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    Molinari "Manca una politica di prevenzione del territorio"

     

     

    Molinari "Manca una politica di prevenzione del territorio"

    19 nov 13 ''Continuiamo ad assistere alle stesse drammatiche scene, aggravate da un'incontestabile mutamento delle condizioni climatiche causato dall'uomo: piove e si allagano intere città, interi quartieri rimangono isolati e, nella peggiore delle ipotesi, dobbiamo subire la tragedia della perdita di vite umane''. Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore Francesco Molinari, del Movimento 5 Stelle. ''E' bastata una nottata di pioggia - aggiunge - per creare ingenti danni nel Catanzarese e nel Crotonese, con case che rischiano di crollare, famiglie isolate, fiumi esondati e strade e ferrovie completamente bloccate. Non possono più essere tollerate immagini di morte e distruzione che si ripropongono alla nostra vista per colpa di quelle politiche delle licenze e dei condoni facili che hanno permesso l'abuso e lo scempio del nostro territorio. Manca, in Calabria come nel resto dell'Italia, una politica della prevenzione su larga scala che riesca a inserire l'immediata messa in sicurezza del territorio in un progetto organico di soluzione al dissesto idrogeologico. Purtroppo, una buona parte della nostra regione è ad alto rischio idrogeologico e, a furia di costruire dove non si sarebbe dovuto, allargando le città solo per soddisfare la pressione, ben ricompensata, dei palazzinari, e di abbandonare i centri storici, oggi ci ritroviamo in una situazione in cui i vecchi nuclei urbani cadono a pezzi, mentre i nuovi insediamenti non rispettano i requisiti minimi di vivibilità in sicurezza: tutto ciò in assenza di una seria programmazione di interventi puntuali e complessivi. Solitamente, infatti, i provvedimenti presi riguardano singoli aspetti e durano il tempo di un finanziamento che, magari, arriva anche in ritardo per colpa delle lacune delle istituzioni sovraordinate, come l'intempestività della reperibilità delle risorse e degli stanziamenti, ma anche delle condizioni alle quali viene vincolato l'uso di quest'ultimi, che vedono impreparati i potenziali enti utilizzatori''. ''In Calabria - dice ancora Molinari - solo un utilizzo razionale delle risorse stanziate all'interno di un piano organico potrebbe risolvere i problemi derivanti dal dissesto idrogeologico e, nel contempo, soddisfare le esigenze produttive e del mondo del lavoro attraverso l'affidamento di tali lavori mediante pubblici appalti, mobilizzando la capacità produttiva in stallo delle imprese locali, conoscitrici storiche del concreto contesto territoriale in cui muoversi. Sarebbe uno sforzo che metterebbe sullo stesso piano la realizzazione di obiettivi economici con quelli relativi all'ambiente, possibilmente in un contesto di vigile legalità. Un'utopia? Forse. Ma penso che nessuno dovrebbe impedirci di sperare ed operare per un futuro migliore per la nostra terra''.

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