Incarnato "Scavi Sibari allagati perchè abbandonato da Regione piano difesa suolo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Incarnato "Scavi Sibari allagati perchè abbandonato da Regione piano difesa suolo"

14 nov 13 "Voglio esprimere, prima di ogni altra considerazione, la mia vicinanza di amico e di segretario regionale al Sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso, che è stato raggiunto da una richiesta di proroga delle indagini da parte della Procura di Castrovillari in ordine all'esondazione degli scavi si Sibari". Lo afferma in una nota il segretario regionale del Psi, Luigi Incarnato. "Il Sindaco di Cassano, da buon garantista - aggiunge - ha reagito, di fronte alla comunicazione del magistrato, nel modo più consono che si richiede in queste occasione, specialmente per chi, come lui, onestamente gestisce la cosa pubblica e solo a tutela e a difesa esclusiva della comunità che rappresenta. Mi associo alla sua dichiarazione circa le responsabilità, sottolineando che il Sindaco di Cassano ha avuto un atteggiamento molto responsabile, nell'affrontare l'emergenza, rilevando e segnalando opportunamente le criticità che potrebbero aver determinato l'evento. Colgo l'occasione, però, di questo episodio, che in Calabria non è nè il primo e nè, ahimè, sarà l'ultimo, per dire che rischio frane e rischio esondazioni presentano una Regione fragile, aggravata dalle piogge torrenziali che determinano disastri". "Fermo restando le responsabilità - prosegue Incarnato - che la magistratura nel corso delle indagini riscontrerà, ove ve ne siano, credo di poter affermare, anche alla luce della mia esperienza di ex Assessore regionale ai Lavori pubblici, che si registra una responsabilità politica che fa capo alla Regione Calabria in quanto ha completamente abbandonato, parimenti a tanti altri problemi, il piano strategico della difesa del suolo e della messa in sicurezza dei fiumi. Scopelliti e Gentile hanno passivamente accettato il Commissariamento, senza opporsi, trascurando che la responsabilità della mancata realizzazione delle opere, comunque, sarebbe ricaduta sempre sulla Regione che continua passivamente, di fatto, con il suo silenzio, a condividere l'inoperosità del Commissario. Infatti i gravi ritardi che ha accumulato il Commissario, sono sicuramente colpe riconducibili alla sua funzione ma si traducono, di fatto, in precise responsabilità che fanno capo alla Regione. Voglio ricordare che il Commissariamento ha stravolto l'accordo di programma che prevedeva per esempio precise funzioni delle province e che per effetto del provvedimento sono state esautorate". "C'è da sottolineare - dice ancora Incarnato - che il Commissario nominato, se la memoria non m'inganna, non ha provveduto, successivamente, nemmeno a conferire le funzioni agli enti territoriali, che nel caso di specie, ovvero, il Fiume Crati, previsto nel piano, andava affidato all'Ente Provincia. L'Autorità di Bacino Regionale che dovrebbe sovraintendere alla vigilanza e alla programmazione dei siti in ordine ai rischi, è stata relegata, di fatto, ad una funzione techino - amministrativa, ignorando l'importante funzione e soprattutto i compiti di studio che aveva elaborato in passato. Mentre i disastri continuano, i programmi e le risorse sono ferme per responsabilità precise, la Regione commette un secondo atto di irresponsabilità: si oppone ai preannunciati commissariamenti da affidare alla Provincia. Al Danno la Beffa. Bravi, complimenti. Penso, in conclusione, che la messa in sicurezza del nostro territorio rappresenta un investimento oltre che una necessità. La prova è Sibari: uno dei più grandi siti Archeologici che solo grazie alla caparbia intelligenza e capacità del Sindaco di Cassano, ha assunto e assume una centralità strategica. Un grazie a Papasso per questo".

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