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    Naccari "Nesuna risposta dalla Regione su operato DG Asp Reggio"

     

     

    Naccari "Nesuna risposta dalla Regione su operato DG Asp Reggio"

    14 nov 13 ''A distanza di oltre 3 mesi dal deposito di diverse mie interrogazioni, nessuna risposta è arrivata in merito all'operato del direttore generale dell'Asp di Reggio Calabria''. E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Demetrio Naccari Carlizzi. ''Nel merito - prosegue Naccari Carlizzi - si trattava di richieste di delucidazioni sui bilanci dell'Asp in questione e sul caso del pagamento di sanzioni amministrative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con fondi pubblici. L'Asp 5 non ha programmazione finanziaria e si trova in una sorta di anarchia contabile caratterizzata dall'assenza o tardiva adozione dei bilanci economico-preventivi e da bilanci consuntivi bocciati, come certificato dall'organo di revisione contabile e dalla sezione di controllo della Corte dei Conti, che ritiene che 'valutare come attendibili, pur nel prenderli nel suo insieme, i dati forniti dal sistema contabile aziendale sarebbe un chiaro azzardo'''. ''Ancora nell'Asp di Reggio, come da verbale del Collegio dei revisori contabili - sostiene ancora Naccari Carlizzi - 'non risultano mai essere stati costituiti i libri contabili obbligatori'. In virtù di quanto detto serviva una seria e puntuale verifica dell'attività svolta dal direttore generale, Rosanna Squillacioti, che non c'è stata. Per il caso del pagamento di sanzioni amministrative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro le contravvenzioni elevate dall'ufficio economato dell'Azienda, cioè con denaro pubblico. A tutto ciò si aggiunge la recente richiesta della Procura di Catanzaro del rinvio a giudizio e l'interdizione dai pubblici uffici nei confronti della Squillacioti per truffa e abuso di ufficio. L' oblazione per la legge 626, il debito occulto maturato dall'azienda reggina, una serie di atti illegittimi firmati dalla stessa dirigente, oltre ai fondati dubbi sul possesso dei requisiti e sulla assenza di cause di incompatibilità del direttore generale dell'Asp 5 dovrebbero essere elementi sufficienti per rivedere la sua posizione e il suo incarico''. ''Ma nulla si muove e si continua, adesso a maggior ragione - conclude il consigliere regionale del Pd - ad ignorare colpevolmente e consapevolmente la legge e a non prendere provvedimenti, oggi quanto mai opportuni''.

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