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    Ass. Pugliano "Comuni non pagano, sistema rifiuti a rischio paralisi"

     

     

    Ass. Pugliano "Comuni non pagano, sistema rifiuti a rischio paralisi"

    09 ott 13 C'è il rischio che, a breve, per la mancanza delle risorse finanziarie necessarie alla gestione del sistema, si possano rivedere, in Calabria, immagini di strade e piazze invase dai rifiuti. A lanciare l'allarme è l'assessore regionale all'Ambiente, Francesco Pugliano che, a sei mesi dal subentro della Regione nella gestione del sistema dei rifiuti dopo 16 anni di commissariamento del settore, ha tracciato un bilancio ''in chiaroscuro'' di questa prima fase. ''Se sul piano programmatico - ha detto - abbiamo messo in campo azioni che ci hanno consentito di ripulire la Calabria e trascorrere l'estate in relativa tranquillità, a preoccuparci, adesso, sono i costi di gestione e soprattutto l'entità delle entrate assolutamente insufficienti a garantire il necessario equilibrio. In passato, non ci sono stati investimenti ma, adesso, vogliamo cambiare stagione attivando strumenti e funzioni che invertano questo corso per ridurre la produzione dei rifiuti e recuperare materia prima seconda. Tutto ciò, però, si scontra inevitabilmente con un sistema ereditato dalla struttura del Commissariato, che è incompleto, insufficiente e inefficiente. Per questo lavoriamo per la realizzazione di impianti tecnologici come quello che è stato individuato nell'area cosentina e che dovrebbe sorgere a Bisignano assieme al gemello che verrà realizzato a Sambatello, e dotando, inoltre, ogni provincia di una piattaforma di compostaggio anaerobico per la produzione di concime di qualità''. Le risorse per gli investimenti sono state individuate, ha spiegato ancora l'assessore, e riguardano 16 milioni e 400 mila euro rimodulati per il completamento degli impianti, più 85 milioni che sono le premialità per obiettivi di servizio raggiunti e 18 milioni recuperati da un Apq con il Ministero dell'Ambiente. Altri 119 milioni saranno richiesti per la realizzazione delle discariche di servizio sui fondi europei 2014-2020. A ipotecare pesantemente il futuro della Calabria è, però, secondo l'assessore, che ha usato accenti molto gravi, il rapporto squilibrato che si è instaurato tra costi di gestione ed entrate per coprire il servizio. ''Ogni giorno - ha sostenuto Pugliano - si spendono 300 mila euro, per un totale di 9 milioni di euro mensili. A fronte di questo esborso gli introiti mensili sono pari a circa 3 milioni. Tutto questo non può reggere perché se prima c'era Pantalone a pagare, ora Pantalone non c'è più e deve prevalere l'autogestione a partire dai comuni''. E sulla questione dei mancati pagamenti da parte degli enti locali l'assessore ha insistito con forza. ''Su 246 comuni - ha detto ancora Pugliano - che hanno fatto richiesta di mutui con la Cassa depositi e prestiti per ottenere un finanziamento complessivo di 426 milioni per estinguere debiti pregressi in base al decreto n.35, solo 110 hanno versato qualche acconto. La Regione ha potuto incassare così solo 10 milioni di euro quando se ne attendevano almeno 110. Sia chiaro: la Regione non può più essere il parafulmine pertanto saremo obbligati a utilizzare sistemi coercitivi per ottenere quanto dovuto. Anche perché per il 2013 abbiamo già anticipato 30 milioni che dovremo necessariamente recuperare''. Per i comuni inadempienti, di cui a breve dovrebbe essere pubblicato on line l'elenco, oltre alle cartelle esattoriali, si profila anche la possibilità della nomina di un commissario ad acta.

    Indecente 11% di differenziata in Calabria . La percentuale di raccolta differenziata in Calabria pari all'11% è ''indecente, incivile, scarsissima'': lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Francesco Pugliano incontrando i giornalisti a Catanzaro per tracciare un bilancio della gestione diretta del sistema rifiuti in Calabria sei mesi dopo la chiusura della gestione commissariale. ''Il dato - ha aggiunto l'assessore Pugliano, che era affiancato dal direttore generale del Dipartimento Ambiente, Bruno Gualtieri - è assolutamente inadeguato se si tiene conto che l'Unione europea aveva fissato per la nostra regione, a fine 2012, il raggiungimento di quota 62%. C'è da lavorare tanto per incrementare la politica di riduzione dei rifiuti nella regione, dove aumentano costantemente nonostante la crisi dei consumi, agendo per incidere fortemente sull'incremento della raccolta differenziata''.

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