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    Fioroni a Lamezia: Giunta Scopelliti è quella di cause perse

     

     

    Fioroni a Lamezia: Giunta Scopelliti è quella di cause perse

    07 set 13 ''Il partito calabrese ha una necessità di andare rapidamente ad un congresso. Ha la necessità di mettere in piedi un percorso di rinnovamento e di cambiamento''. Lo ha detto Giuseppe Fioroni a Lamezia Terme. ''Abbiamo la necessità - ha aggiunto - di lavorare perché il congresso sia l'inizio del cambiamento che vogliamo portare anche in un'amministrazione regionale che salta agli occhi di tutti per la inconcludenza, l'inefficienza, l'inefficacia amministrativa e soprattutto per i danni che ha arrecato alle casse di questa Regione. Una Regione che ha bisogno di tanta efficienza e che, invece, trova tanto spreco, tanto sperpero e che vorrebbe i cittadini con il cappello in mano ad esigere i diritti che devono essere pretesi e non chiesti''. ''Credo che l'amministrazione Scopelliti in Calabria - ha sostenuto ancora Fioroni - si commenti da sola. Quando parleremo della situazione della sanità in Calabria, quando parleremo del bilancio della Regione, quando parleremo dell'occupazione, quando parleremo della lotta alla criminalità in Calabria, avremo uno spaccato di un'amministrazione delle occasioni perse e delle cause perse e, soprattutto, dei danni fatti a questa regione''

    ''Stiamo scegliendo il segretario di un partito e non vorrei sostituissimo l'antiberlusconismo con il 'vincerismo' e questo non significa che qualcuno di noi ha voglia di perdere. 'Vincerismo' è la parola d'obbligo per vincere le elezioni, per andare a Palazzo Chigi, per prendere il governo del Paese. Ma nel partito mi auguro che ciascuno di noi scelga il segretario non perché pensa che è quello che vince, ma perché insieme prima dobbiamo credere in qualcosa e poi scegliamo qualcuno''. Lo ha detto Giuseppe Fioroni intervenendo ad una iniziativa a Lamezia Terme. ''Io - ha aggiunto - ho solo una preoccupazione: che dobbiamo fare il primo congresso dopo l'era Berlusconi perché ormai siamo nella fase post Berlusconi ed il Pd può finalmente fare un congresso trovando un collante che non sia più l'antiberlusconismo. Un collante dove gli uomini e le donne che sostengono il Pd manifestino identità e appartenenza perché credono insieme in qualcosa e poi scelgono il qualcuno che possa meglio attuare le cose in cui credono''.

    ''La crisi aspetta segnali di inversione di tendenza e questo governo sta lavorando per questo. Per questo occorre un governo che continui ad operare per tirarci fuori dall'emergenza sociale ed economica''. A dirlo è stato Giuseppe Fioroni, oggi a Lamezia Terme. ''Ogni italiano - ha aggiunto - ha pagato circa 12 mila euro di tasse quest'anno, ha una pressione fiscale che sull'economia vera al netto dell'evasione e dell'elusione è circa il 53%. Così non si può andare avanti. C'è la necessità di combattere l'evasione, l'elusione, di ridurre strutturalmente la spesa improduttiva. Complessivamente c'è la necessità di abbattere il costo del lavoro e creare nuova occupazione. Per questo pensare che qualcuno possa staccare la spina a questo governo che deve lavorare, ed ha appena iniziato a farlo, per motivi particolari, mettendo sotto i piedi gli interessi generali, è qualcosa che non ci possiamo permettere. Se ripartono i tassi, se riparte lo spread, tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi scompare e continueremo a trovarci molto peggio di come ci trovavamo un anno fa''.

    ''Il Governo ha fatto una scelta netta dicendo che non parteciperà in alcun modo ad ogni azione di guerra se non ci sarà un coinvolgimento dell'Onu. Io personalmente ritengo una follia la partecipazione a qualunque azione di guerra e ritengo una follia l'intervento militare in Siria''. Lo ha detto Giuseppe Fioroni a Lamezia Terme. ''Va condannato in maniera forte - ha aggiunto - l'uso della armi chimiche, ma dobbiamo tener presente che non possiamo pensare di costruire la pace in un Paese in cui i contendenti hanno una credibilità internazionale, dall'una e dall'altra parte, inesistente, con interventi di guerra. Ma soprattutto come Italia dobbiamo tener presente che un intervento armato nel giardino di casa nostra può fare accendere un incendio che non divamperebbe solo in Medio Oriente e ci vedrebbe coinvolti. Le parole del Santo Padre di lavorare con una democrazia fattiva e concludente invece che rischiare di mettere benzina sul fuoco credo che sia una valutazione non solo di ordine spirituale per i credenti, ma una valutazione di ordine politico per il bene dell'umanità''.

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