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    Danni per maltempo a Catanzaro, domani riaprono scuole, reazioni e commenti

     

     

    Danni per maltempo a Catanzaro, domani riaprono scuole, reazioni e commenti

    26 nov 13 Riprenderanno l'attività domani anche le scuole in cui, a titolo precauzionale, le lezioni sono rimaste sospese nella giornata odierna per le conseguenze del maltempo dei giorni scorsi. Lo riferisce una nota del Comune di Catanzaro in cui si aggiunge che "si tratta degli istituti comprensivi Rodari/Patari, Pascoli/Aldisio, Gagliano/Mater Domini, Catanzaro est (che comprende anche il centro storico)e Don Milani". "Si torna in aula - si afferma ancora nel comunicato - anche al convitto Galluppi e all'asilo comunale Pepe. Sono scuole che sono servite dall'impianto di potabilizzazione di Santa Domenica che, come è noto, ha ripreso a funzionare da ieri sera, sia pure erogando una quantità inferiore di acqua rispetto allo standard". "La situazione - conclude la nota - sarà monitorata costantemente anche alla luce delle notizie che la Sorical, la società che gestisce le risorse idriche in Calabria, fornirà sullo stato di funzionamento del Santa Domenica".

    "Ciò che è accaduto a Catanzaro non può essere derubricato solo come conseguenza dell'eccezionalità meteorologica, ma va interpretato anche come l'immagine specchio del nostro Paese che privilegia l'emergenza alla prevenzione".Lo affermano, in una nota congiunta, i senatori Antonio Gentile e Piero Aiello. "Non è pensabile - proseguono Gentile e Aiello - che un capoluogo rimanga per sei giorni in quelle condizioni; purtroppo proprio l'orografia della città e dei suoi invasi non ha retto alle eccezionalità delle piogge. Certamente ora non è il momento della ricerca di responsabilità, bensì di stare uniti con l'unico obiettivo di lavorare per dare alla città di Catanzaro una nuova rete idrica da realizzare subito chiedendo i fondi alla Protezione Civile e, nelle more, disporre di condizioni tecniche che consentano una dotazione di 48 ore di autosufficienza nel caso di ennesime e certamente non auspicabili calamità". "È compito di una classe dirigente seria - sostengono i due parlamentari - assumere le iniziative idonee senza trovare alibi demagogici che non aiutano la popolazione di una città civile e universitaria, proprio come il capoluogo regionale. Invitiamo tutti, ognuno per le proprie competenze, a farsi da subito portavoce di questa esigenza con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e a predisporre nel frattempo piani di emergenza per evitare il ripetersi di situazioni non conformi a un capoluogo di un Paese occidentale. I parlamentari calabresi di ogni parte politica non potranno non sostenere le ragioni della città ed adoperarsi affinché anche i ministeri competenti possano dare il proprio contributo. Noi senatori abbiamo lavorato per far passare un primo sub emendamento con la legge di stabilità che consentirà intanto alla nostra Regione di usufruire di 20 milioni di euro per somma urgenza nei territori interessati dalla calamità dei giorni scorsi, parte dei quali già destinabili a Catanzaro e per questo ringraziamo il Governo".

    "Le piogge alluvionali che hanno colpito Catanzaro e la zona jonica catanzarese hanno avuto effetti devastanti. Le conseguenze sono ancora oggi visibili e pesano sulla vita di ogni cittadino in termini di servizi sospesi come quello idrico, di viabilità interrotta, di devastazione delle colture e di chiusura delle scuole". Lo afferma, in una nota, Giovanni Puccio, coordinatore regionale del Pd. "Un calcolo dei danni - prosegue Puccio - ancora non si è potuto elaborare e questo è anche il segno della drammatica disorganizzazione delle istituzioni locali compresa la Regione. Mentre i media danno ampie notizie della tragedia della Sardegna come è giusto, viene però ignorato il carico pesante che incombe sulla comunità catanzarese. In questi giorni il disagio e la sofferenza delle popolazioni non hanno avuto la risonanza che avrebbero meritato e l'espressione più ricorrente è stata quella della rabbia e della rassegnazione, due facce di un profondo disagio e di una sfiducia crescente verso le istituzioni. Questo obbliga ciascuno di noi, e in primis tutte le rappresentanze politiche e di governo, a fare la propria parte". Per Puccio "i sopralluoghi hanno messo in evidenza il dramma per cui ora occorre certificare e quantificare i danni. A questo adempimento bisogna far seguire una conferenza specifica all'interno della quale il capoluogo di regione possa recuperare la sua dignità e gli enti possano coordinarsi e rappresentare gli impegni e i programmi per far fronte alla drammatica situazione. Nessuno ha la presunzione di fare prediche o di alimentare inutili polemiche: occorre uno sforzo comune per non perdere l'ennesima occasione e rendere possibile, anche con atti parziali, la crescita di una consapevolezza nuova della sicurezza ambientale e del calcolo delle compatibilità degli interventi umani. Senza tale consapevolezza si rischia di continuare nella dissipazione e nello spreco di risorse mantenendo uno stato di precarietà che danneggia gravemente il futuro delle nostre comunità".

    "Siamo certi che, ancora una volta, il presidente Scopelliti riuscirà a trovare la migliore soluzione al problema, anche se poi ci sarà la gara ad attribuirsi i meriti da parte di chi ha memoria corta su quanto già fatto dal Governatore per la nostra città". Lo afferma, in una nota, il consigliere comunale di Catanzaro, Mario Camerino della lista Scopelliti Presidente in relazione alla vicenda della realizzazione della nuova rete di approvvigionamento idrico nel capoluogo. ''Sicuramente non c'era bisogno di questo evento atmosferico - prosegue Camerino - per sapere che la mancata programmazione degli interventi strutturali sulle condutture, avrebbe portato, prima o poi, ai disastri che si sono verificati. Eventi figli di oltre trent'anni di cattiva gestione, dal punto di vista urbanistico e idrogeologico, del territorio, della quale nessuno, tra coloro che hanno avuto cariche istituzionali, può sentirsi esentato da colpe. Per cui, ogni tentativo di addossare ad altri responsabilità per i fatti accaduti appare solo demagogico o strumentale a secondi fini, al pari dell'imperativa richiesta di fondi regionali per il rifacimento di tutto l'impianto idrico che serve la città capoluogo. Richiesta che non può che scontrarsi con le risorse limitate e con i vincoli di bilancio e patti di stabilità". "L'alluvione che ha colpito il catanzarese, oltre agli ingenti danni provocati - sostiene ancora Camerino - ha messo in evidenza, ove c'è ne fosse stato bisogno, tutta l'inadeguatezza del sistema idrico, con collettori posizionati addirittura sul letto di un fiume. Una condizione che ha fatto esplodere in tutta la sua drammaticità le conseguenze della mancanza di acqua in città che si è protratta per un tempo superiore se paragonato con quanto accaduto in Sardegna. Tutto questo nonostante il grande impegno dei tecnici della Sorical e della Protezione Civile che hanno prodotto ogni sforzo per cercare di riparare prima possibile le rotture evidenziatesi sui collettori che forniscono l'impianto di Santa Domenica, che alimenta l'approvvigionamento idrico di gran parte del territorio cittadino".

     

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