavoce delle istanze del Consiglio regionale con i colleghi del Governo. Sarà il Governo a dover assumere una posizione, ma io assicuro il massimo impegno per venire incontro alle esigenze dei precari in sede di definizione del provvedimento''. ''Con il Pd - ha aggiunto Gentile - dobbiamo aprire una stagione di dialogo e di collaborazione, così come abbiamo fatto ieri, perchè i problemi dei lavoratori e della gente non hanno colore politico''.

    ''Al di fuori di cinici ragionamenti clientelari, il Movimento 5 Stelle si impegnerà comunque per trovare in ogni sede la soddisfazione dei lavoratori precari calabresi per la loro piena partecipazione ai diritti sociali e ciò per ogni settore, produttivo e non, pubblico e privato''. E' quanto afferma, in una nota, il senatore di M5S Francesco Molinari in relazione alla vertenza dei lavoratori precari della sanità. ''Su mandato degli attivisti del movimento - afferma Molinari - ero presente all'incontro che il Ministro della Funzione Pubblica D'Alia ha avuto con il senatore Antonio Gentile, il deputato Giuseppe Galati, l'europarlamentare Gino Trematerra e l'assessore regionale Michele Trematerra, il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, i deputati Bruno Censore e Jole Santelli, il capogruppo del Pdl alla Regione, Gianpaolo Chiappetta, i quali volevano far desistere il Governo dall'impugnazione della legge regionale 12/2013 (recante "Provvedimenti per garantire la piena funzionalità del Servizio Sanitario nazionale") dinanzi alla Corte Costituzionale. Il tema, per me, era delicatissimo: far coincidere la difesa degli interessi dei lavoratori precari della sanità calabrese, troppe volte illusi dai vari governi regionali e sfruttati per mero calcolo elettorale, con i valori della legalità rappresentati dai principi del nostro ordinamento giuridico. Ho ribadito, a nome del Movimento, che ero lì per dare un contributo solo ed esclusivamente per eliminare la piaga del precariato, iniziando da quelli della sanità: non mi interessa altro che liberare i cittadini da una forma di moderna schiavitù per favorire la loro emancipazione sociale attraverso il lavoro''. ''Il risultato dell'incontro - ha aggiunto Molinari - è stato interlocutorio e non decisivo: pur mostrando, il Ministro, di volersi interessare alla sostanza dell'argomento non ha potuto offrire alcun impegno sullo scopo dei suddetti, portatori degli interessi della vecchia politica calabrese. La colpa è da annoverare unicamente ad una pessima legge, emanata con grave ritardo rispetto agli interessi da tutelare e per motivi sospetti, ma anche dalla mancata presentazione del Programma Operativo 2013-2015 (la presentazione di questo avrebbe infatti consentito lo sblocco del turnover nella misura del 15% per iniziare, intanto, a riconoscere le legittime aspettative di una parte dei lavoratori): non sarà facile tutelare gli interessi dei lavoratori precari della sanità, viste le audaci argomentazioni giuridiche portate a sostegno delle pretese dell'attuale "establishment" regionale e la sua inefficienza amministrativa''.

    ''Ci sono cose su cui la politica, al di là del colore politico e delle legittime e diverse posizioni, non può e non deve dividersi. Una di queste, questione attualissima e impellente che se non affrontata e, soprattutto, non risolta, rischia di sfociare in una e vera e propria emergenza con ripercussioni pesantissimi sui servizi sanitari, riguarda la posizione dei lavoratori precari del comparto sanitario calabrese''. E' quanto afferma il deputato del Pd Bruno Censore che ieri ha partecipato alla riunione sui precari calabresi della sanità, svoltasi nella sede del Ministero della Funzione Pubblica, alla presenza del Ministro D'Alia. ''Per scongiurare una recrudescenza del sistema sanitario regionale - prosegue Censore - bisogna sostenere il sacrosanto diritto dei lavoratori precari della sanità calabrese a non veder retrocedere la loro posizione lavorativa. Al tavolo ministeriale, nel caso di specie, la politica calabrese ha dimostrato di rispettare gli interessi collettivi, ha dimostrato di avere un obiettivo comune, ancorché strade diverse. Per quanto mi riguarda, e credo che la cosa sia emersa in maniera chiara anche durante l'incontro, mi appare difficile che il Governo possa rinunciare all'impugnativa della legge regionale 12 del 2013. I margini di manovra, in questa direzione, potrebbero essere veramente limitati, perciò, così come ho avuto modo di dire durante l'incontro ricevendo anche il placet del Ministro D'Alia, sarebbe confacente spostare le attenzioni sul decreto legge n.101/2013, che nelle intenzioni del Governo Letta deve rappresentare una soluzione strutturale al problema del precariato, o su un provvedimento ad hoc, che superi le limitazioni imposte dal Piano di rientro, da adottare in Conferenza Stato-Regioni''. ''D'Alia - sostiene ancora Pd - ha manifestato grande interesse per una questione che, ovviamente, è di pertinenza anche di altri ministeri. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione ha asserito che si farà carico, presso il Governo, della questione che riguarda migliaia di lavoratori sui quali si regge il lavoro di interi reparti e di molte strutture sanitarie della nostra regione e che da molti anni ormai svolgono un ruolo importante ed insostituibile a favore del servizio sanitario calabrese, già carente di personale per il blocco del turnover imposto dal Piano di Rientro''

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