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    Cgil: gravi incertezze su avvio lavori nuovi ospedali

     

     

    Cgil: gravi incertezze su avvio lavori nuovi ospedali

    11 ott 13 ''Quelle opere vanno fatte ed è grave che ancora rimanga incerto l'avvio dei lavori. Siamo ormai a 6 anni dall'Accordo tra Governo e Regione e noi continuiamo a denunciare la necessità che la realizzazione dei nuovi 4 Ospedali, strategica per dare funzionalità alla rete ospedaliera, sia improntata a modelli di economicità e di interesse pubblico, di trasparenza e legalità''. E' quanto afferma, in una nota, Mimma Ianello, della segreteria regionale della Cgil, commentando i contenuti della relazione della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti sulla sanità. ''Proprio nell'interesse pubblico e visto il disastro finanziario sanitario scaricato sui cittadini - prosegue Iannelo - la Cgil ha denunciato la Convenzione milionaria con Infrastrutture Lombarde Spa sino ad ottenerne la rescissione seppure, i costi elevatissimi parrebbero vigenti nelle maglie dei quadri economici e finanziari delle opere in capo alle Asp. La scelta sciagurata di impiantare in Calabria il modello sponsorizzato dalla società in house lombarda, ha lasciato sul Ssr un macigno: il modello di Project Financing attraverso il quale il privato diverrà, a fine opere, l'azionista di maggioranza pur avendo investito uno scarso 30% di capitale contro il 70% di quello pubblico. I bandi di gara predisposti prevedono infatti il concorso del privato nella realizzazione delle opere murarie e come contropartita la gestione trentennale di tutte le attività extra sanitarie. Un valore che la Cgil ipotizzò in tempo in svariati miliardi di euro. Una fortuna rispetto all'esiguità del capitale investito. Un flusso enorme di risorse sottratte alla finanza pubblica nel mentre il SSR, attraverso le ASP, si troverà assoggettata a comprare servizi di propria pertinenza non avendone più il governo''. ''Dietro questo business - sostiene ancora Iannello - intravediamo la precarizzazione dei servizi e del lavoro, maggiori costi per i cittadini, il rischio di attenzioni illecite e criminali. Per questo, abbiamo detto che quel modello andava rivisto per dare priorità agli interessi primari e collettivi della pubblica amministrazione. Si disse che le denunce della Cgil avevano il sapore di uno scontro politico-ideologico. C'è stata una vulgata convinta che la realizzazione delle opere era da fare, a prescindere. Finalmente, è ora la Corte dei Conti che avvalora le denunce della CGIL sottolineando "l'uso improprio del contratto di Project Financing" che svende al privato una contropartita di servizi di pertinenza pubblica di gran lunga superiore all'investimento realizzato. E' questa l'ennesima Caporetto della gestione sanitaria modello-Scopelliti. Ed è grave che su opere cosi importanti e strategiche la Regione perseveri in scelte che alla lunga pagheranno i cittadini in termini di costi, qualità dei servizi e diritti''.

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