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    Consiglio regionale approva pdl su turni farmacie

     

     

    Consiglio regionale approva pdl su turni farmacie

    25 ott 13 Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità un progetto di legge relativo alla "Disciplina degli orari, dei turni e delle ferie delle farmacie nel territorio regionale". Il nuovo testo, sul quale ha relazionato il consigliere Salvatore Pacenza, ha sostituito l'esame abbinato di altre tre proposte di legge concernenti lo stesso argomento. Sul provvedimento, unico intervento nel dibattito generale, si è soffermato il consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente). "E' una norma - ha spiegato - che assicura piena libertà nella erogazione di questi servizi, in linea con gli obblighi imposti dalla normativa nazionale. Garantisce, inoltre, il pieno diritto alla salute, assicurando la possibilità, anche nei centri più piccoli e periferici, di trovare sempre una farmacia aperta. La stessa legge introduce sanzioni per eventuali violazioni dei turni del servizio di farmacia nel territorio regionale, a tutto vantaggio degli utenti". A seguire, l'assemblea ha approvato quattro proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale. La prima, relativa alla "Liquidazione dell'Istituto regionale Arbereshe di Calabria. Bilanci di previsione per gli anni finanziari 2010, 2011, 2012 e Rendiconti generali per gli anni 2009, 2010, 2011, 2012"; la seconda, inerente la "Liquidazione dell'Istituto regionale superiore di studi Elleno Calabri per la Comunità greca di Calabria: Bilanci di previsione per gli anni finanziari 2010, 2011 e 2012 e Rendiconti generali per gli anni 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012"; quindi, il "Bilancio di previsione dell'Aterp della provincia di Cosenza per l'anno finanziario 2013" e il "Rendiconto consuntivo dell'esercizio finanziario 2009 dell'Aterp di Cosenza". Sull' intero gruppo di provvedimenti ha relazionato il consigliere Imbalzano, presidente della II Commissione "Bilancio". Discusse ad approvate dall'aula alcune mozioni. Nella prima, il consigliere Giuseppe Giordano (Idv) sollecita la Giunta regionale a porre in essere interventi presso gli organismi europei competenti perché vietino l'importazione di piante di agrumi dal Sudafrica, a causa della presenza negli agrumeti di quel paese di una malattia, denominata black spot (macchia nera) ed attivare nel contempo i necessari controlli fitopatologici nei punti strategici della regione ed in particolare nel porto di Gioia Tauro. La seconda, del consigliere Candeloro Imbalzano, nella quale si chiede al presidente della Giunta regionale, di inserire nella imminente programmazione comunitaria Por-Fesr 2014-2020 un finanziamento adeguato per realizzare il tratto di strada a scorrimento veloce necessario per unire l'abitato del comune di Fiumara di Muro alla frazione Santa Lucia a Reggio. Con il coordinamento formale sono state approvate ancora due mozioni quasi identiche, presentate da Imbalzano e da Giordano, inerenti le difficoltà di ordine finanziario delle farmacie rurali. Prima della conclusione dei lavori, il Consiglio regionale ha dato via libera ad un ordine del giorno, a firma di Nino De Gaetano e altri consiglieri, sulla situazione dei 25 operatori informatici dell'Assemblea.

    Il Consiglio regionale ha avviato i lavori poco prima delle 16 dopo una riunione dei presidenti di gruppo per regolare i lavori d'aula. All'ordine del giorno il question time, una proposta di legge per disciplinare gli orari e i turni delle farmacie sul territorio regionale, proposte di provvedimento amministrativo per la liquidazione dell'Istituto regionale arbereshe di Calabria, dell'Istituto regionale di studi elleno-calabri, il bilancio di previsione 2013 dell'Aterp di Cosenza ed il rendiconto consuntivo dell'esercizio finanziario 2009 dello stesso ente subregionale.

    "L'impianto normativo che regola il funzionamento delle farmacie sul territorio, innova profondamente le attività nel rapporto con il cittadino-utente". Lo afferma in una dichiarazione il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, proponente del testo di legge che ha anche raccolto e unificato le proposte dei consiglieri Magno e Imbalzano. "La legge - prosegue - conferisce di fatto al titolare di farmacia la discrezionalità nella programmazione dell'orario e del calendario dell'apertura della propria attività, fatto salvo il rispetto degli obblighi previsti dall'autorità sulla base di una programmazione annuale regionale concordata. Ovvero i turni e gli orari di farmacia stabiliti dalle autorità competenti in base alla vigente normativa non impediscono l'apertura della farmacia in orari diversi da quelli obbligatori. Si tratta di una impostazione schiettamente liberale, che non lede il diritto alla salute della popolazione poiché è fatta salva comunque la garanzia di una struttura sempre aperta e reperibile entro un margine di distanza tale da potere soddisfare i legittimi bisogni di salute della popolazione e favorisce un flessibile utilizzo del personale dipendente delle farmacie. Inoltre, la nuova normativa prevede un ampliamento della fascia oraria obbligatoria nelle località turistiche o in presenza di peculiari situazioni locali, così adeguando il servizio alle reali necessità del territorio''. ''L'innovazione - conclude Nicolò - era stata richiesta anche dai titolari di farmacia, con spirito di sussidiarietà e collaborazione istituzionale che sottolinea la necessità di costanti rapporti tra le istituzioni e la società civile".

    "Sono profondamente convinto che le farmacie rurali, per la particolare configurazione orografica e demografica della Calabria, rappresentino uno dei presidi sanitari più importanti dell'intero territorio calabrese". E' quanto afferma il presidente della seconda Commissione consiliare, Candeloro Imbalzano, che sulla questione ha presentato una mozione approvata dall'Aula nella seduta odierna. "Pur rendendo un servizio prezioso - prosegue Imbalzano - in una regione in cui la stragrande maggioranza dei Comuni sono spesso articolati in frazioni, distanti dai rispettivi centri storici, e con una popolazione complessiva modesta, queste farmacie sono costrette ad essere gestite in condizioni di precarietà organizzativa, e in molti casi risultano improduttive sotto il profilo dei risultati economici, con conseguente rischio sopravvivenza. Devo esprimere il mio sincero apprezzamento ai dirigenti di Federfarma, in particolare ai dottori Salvatore Messana e Damiano Staropoli che hanno sollecitato anche in Calabria l'interpretazione univoca, rispetto a tante altre Regioni, della normativa in vigore in tema di applicazione del regime degli sconti al Servizio sanitario nazionale''. ''Ritengo, infatti, ineludibile - sostiene ancora Imbalzano - un riesame, da parte del Dipartimento Regionale della Salute e degli uffici del Commissario regionale alla Sanità, del sistema di calcolo fin qui adottato ed ormai abbandonato da altre Regioni italiane, comprese quelle sottoposte a Piani di Rientro. Peraltro, esistono sentenze degli organi di Giustizia amministrativa inequivocabili e, nel caso della nostra regione, la puntuale applicazione della normativa comporterebbe una spesa aggiuntiva solo di modesto importo"

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