Giamborino "Su bando Regione su assunzione no a figli e figliastri" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Giamborino "Su bando Regione su assunzione no a figli e figliastri"

20 nov 13 "Il recente Avviso pubblico a selezione per assunzione nominativa a tempo pieno ed indeterminato di nove unità pubblicato dal Consiglio regionale della Calabria e riservato alle categorie cosiddette protette pone alcuni legittimi interrogativi". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Pietro Giamborino. "Se da un lato infatti - prosegue - tale notizia viene accolta positivamente per la manifesta quanto doverosa attenzione e sensibilità dimostrata verso le sacrosante istanze di inserimento lavorativo dei cittadini diversamente abili, dall'altro impone alcune doverose domande relativamente alle procedure ed ai criteri di selezione individuati. In effetti, se dal punto di vista strettamente legislativo la decisione di fare ricorso agli iscritti nelle categorie protette dei centri per l'impiego della Provincia di Reggio Calabria non fa una grinza, stante la collocazione geografica e giuridica della sede principale della massima assise elettiva regionale nella città dello Stretto, non altrettanto opportuna appare, sia dal punto di vista istituzionale che più squisitamente politico, tale decisione riguardo al diritto costituzionalmente sancito di tutti i cittadini, ed in particolar modo dei disabili, di poter concorrere a concorsi per l'assegnazione di posti di lavoro in quella che dovrebbe essere, ma purtroppo nel caso in specie non lo è, la Casa riconosciuta di tutti i calabresi. Le accresciute sensibilità dei cittadini verso la doverosa moralizzazione della politica spronano costantemente tutti noi, impegnati a vario titolo nelle istituzioni, ad assumere decisioni e comportamenti sempre più improntati alla massima linearità e trasparenza''. ''La scelta adottata nel caso specifico dai vertici del Consiglio regionale - dice ancora Giamborino - non sembra però andare nella direzione auspicata. Appare, pertanto, quanto mai opportuno sperare in un ravvedimento che porti alle necessarie modifiche del bando in questione onde consentire a tutti i calabresi aventi i titoli il diritto a partecipare, bandendo le inopportune quanto insopportabili classificazioni in figli e figliastri della nostra regione".