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    Stillitani lascia il Consiglio regionale

     

     

    Stillitani lascia il Consiglio regionale

    06 set 13 "Ho deciso per coerenza ed onestà di dimettermi da consigliere regionale, rinunziando a tutti i vantaggi che la carica comporta; questo senza che nessuno mi obblighi a farlo o me lo richieda e pur potendo legittimatamene continuare a mantenere la carica di consigliere sino alla fine della legislatura nel 2015". E' quanto sostiene in una nota Francescantonio Stillitani. "Ho iniziato a fare politica - prosegue Stillitani - esattamente venti anni fa, quando alcuni amici pizzitani mi hanno invitato a candidarmi come sindaco di Pizzo la cui amministrazione era stata sciolta per illegalità diffusa. Sono stato eletto quella volta e la volta successiva. Sino ad allora non avevo avuto interesse per la politica e svolgevo esclusivamente la mia attività di imprenditore. Una volta entrato in questo mondo, mi sono appassionato ed ero entusiasta all'idea di poter fare qualcosa di utile per il Paese e per la regione in cui vivevo, anche a costo di sacrificare la mia attività privata e la famiglia. Mi sono iscritto al Ccd, ora Udc, partito che - aggiunge Stillitani - ritenevo a me più congeniale ideologicamente e non ho mai cambiato casacca. Nel 2001, come unico rappresentante del partito, sono stato nominato assessore regionale esterno dal presidente Chiaravalloti, sono stato eletto poi per due volte consigliere regionale e nel 2010 sono stato nominato assessore regionale al lavoro ed alle politiche sociali in quota Udc dal presidente Scopelliti. A gennaio di quest'anno ho deciso di uscire dall'Udc e per coerenza ho presentato contemporaneamente le dimissioni da assessore regionale. Su richiesta del presidente Scopelliti ho continuato a svolgere il ruolo di assessore fino ad aprile. Non ho aderito a nessun altro partito, non partecipo ad alcuna riunione politica ho, di fatto, abbandonato tutti i contatti con il territorio che rappresento". "Non sono più motivato - sostiene ancora - a fare attività politica, mi trovo a disagio in un mondo dove ormai spesso si opera e si fanno scelte dettate da interesse di parte e personale e si privilegia l'appartenenza e la clientela rispetto alle capacità, un ambiente in cui prevalentemente si vota e si appoggia un uomo politico non perché se ne condividono le idee e le attività, ma perché si spera di ottenere qualche vantaggio e questo a discapito della Calabria e dell'Italia in generale. Non ho mai visto la politica come fonte di reddito e di potere, non mi va più di essere confuso ed accumunato dall'opinione pubblica, a quei miei colleghi, anche nazionali, che vedono le Regioni e le Istituzioni come mucche da mungere illegalmente, come si rileva, purtroppo, dalla stampa e dalla cronaca giudiziaria. Non ho mai richiesto un euro di rimborso per tutte le spese legittime che ho sostenuto nello svolgimento delle funzioni di sindaco per otto anni e di attività regionale per dodici di cui sette come assessore; decine e decine di viaggi a Roma, ristoranti, alberghi, taxi etc etc...li ho sempre pagati personalmente, senza chiedere alcun rimborso. Non ho mai usato il telefonino fornitomi dalla Regione e così via. In questo momento ricevo come indennità di consigliere regionale circa 8.000 euro netti al mese, e godo di tanti altri privilegi pur non svolgendo nessuna attività politica- amministrativa utile per il territorio. Ritengo questo ingiusto, tanto nei confronti dei calabresi su cui grava il mio costo, quanto nei confronti degli elettori che mi hanno votato, perché non tutelo e non rappresento più il mio territorio". "Ringrazio tutti quegli amici ed elettori - sostiene ancora Stillitani - che lealmente ed disinteressatamente mi hanno sostenuto, i collaboratori ed i componenti della mia segreteria, che non si sono mai risparmiati quando ho chiesto loro di lavorare più del dovuto; un particolare ringraziamento agli organi di informazione, carta stampata e televisione, che sempre correttamente hanno seguito e commentato la mia attività politica ed amministrativa. Un augurio di buon lavoro ai tanti colleghi consiglieri ed assessori regionali, politici ed amministratori in genere, onesti, seri, capaci e disinteressati che continuano a svolgere l'attività politica malgrado le tante difficoltà sperando che possano continuare sempre a fare bene l'interesse della nostra Calabria. Io dico basta: da questo momento, da attore divento spettatore".

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